Asti- “Buon Compleanno Vittorio”: il fascino dell’antichità di Ottavia e Nerone

Carla Forno, Maurizio Rasero, Gianfranco Imerito, Gianluigi Porro

Puntare su Alfieri come vero e proprio brand di Asti: lo avevamo detto già in campagna elettorale e abbiamo intenzione di proseguire su questa strada, così come abbiamo fatto scegliendo piazza Alfieri per il Concerto di Capodanno, premiato da un grande successo di pubblico”.

Lo ha detto il sindaco Maurizio Rasero  presentando la serie di appuntamenti previsti per la rassegna  “Buon Compleanno Vittorio: Omaggio a Vittorio Alfieri” che prenderà il via sabato 13 gennaio.

Quest’anno gli appuntamenti previsti per festeggiare il genetliaco del poeta e drammaturgo astigiano, nato il 16 gennaio 1749, si estenderanno fino al 27 gennaio e saranno quattro le occasioni delle celebrazioni.

La prima sabato 13 gennaio alle 17 nella sala conferenze di Palazzo Mazzetti, con una convegno dal titolo “Abitare una casa degna di un uomo. Nerone, la Domus Aurea, le residenze imperiali di Roma”.  Relatore il professor Sandro De Maria dell’Università di Bologna, uno dei più noti archeologi italiani, studioso di archeologia e storia dell’arte greca e romana, direttore di notevoli campagne di scavo di città romane, mura e necropoli, che introdurrà in modo documentato e appassionante alla visione dello spettacolo, alla vita in un periodo della storia antica che suggestionò fortemente Alfieri.

Gli eventi organizzati in collaborazione con Città di Asti e Fondazione del Centro di Studi Alfieriani proseguiranno martedì 16 gennaio al Teatro Alfieri che ospiterà la prima nazionale della tragedia alfieriana “Ottavia e Nerone”, nell’allestimento del regista torinese Marco Viecca con Chiara Buratti nel ruolo di Ottavia, di Daniela Placci in quello di Poppea e della stesso Viecca nei panni di Nerone.

Spesso combattiamo con il pregiudizio che Alfieri sia autore difficile da mettere in scena per la difficoltà del testo. Nulla di più falso – dice Viecca – Alfieri è lo Shakespeare italiano. E’ drammaturgicamente perfetto. E il pubblico accorre in teatro per le sue rappresentazioni. Per il 16 gennaio siamo vicini al tutto esaurito già con la prevendita. Anche le 35 repliche dell’Antigone che abbiamo fatto lo scorso anno in tutta Italia (siamo arrivati fino a Lecce) hanno avuto lo stesso risultato. Voglio aggiungere un ringraziamento all’attuale amministrazione per aver creduto in questo nuovo allestimento e averlo sostenuto economicamente perché senza l’intervento della Città di Asti questa volta non ce l’avremmo fatta. I costi sono considerevoli”.

E Marco Viecca conferma che Vittorio Alfieri è uno splendido testimonial per la valorizzazione di Asti:

Ogni volta che lo mettiamo in scena facciamo incontri nelle scuole e abbiamo un ottimo riscontro facendo conoscere in tutta Italia la Casa Museo, la Fondazione e Asti”.

Marco Demaria e Maurizio Rasero

Il 17 gennaio alle 21 a Palazzo Alfieri un altro appuntamento prestigioso con il concerto “Carlo Graziani: un grande astigiano”. Il trio Armoniosa presenterà in anteprima mondiale il nuovo cd, una produzione interamente astigiana a partire dai musicisti che saranno sul palco Stefano Cerrato (Violoncello Solo), Marco Demaria (Violoncello di continuo) e Michele Barchi (Clavicembalo). Anche la registrazione del cd è avvenuta ad Asti.

Carlo Graziani, contemporaneo di Alfieri, era un virtuoso del violoncello – spiega Marco Demaria – fu musicista di corte in Prussia ed è molto più noto in Gran Bretagna, in Austria e in Germania, dove lo considerano quasi un loro compositore. Riportare la sua musica agli appassionati ci ha premiato: la prima tiratura del nostro cd è già andata esaurita. La musica antica, come le tragedie di Alfieri, sopporta lo stesso pregiudizio sulla difficoltà, ma in realtà gode di un grande seguito in tutto il mondo. L’unica discriminante è farla bene e non si capisce perché non farla anche qui ad Asti”.

L’ultimo evento nel calendario della settimana alfieriana sarà  sabato 27 gennaio, alle ore 17, nel salone del Podio di Palazzo Alfieri. Si tratta della presentazione al pubblico del restauro della partitura manoscritta della tragedia Ottavia di Alfieri, posseduta dalla Biblioteca Alfieriana, realizzata da Vincenzo Rocchi, musicista scarsamente conosciuto, circa il quale, finalmente si è in possesso di alcune notizie essenziali. L’intervento di restauro dei cinque volumi è stato portato a compimento dal restauratore Giani Buoso. Saranno eseguiti alcuni brani trascritti con grande maestria per flauto e violino rispettivamente dai musicisti astigiani Simona Scarrone e Andrea Bertino. Ingresso libero.

“Vittorio Alfieri non è solo uno dei simboli della nostra città, ma anche un brand che va rafforzato e promosso a livello nazionale – ha detto l’assessore alla cultura Gianfranco Imerito – In quest’ottica nasce questa iniziativa che attraverso la parola, il teatro e la musica vuole avvicinare il pubblico alla sua figura e al suo linguaggio, che offre più chiavi di accesso di quello che comunemente si pensa, e può essere compreso e apprezzato da tutti”.

Carla Forno, presidente del Centro Studi Alfieriani, ha detto inoltre che si sta pensando a una mostra in onore dell’anno di Ottavia con gli allestimenti delle precedenti messe in scena della tragedia a Palazzo Alfieri.

Pensavamo di farlo già per questo appuntamento con la settimana alfieriana, ma per organizzare una mostra ci vuole tempo. Abbiamo altri undici mesi per lavorarci, sperando di riuscire a far coincidere il progetto con un’apertura più estesa negli orari del Museo Alfieri, attualmente limitata al sabato e alla domenica”.

 

Carmela Pagnotta