PIEMONTE ARTE: RENI, QUI E ALLORA, FORMICA, VENARIA, CINTI, M.A.O.

AOSTA: LA STRAGE DEGLI INNOCENTI DI GUIDO RENI

Aosta, Museo Archeologico Regionale

Piazza Roncas, 12

13 gennaio – 18 febbraio 2018

Orario: 9-19, tutti i giorni

L’Assessorato dell’istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta informa che venerdì 12 gennaio 2018, alle ore 18, sarà inaugurata, presso il Museo Archeologico Regionale di Aosta, l’esposizione dedicata ad un capolavoro assoluto della storia dell’arte italiana: La Strage degli Innocenti di Guido Reni. Il magistrale dipinto di Guido Reni (Bologna, 1575-1642), delle collezioni della Pinacoteca nazionale di Bologna, sarà il protagonista di una mostra-dossier di alto livello scientifico, curata da Mario Scalini ed Elena Rossoni.

“L’evento espositivo proposto al Museo Archeologico Regionale di Aosta – afferma l’Assessore all’Istruzione e Cultura Emily Rini – rappresenta un importante esempio di armonizzazione delle attività di valorizzazione dei beni storico-artistici pubblici ed è stato reso possibile grazie alla collaborazione istituzionale tra la Soprintendenza regionale per i beni e le attività culturali e il Polo Museale dell’Emilia-Romagna”.

Il capolavoro di Guido Reni, realizzato nel 1611 per la cappella Berò nella Chiesa di San Domenico a Bologna è al centro di un articolato percorso espositivo, arricchito da apparati multimediali, che ne ripercorre la storia. La pala d’altare, un olio su tela di grandi dimensioni (cm 268×170), mette in evidenza le straordinarie doti pittoriche dell’artista, narrando il drammatico episodio del Vangelo di Matteo con insuperata efficacia espressiva.

In mostra sarà presentata per la prima volta anche una Testa di Madonna attribuita a Raffaello proveniente dalle Gallerie Estensi di Modena. Un’occasione unica per il pubblico per ammirare due opere straordinarie, accostate all’insegna de “Il Raffaellismo di Guido Reni”, secondo la tesi curatoriale.

L’esposizione La Strage degli Innocenti. Manifesto del Raffaellismo di Guido Reni resterà aperta sino a domenica 18 febbraio 2018, dalle 9 alle 19, tutti i giorni. Il costo del biglietto d’ingresso è di 6 euro intero, 4 euro ridotto; 4 euro per i soci del Touring Club Italiano e 3 euro Alpitur; entrata gratuita per i minori di 18 anni e per le scuole.

Il Giornale della mostra, con testi di Mario Scalini, Elena Rossoni, Daria Jorioz e Anna Pelagotti, sarà posto in vendita in mostra al prezzo di 4 euro.

 

PIACENZA, “QUI ED ALLORA” CON THEO GALLINO

Galleria Biffi Arte | Piacenza

Sala delle Colonne, Salone d’Onore, Sale del Paradiso

Dal 20 Gennaio al 18 Febbraio 2018

Inaugurazione | Sabato 20 Gennaio ore 17.00

Il gruppo, di cui fa parte l’artista chierese Theo Gallino, selezionato da Edoardo Di Mauro, e proposto come seconda tornata espositiva dopo una prima edizione svoltasi nell’ottobre 2015 nei locali torinesi di Maurizio Colombo Art Design, rappresenta un esemplare spaccato di quella che il Curatore definisce la “generazione artistica saltata” degli anni Ottanta e Novanta. Una generazione le cui poetiche stanno vivendo una fase di approfondita rilettura, generando un eclettismo stilistico in cui si fondono pittura, tecnologia, installazione, nuovi materiali, sonorizzazioni ambientali, uso ironico e spiazzante dell’oggetto e dei materiali di recupero. L’”allora” della prima post modernità, frutto del crollo della dimensione ideologica, e del desiderio di dare libero sfogo alla propria personale carica creativa, abbinato alla volontà di rivisitare intelligentemente i percorsi dell’avanguardia novecentesca, confrontandosi con la dimensione post industriale della “società dello spettacolo” prefigurata dai Situazionisti, stabilisce una cinghia di trasmissione ideale con il “qui”, della scena attuale, di cui questi artisti, forti della corazza del proprio stile e della propria esperienza, riescono a evidenziare miserie e grandezze, denunciando i limiti della realtà senza sovrapporsi a questa, mantenendo un atteggiamento di lucida e disincantata ironia, e non venendo meno alla volontà di sperimentare, nel tentativo, mai spento, di creare una dimensione estetica allargata. I diciassette artisti, tra cui Theo Gallino, presenti in quello che vuole essere un primo momento di approfondimento del tema, coprono un lasso temporale atto a comprendere l’intero arco della prima fase della post modernità, dalla fine degli Settanta ai primi anni Novanta.

