Embraco di Riva presso Chieri: l’azienda rifiuta la cassa integrazione e propone il part time per tutti?
Ore decisive per il futuro dei 497 dipendenti dello stabilimento Embraco di Riva presso Chieri: il ministro allo sviluppo economico Calenda incontra domani a Bruxelles la commissaria alla concorrenza Vestager per verificare se il governo della Slovacchia rispetti le regole dell’Unione Europea sugli aiuti di Stato, mentre a Roma è previsto per oggi l’incontro tra azienda, sindacati e ministero (già previsto per giovedì scorso e rinviato su richiesta di Embraco) in cui si dovrebbe parlare di una intesa sulla cassa integrazione e sulla reindustrializzazione dell’area produttiva rivese. Secondo alcune fonti, però, Embraco si presenterebbe al tavolo con una controproposta spiazzante: no alla cassa integrazione, ma part-time per tutti i dipendenti fino a novembre. Sindacati sul piede di guerra: sarebbe una procedura molto legata alla disponibilità del singolo lavoratore, la posizione sindacale appoggiata dal ministero è quella di un ritiro, prima del 25 marzo, dei licenziamenti che a quella data diventerebbero operativi.