Asti- Rasero boccia i vertici dell’Asp e chiede la convocazione dell’assemblea dei soci per nominare nuovi amministratori
Senza mai nominarli personalmente, il sindaco Maurizio Rasero ha diffuso oggi un comunicato in cui sfiducia i vertici dell’Asp, l’azienda di servizi a compartecipazione pubblica, nominati dalla precedente amministrazione della Città di Asti. Con lo stesso comunicato Rasero ha inviato al Consiglio di Amministrazione dell’azienda la richiesta di convocazione dell’Assemblea dei soci con all’ordine del giorno la revoca degli attuali amministratori e la nomina dei nuovi.
La decisione scaturisce dalla della mancata coordinazione con l’amministrazione pubblica delle decisioni dell’Asp.
Attualmente i tre amministratori (tra cui il Presidente) di nomina pubblica sono espressione della precedente amministrazione, individuati a ridosso delle ultime elezioni amministrative – scrive Rasero – Asp è una società significativamente strategica per l’amministrazione, in quanto svolge servizi rilevanti per la collettività; di conseguenza la governance della stessa (per la parte pubblica) deve necessariamente essere in linea con le posizioni dell’Amministrazione ed essere impostata secondo linee di indirizzo che non possono prescindere dalla programmazione operativa ed economico-finanziaria della Città di Asti, anche in considerazione delle strategie operative e di sviluppo dei servizi per il territorio”.
Ma la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso pare sia il voto di uno dei consiglieri di nomina pubblica a favore della presentazione di un ricorso contro il Comune:
L’attuale componente pubblica del Consiglio di Amministrazione opera senza il necessario raccordo con il Comune – si legge ancora nel comunicato – assumendo scelte a volte anche in contrasto con l’interesse dell’Ente: in un recentissimo CDA un rappresentante del Comune ha espressamente votato per presentare un ricorso contro il Comune stesso, ponendosi così in una situazione di conflitto e senza sollecitare alcun atto di indirizzo del Comune stesso ovvero confrontarsi con l’Amministrazione.
E’ un atto di inaudita gravità, insieme alla posizione di astensione degli altri due componenti pubblici i quali, nell’assumere questa posizione per così dire “neutra” non hanno sollecitato alcuna presa di posizione del socio pubblico Comune, pur essendo espressione diretta e fiduciaria dello stesso”.
Rasero ha inoltre dato mandato all’Università del Piemonte Orientale per avviare una verifica dell’operatività dell’Asp attraverso “l’esame dei contratti di servizio ormai da tempo scaduti, la verifica dei rapporti tra socio pubblico e socio privato, la verifica dei patti para-sociali in essere, le possibili modifiche statutarie, l’affidamento dei servizi in essere e delle ulteriori attività previste, operando quella necessaria attività di controllo societario finalizzata ad ottimizzare il rapporto costi/benefici per la collettività amministrata, pur nel rispetto dei rapporti in essere con la società stessa”.
Il sindaco punta il dito anche sui compensi degli amministratori che non rappresenterebbero più l’indirizzo politico dell’amministrazione astigiana:
E’ vergognoso, altresì, come per conservare un compenso pagato comunque dai cittadini i rappresentanti di nomina pubblica decidano di mantenere la carica, pur non avendo più nessuna rappresentanza del socio pubblico, e quindi del Comune e di tutti i cittadini di Asti.
Si ritiene perciò corretto – continua Rasero – pretendere che costoro si assumano le proprie responsabilità, lasciando un incarico che non è più voluto, non rappresenta l’amministrazione del Comune, non è espressione della volontà (mediata) dei cittadini, ma appare oramai solo come un tentativo di mantenere poltrone e prebende.”