 

POLO DEL ‘900, UN INCONTRO DEDICATO A CLAUDIA FORMICA

Donna e artista durante il fascismo.

Storie, immagini e memorie tra conformismo ed emancipazione

11 gennaio 2018, h.18

Polo del ‘900, Palazzo San Daniele, sala ‘900 | Via del Carmine 14, Torino

Ingresso gratuito

La Fondazione Vera Nocentini e l’ISTORETO – Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea “Giorgio Agosti”, partner del Polo del ‘900, organizzano un incontro volto a restituire alla cittadinanza le buone pratiche, i risultati e le prospettive del progetto Raccontare il tempo e la cultura degli “anni rimossi”: Claudia Formica scultrice. Durante l’incontro la storia della scultrice Claudia Formica, esempio raro di donna indipendente ed emancipata durante il fascismo, sarà narrata attraverso la proiezione del documentario a lei dedicato, realizzato da Dario Martinez e da Edmondo Perrone; esso sarà affiancato dagli interventi della storica dell’arte Chiara Lanzi e degli storici Mario Renosio, Barbara Berruti e Marcella Filippa.

A partire dalla storia esemplare della scultrice, l’evento sarà l’occasione per raccontare la condizione della donna nel periodo tra le due guerre, attraverso immagini d’epoca e fonti storiche in gran parte inedite. Al termine, un rinfresco a base di prodotti tipici del territorio astigiano, a cura di Engim Piemonte – Artigianelli Torino. In omaggio ai partecipanti l’Album Formica.

Info: fondazionenocentini@gmail.com

 

REGGIA DI VENARIA: LADY DIANA. A FASHION ICON

Alla Reggia di Venaria l’Istituto Europeo di Design interpreta lo stile della principessa icona di libertà, musa di artisti e stilisti di ogni generazione

Gli studenti del secondo anno della Scuola di Moda dell’Istituto Europeo di Design di Torino si fanno interpreti dello stile di Lady Diana, la principessa ribelle che ha fatto la storia del secolo scorso e che grazie alla sua personalità ha ispirato intere generazioni di donne. Nella cornice della Reggia di Venaria, che ospita la mostra Lady Diana. Uno spirito libero, si inserisce l’esposizione di sette progetti del Corso di Design del Gioiello e Accessori (cappello scultura, occhiale scultura, collier scultura, t-shirt e collier, fake stiletto, scarpa gioielli) e di un capo di abbigliamento del Corso di Fashion Design, realizzati sotto la supervisione dei docenti IED Fabrizio Modina e Maurizio Francesconi.

L’esposizione degli studenti, dal titolo Lady Diana. A fashion icon, sarà inaugurata giovedì 11 gennaio alle ore 17 presso le Sale dei Paggi della Reggia di Venaria (piazza della Repubblica 4, Venaria Reale – Torino) e sarà visitabile fino all’11 febbraio, da martedì a venerdì dalle ore 9 alle 17, sabato e domenica dalle ore 9 alle 18.30. Ingresso libero.

“I giovani designer della Scuola di Moda dello IED di Torino sono stati invitati a interpretare lo stile di una principessa ribelle che non appartiene al loro tempo, ma che grazie alla sua forza e personalità ancora riesce a ispirare le nuove generazioni”, dichiara Fabrizio Modina, docente IED e co-curatore della mostra Lady Diana. Uno spirito libero. “Come una favola, la donna diventa mito: il messaggio che Diana ci ha lasciato è la scintilla creativa per una progettazione concettuale di quella moda che tanto amò”.

Lady Diana era uno spirito libero, che difficilmente riusciva ad accettare le costrizioni dell’ambiente di corte, le etichette, le regole. Per questo è diventata presto un’icona mondiale: i suoi look hanno dettato la tendenza del momento e l’hanno resa protagonista delle copertine di Vogue, Vanity Fair, Time e Harper’s Bazaar, e delle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Vent’anni dopo gli studenti dello IED hanno sfogliato quelle riviste e hanno compreso che con le sue scelte di stile Diana voleva comunicare l’assoluta necessità di mettere in secondo piano la principessa per fare emergere la donna: attraverso gli occhi di chi è nato quando lei ci lasciava, emerge una visione sincera e curiosa, colta tra le righe dei suoi sguardi, delle sue parole, del suo carattere e, ovviamente, di ciò che ha indossato come sposa di un erede al trono e come donna libera e sicura di sé.

