CRONACA – Asti, chiuso il bar “Riky” di Corso Casale: trovati 120 ‘botti’ illegali
A seguito del rinvenimento all’interno del bar denominato “Riky”, sito in questo corso Casale nr.175, di 120 manufatti pirotecnici di fabbricazione artigianale, detenuti all’interno di uno scatolone di cartone collocato nei locali adibiti a spogliatoio del citato esercizio commerciale, il Questore, con provvedimento del 5 gennaio, ha disposto la sospensione della licenza per giorni 15 (ex art.100 T.U.P.S.), per motivi di ordine e sicurezza pubblica. Il provvedimento è stato emesso, con motivazione d’urgenza, poiché il materiale rinvenuto all’interno del bar, oltre ad essere di manifattura artigianale ed illegalmente immesso sul mercato, da accertamenti esperiti da personale tecnico, è risultato avere “caratteristiche di micidialità”. Detto materiale, infatti, prodotto in laboratori clandestini e privo di qualsiasi forma di sicurezza e controllo, poiché non conforme alle caratteristiche costruttive previste dalla legge, in caso di esplosione accidentale avrebbe potuto mettere a serio rischio l’incolumità fisica delle persone (provocando, ad esempio, la mutilazione di parti del corpo), inoltre, essendo conservato in luoghi chiusi (stanza adibita a spogliatoio) avrebbe potuto provocare la frantumazione dei laterizi e la loro violenta proiezione verso l’esterno. Proprio perché non conformi alle vigenti norme di sicurezza, l’accidentale esplosione di solo uno dei manufatti rinvenuti, avrebbe potuto provocare la simultanea attivazione di tutti i manufatti presenti, con conseguente effetto detonante, amplificato dall’ambiente chiuso. Quanto rinvenuto all’interno dell’esercizio commerciale ha costituito un grave rischio per l’incolumità pubblica, anche in considerazione del fatto che il bar si trova al piano terreno di uno stabile per civile abitazione, in una zona cittadina ad alta densità commerciale ed abitativa. Per la natura dell’illecito contestato e la pericolosità derivante, il Questore ha adottato il provvedimento di chiusura immediata dell’attività con la sospensione temporanea della licenza per 15 giorni. Per la violazione e reato derivante, la persona arrestata dall’Arma dei Carabinieri, in data 29 dicembre u.s., è stata, dopo la convalida dell’arresto, sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora.