Moncalieri, restano ancora chiuse le sale operatorie del Santa Croce
Fumata nera per le sale operatorie dell’ospedale Santa Croce. L’unica sala riaperta, quella per le emergenze, sarà nuovamente chiusa fino a inizio marzo per ulteriori interventi edili e di impiantistica, come apprendiamo da una nota interna dell’Asl To5. Il blocco operatorio dell’ospedale moncalierese fu chiuso nel 2015 in seguito ad un sopralluogo dei Nas che ne evidenziarono numerose criticità. Il cantiere per il rinnovo delle sale operatorie è costato 2 milioni e 900 mila euro, ma nonostante l’annunciata ripresa delle attività per il mese di febbraio in corso, la sala emergenza è stata l’unica del blocco ad essere riaperta, e adesso è nuovamente chiusa. L’unica altra sala in funzione è quella del reparto di ginecologia, situata al piano e destinata agli interventi che richiedono la massima tempestività, quali ad esempio i cesarei d’urgenza. Per tutti gli altri casi, da quando è stato chiuso il blocco operatorio del Santa Croce, i pazienti in attesa di intervento vengono trasferiti per la maggior parte presso l’ospedale Maggiore di Chieri, che nonostante il notevole incremento di lavoro si sta dimostrando un valido presidio alternativo nei campi chirurgici di riferimento. Anche l’ospedale di Carmagnola, sempre facente parte dell’Asl To5, è stato interessato da diversi interventi dirottati da Moncalieri, qui soprattutto per la chirurgia in day hospital a basso profilo di rischio. Si spera che l’ospedale moncalierese possa presto riprendere le sue funzioni con un blocco operatorio rinnovato e pienamente funzionante.
Elena Braghin