Hanno collaborato al progetto: Daniela Bulgarelli, Coordinatrice del Corso IED di Design del Gioiello e Accessori, e Laura Manassero, docente IED.

 

PALAZZO MADAMA, DA MAESTRO A DISCEPOLO: INCONTRO CON GIANNI CINTI

Incontro con Gianni Cinti, designer e artista

in occasione della mostra

Gianfranco Ferré. Sotto un’altra luce: Gioielli e ornamenti

Palazzo Madama – Gran Salone dei Ricevimenti

Piazza Castello – Torino

Giovedì 18 gennaio 2018 – ore 17.30

Palazzo Madama e Fondazione Gianfranco Ferré propongono al pubblico alcuni incontri di approfondimento in occasione della mostra Gianfranco Ferré. Sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti, in corso in Sala del Senato fino al 19 febbraio 2018.

La conferenza di giovedì 18 gennaio alle 17.30 vede protagonista Gianni Cinti, designer e artista che ha fatto parte per cinque anni dello staff stilistico di Gianfranco Ferré.

L’incontro sarà occasione per parlare del processo creativo utilizzato da Gianfranco Ferré: dall’idea iniziale allo sviluppo della collezione, passando per contaminazioni e suggestioni. Un metodo complesso, fatto di passaggi precisi in cui elementi fondamentali come la ricerca e il disegno giocano un ruolo primario nella logica creativa.

Gianni Cinti potrà inoltre tracciare un filo conduttore più personale ed emotivo sul ruolo cruciale del rapporto maestro-allievo nell’ambito di un’esperienza artistica. È infatti fondamentale il trasferimento di conoscenza, per comprendere le tematiche progettuali, adeguandole ai nuovi scenari storici e di mercato pur tenendo fede a concetti e principi che tutt’oggi definiscono il prestigioso made in Italy.

Gianni Cinti, designer, negli anni si è occupato di diversi ambiti progettuali, dal fashion alla ceramica d’autore, dall’interior al food. È stato consulente per alcuni dei più celebri Brand italiani e internazionali e ha lavorato più di cinque anni accanto a Gianfranco Ferré come membro dello staff creativo della Maison di Milano, esperienza che ha segnato profondamente il suo stile e il suo approccio al progetto.

Come direttore creativo ha seguito lavori sia in Italia che all’estero (soprattutto Cina e America) e da anni è professore di Personal Design all’Istituto Europeo di Design (IED Moda Lab) di Milano.

Il suo linguaggio creativo coniuga metodologia ed eleganza italiana con forme e stili contemporanei e cosmopoliti. Ha all’attivo collaborazioni e premi internazionali, come il “The Lucky Strike Design Award” del 2009 e il “Dwell” (best of NY Design Week del 2017).

Ingresso libero all’incontro fino a esaurimento posti disponibili. La mostra, curata da Francesca Alfano Miglietti, presenta in anteprima mondiale 200 oggetti-gioiello che ripercorrono per intero la vicenda creativa del celebre stilista italiano.

Ultimo appuntamento:

Lunedì 29 gennaio, ore 17.30

Luce, preziosi, gabbie e immagine | con Francesca Alfano Miglietti, curatrice della mostra

La teorica e critica d’arte ha indagato l’idea e la visione di gioiello e ornamento propria di Gianfranco Ferré, dandogli voce e interpretandola

 

IL TERZO LUNEDI’ DEL MESE “I GIARDINI DEL M.A.O.”

