Cambiano: momento unico per la Corale Vivaldi dal Papa
Raccontare un evento cosi importante da giornalista non è semplice, ma da partecipante come corista è una vera emozione!
Avevamo appena terminato i concerti natalizi a Moncalieri e Cambiano e già una folta rappresentanza di noi coristi, insieme alle corali di Trofarello e Casale Monferrato e a numerosi accompagnatori (per un totale di oltre 150 persone), si accingeva a partire alla volta di Roma per l’appuntamento col Santo Padre alla messa della Vigilia di Natale.
L’organizzazione della nostra trasferta, preparato magistralmente dal nostro presidente Piercarlo Piovano, prevedeva il raggiungimento della capitale il 23 dicembre con mezzi propri o in treno e il pernottamento in una struttura alberghiera nei pressi delle mura Vaticane, il che ci ha permesso di poter visitare i maggiori punti d’interesse della città eterna. Nel pomeriggio del 24, dopo una veloce prova per completare la preparazione, abbiamo raggiunto con notevole anticipo la Basilica di San Pietro. Superati i lunghi e meticolosi controlli per la sicurezza, siamo entrati nella piazza, rimanendo subito affascinati dalla sua maestosità: il presepio con le statue ad altezza naturale, l’albero di Natale, le due fontane, l’obelisco rendevano magica l’atmosfera. Sullo sfondo la Basilica e tanti fedeli accorsi da ogni parte del mondo.
Entrare nella Basilica e attraversarla nella navata centrale per portarci nella zona del coro alle spalle dell’altare, attorniati da migliaia di fedeli, ha fatto a noi percepire l’onore di rappresentare la nostra piccola Cambiano in un evento di eco mondiale.
Trovato posto alla destra del coro della Cappella Sistina e mancando ancora diverso tempo prima dell’inizio della messa, non abbiamo potuto evitare di ammirare la maestosità del luogo, le statue, gli affreschi, il vedere e sentire parlare etnie diverse. Stupiva il raccoglimento dei circa 7000 fedeli. E finalmente è iniziata la messa … accolto da una miriade di foto e riprese da parte dei fedeli, ecco avanzare il Papa accompagnato in processione dai concelebranti e ministranti verso l’altare. Tutta la funzione ha avuto come lingua di riferimento il latino, arricchita da letture e parti recitate in diverse lingue. Noi del coro nel ruolo di guida dell’assemblea abbiamo eseguito lodi in prevalenza gregoriane accompagnate da organo e strumenti d’orchestra.
Rispetto alla varietà di immagini che i telespettatori potevano vedere sul canale Rai collegato in mondovisione, noi coristi abbiamo seguito la celebrazione con visione dal retro dell’altare. La funzione per quanto sia durata quasi due ore è sembrata trascorrere velocemente. Purtroppo un imponente servizio di sicurezza ci ha impedito di avvicinarci ulteriormente a Papa Francesco, che ci è sembrato comunque stanco e affaticato.
Terminata la funzione, soddisfatto il desiderio di foto e selfie, siamo stati invitati gentilmente dalle guardie svizzere ad uscire dalla Basilica e quindi dalla piazza.
Per noi coristi è stata un’opportunità unica ed eccezionale. Un evento atteso per circa un anno, preparato in un mese, vissuto in sole due ore. Quello che è importante è il clima di amicizia e collaborazione che ha animato noi coristi, uniti anche a chi non ha potuto partecipare e ci ha sostenuto e incoraggiato da casa.
Tiziana Guarato