“CLARA” DI A. MILLER AL DRAVELLI DI MONCALIERI: IL TEATRO RIPRENDE VITA GRAZIE ALL’ASSOCIAZIONE IDEATEATRO

Sabato 10 febbraio 2018 alle ore 21 al teatro Dravelli di Moncalieri, sito in via Praciosa 11 Moncalieri (presso piazza Bengasi), l’Associazione iDeaTeatro presenterà “Clara” di Arthur Miller. Chi è iDeaTeatro? L’associazione culturale iDeaTeatro nasce nel 1999 ed è punto di arrivo e naturale evoluzione dell’esperienza delle compagnie Dimmer Day Theatre e Terra di Nessuno di cui raccoglie l’eredità artistica del loro direttore artistico e fondatore Sandro Calabròracconta lo stesso Calabrò il quale spiega anche che- il progetto nasce dal suo desiderio di valorizzare le proprie esperienze maturate dall’insegnamento delle tecniche teatrali (presso il C.I.S.AC. di Torino ed in collaborazione con le Associazioni Officina della Magia, New Age ed il centro culturale H.G. Welles) in percorsi di approfondimento maggiormente allineati con le proprie sensibilità interpretative. Quali sono le finalità nonché le tipologie di spettacolo curate dall’associazione? Dal 1999, iDeaTeatro organizza laboratori di recitazione di livello base ed avanzato collaborando con il Teatro l’Espace di Torino, il Comune di Borgaro Torinese e dal 2014 con IlTeatroGiulia di Barolo di Torino. Prevalentemente- continua il Direttore Artistico-

S. Calabrò

iDeaTeatro privilegia produzioni di teatro americano. In quasi 20 anni di attività sono stati messi in scena classici come: “la gatta sul tetto che scotta”, ” un tram che si chiama desiderio” e altre opere minori dei tre principali commediografi statunitensi: Tennessee Williams, Arthur Miller e Eugene O’Neill. A questi testi si sono alternati testi italiani poco conosciuti, ad esempio: “morte di Galeazzo Ciano”, dramma di Enzo Siciliano. Inoltre- specifica– il cast non è fisso, il Direttore Artistico Sandro Calabrò lo firma a seconda della produzione. Due parole su “Clara” messa in scena al Teatro Dravelli? Per “Clara” (con: Paolo Agazzi, Sandro Calabrò, Giorgia Pansa, Luigi Riccardo, Riccardo Battaglia; regia di Giorgio Fissore; assistente alla regia Dorella Apa ) si tratta di una pièce in atto unico di 55 minuti circa. Nella fattispecie sarebbe bene ricordare che “Clara”, atto unico del 1986 già rappresentato in Italia da Ideateatro nel 2001 , fa parte di una piece di due atti unici racchiusi nel titolo unico “Pericolo: memoria”( l’altro atto:”Non mi ricordo più niente” è stato portato in scena da IDEATEATRO nel maggio del 1996) e fu rappresentato per la prima volta nel febbraio 1987 al Newhouse Theater di New York, dove provocò molti imbarazzi tra i recensori a causa del messaggio impavidamente controcorrente in un’America dilaniata dai propri sensi di colpa nei confronti delle sue minoranze tanto a lungo conculcate. La trama– come si evince anche dal comunicato stampa- vede alla base un trauma violento. Albert Kroll trova la figlia uccisa nell’appartamento che ella ha a New York – non consente al personaggio di difendersi durante l’interrogatorio da parte dell’ispettore che si occupa del caso. Com’è inevitabile, durante la ricerca di qualche indizio che permetta di scoprire l’assassino, si ricostruisce la fisionomia della defunta. Kroll si trova a dover affrontare l’idealismo di lei: quell’idealismo che forse l’ha portata alla morte, perché sua figlia lavorava abitualmente con degli ex detenuti, nella speranza di aiutarli a reinserirsi. Senonché anche Kroll era un’idealista, ed è da lui che Clara ha preso il suo idealismo. Kroll era una persona perbene, addirittura coraggiosa, tendente all’altruismo. Ma in vent’anni è cambiato, non che sia diventato cattivo: solo, non ha più ideali, così come non ha più le speranze della gioventù né la fiducia nel prossimo. Ma ora, nella stanza insanguinata in cui è morta sua figlia, egli è costretto a riaffrontare quei suoi ideali giovanili. Deve ripudiarli, deve sentirsi colpevole per aver fuorviato la figlia? O deve invece riconfermarne la validità malgrado tutto, e fare un atto di fede nell’umanità, e dunque rimanere fedele alla parte migliore di se stesso, accettando la tragedia del sacrificio di lei per quegli ideali che ancora una volta per lui valgono più di ogni altra cosa? Perché al Dravelli? La scelta del Dravelli è motivata da una voglia di recuperare uno spazio che negli anni 90 era florido di attività teatrali, ma che ora è lasciato andare. IDeaTeatro – conclude Calabrò- sta valutando l’ipotesi di una direzione artistica per organizzare una rassegna teatrale. Un modo per tentare di tornare agli splendori di oltre 20 anni  fa.

Il costo del biglietto è di 8 euro. Per informazioni e prenotazioni scrivere a ideateatro@tiscali.it oppure inviare sms o whatsapp al numero 3488878547.

Serena Goldin