Chieri, ricordo di Gino Dellacasa
Il 26 gennaio di quattro anni fa ci lasciava Luigi (“Gino”) Dellacasa, pittore, scultore e poeta, ma soprattutto uomo buono, mite e insieme attivissimo. Nato a Chieri il 3 luglio del 1932, dopo le elementari frequentò scuole professionali ad indirizzo meccanico. Lavorò presso l’officina Vergnano di Chieri. Dotato di innato senso artistico, studiò pittura prima da autodidatta poi avvalendosi delle lezioni del cugino ritrattista Luigi Burzio e dello zio materno Giuseppe Angelino, antiquario, intagliatore e insegnante di disegno. Ma ciò che maggiormente influì su di lui fu la frequentazione del canonico pittore Giuseppe Sona. Usando le tecniche e i materiali più diversi, raffigurò di preferenza il paesaggio e i fiori, ma anche i soggetti religiosi, che, da uomo di fede qual era, riprodusse con intima partecipazione. Espose i suoi quadri in numerose mostre personali e collettive non solo a Chieri e a Riva, ma anche a Cuneo, ad Aosta e perfino a Firenze. Frequentò un corso di trucco che gli consentì di collaborare alle attività teatrali della filodrammatica “Canonico Giovanni Tosco” di Chieri, per la quale fu anche apprezzato scenografo. Il suo stile conobbe una profonda evoluzione. Da una pittura giovanile più realistica e precisa, gradualmente si orientò in direzione di un espressionismo sempre più accentuato, evidentemente più adatto alle sue corde. Per circa venti anni insegnò pittura a quattrocento allievi per conto del Comune e dell’Unitre.
Antonio Mignozzetti