Dal 15 gennaio al 18 giugno 2018

I GIARDINI DEL MAO

Il muschio e la sabbia: letture di autori giapponesi contemporanei

a cura di Fabiola Palmeri

MAO Museo d’Arte Orientale

Via San Domenico 11, Torino

A partire da lunedì 15 gennaio 2018 il MAO aprirà nuovamente al pubblico i propri giardini giapponesi per appuntamenti esclusivi. Il lunedì, giorno di chiusura settimanale del Museo è un giorno speciale per vivere la serenità e la bellezza di uno degli ambienti più suggestivi dei musei cittadini. Fabiola Palmeri – giornalista e scrittrice grande conoscitrice del Giappone, Paese nel quale ha vissuto e lavorato diversi anni – curerà il secondo ciclo di incontri dedicato alla lettura di autori giapponesi contemporanei. Ogni terzo lunedì del mese l’appuntamento al MAO da gennaio a giugno sarà dedicato a un diverso autore, autori che con le loro opere, descrivono il Giappone di oggi e degli anni a noi molto vicini. Due ore di tempo in cui scoprire storie, personaggi ed abitudini del Giappone di oggi, cercando di entrare delicatamente nella quotidianità degli autori che si affronteranno, più o meno noti. Dove vivono, che formazione hanno, quando hanno iniziato a scrivere, quanti libri hanno all’attivo, in che genere di romanzi s’impegnano, quali i punti d’incontro, quali le differenze, e soprattutto come vivono e raccontano il Paese in cui sono nati e culturalmente cresciuti.

Leggere è un piacere e farlo insieme ad altre persone in un giardino giapponese, confrontando idee, sensazioni, opinioni, sarà ancora più stimolante e arricchente.

Per il primo appuntamento Fabiola Palmeri ha scelto Haruki Murakami, il più famoso autore nipponico vivente conosciuto in Italia – Paese nel quale ha brevemente vissuto – e nel mondo, grazie a romanzi, saggi e racconti che vendono milioni di copie.

Gli appuntamenti del 2018 daranno grande spazio agli autori, consentendo ai partecipanti di scegliere uno dei libri pubblicati da ogni singolo scrittore o scrittrice. Questo per avere più spunti narrativi e libertà di scelta sull’opera da leggere. Per chi non avesse letto ancora nulla dell’autore del mese, verrà consigliato un testo specifico. Il libro di Haruki Murakami consigliato per gennaio è “L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio” Einaudi, 2014.

 

ZABERT: MOSTRA ““CARLA CHIUSANO HIGH SOCIETY”

Inaugurazione della mostra “Carla Chiusano High Society”

a cura di Luca Beatrice, mercoledì 17 gennaio 2018 ore 18–21

Galleria Zabert

Piaz za Cavour 10, Tor ino

Orari: martedì – sabato, 10. 30/ 1 3.00 – 15. 30/ 19.00

( altri orari su appuntamento)

La mostra sarà apert a dal 18 al 27 gennaio 2018

 

PEOLA ARTE CONTEMPORANEA: BOTTO & BRUNO PROROGATA

BOTTO&BRUNO White Noise

La mostra è prorogata fino a sabato 3 febbraio 2018

 

 

 

 

PALAZZO MADAMA: INCONTRO SU EBRAISMO E VITA QUOTIDIANA

Palazzo Madama propone, in occasione della mostra Odissee. Diaspore, invasioni, migrazioni, viaggi e pellegrinaggi, degli incontri di approfondimento sulle tante tematiche affrontate nel percorso espositivo che, con oltre un centinaio di opere, ripercorre il cammino dell’Umanità sul pianeta Terra dall’antichità ad oggi.

Prendendo spunto dagli oggetti esposti nella sezione dedicata alla diaspora ebraica, l’incontro di lunedì 15 gennaio 2018 alle ore 17.30, è l’occasione per approfondire alcuni aspetti dell’ebraismo nella vita quotidiana. La conferenza, a cura di rav Ariel Di Porto e di Claudia De Benedetti, consente di illustrare le fasi attraverso cui la singola persona diventa parte del popolo ebraico: dalla nascita alla maggiorità religiosa al matrimonio, e di spiegare le origini e le tradizioni delle principali festività ebraiche. Durante l’incontro, inoltre, il rabbino Di Porto suonerà un antico corno di montone (Shofar) della Comunità ebraica di Casale Monferrato e ne illustrerà il significato.

rav Ariel Di Porto è rabbino capo della Comunità ebraica di Torino dal 2014, direttore dell’Ufficio rabbinico della Comunità ebraica di Roma dal 2010 è laureato in filosofia all’Università La Sapienza di Roma con tesi sulle dottrine non scritte nel pensiero di Platone.

Claudia De Benedetti è curatrice del Museo di Arte e Storia ebraica antica della Comunità ebraica di Casale Monferrato, archivista, cultrice di Storia del Diritto Italiano all’Università di Torino e Presidente di Sochnut Italia – Agenzia ebraica per Israele.

Ingresso libero all’incontro fino a esaurimento posti disponibili