Ispirazione Rosa, il successo del “delfino di Muncalè”

In questo clima di entusiasmo agonistico portato dalle olimpiadi invernali che si stanno svolgendo in Corea del Sud, è bello ricordare gli eccezionali successi dei campioni azzurri che all’ultimo mondiale di nuoto paralimpico in Messico hanno portato a casa un bottino di medaglie mai visto prima.

Tra loro spicca, per numero di medaglie e record raggiunti, una ragazza di Moncalieri: Carlotta Gilli, soprannominata il “delfino di Muncalè”, a pieno titolo riconosciuta come una giovanissima promessa del nuoto italiano. Carlotta frequenta le scuole superiori come ogni altra adolescente della sua età, ma tutti i giorni trova la forza e la passione per allenarsi diverse ore in piscina. Deve barcamenarsi tra lezioni, studio, allenamenti e trovare anche il tempo di divertirsi un po’ con gli amici, ma il suo spirito di abnegazione per il nuoto, che la fa alzare tutte le mattine prestissimo per andare ad allenarsi prima delle lezioni e continuare anche alla fine della giornata scolastica, le ha permesso di raggiungere obiettivi da record. La sua determinazione l’ha portata a vincere 6 medaglie, di cui 5 ori e 1 argento, all’ultima edizione messicana dei Mondiali di Nuoto Paralimpici; non solo, ha realizzato anche il nuovo record mondiale di 27”03 nei 50 stile libero, per la sua categoria: quella degli atleti ipovedenti.

Carlotta Gilli è il “delfino di Muncalè”, una ragazza di 16 anni, afflitta dalla malattia di Stargardt, una patologia ereditaria rara, che causa una degenerazione della macula (per questo nota anche come “maculopatia di Stargardt”), cioè della parte centrale della retina, causando gravi danni dalla vista. L’incidenza di questa malattia è circa di una persona su dieci mila. Purtroppo questa malattia si manifesta più frequentemente in fase di crescita, specialmente in adolescenza. Il successo e la determinazione di questa giovane campionessa, infatti, sono ancora più importanti alla luce del fatto che abbia iniziato a gareggiare solamente da poco più di un anno. Un vero esempio femminile di coraggio e tenacia che non può che essere di ispirazione per tutti.

Questa edizione dei Mondiali Paralimpici tenutasi a Città del Messico è stata un grande successo per la squadra azzurra: un totale di ben 38 medaglie, 20 d’oro, 10 d’argento e 8 di bronzo. Tutti gli atleti del gruppo italiano sono saliti sul podio almeno una volta. Un successo umano e sportivo, per gli atleti, per gli allenatori e per noi tutti. Un successo che speriamo di rivedere nelle prossime competizioni sportive. Perché tutti gli sport sono degni di essere seguiti e gli atleti di tutte le discipline, che ai mondiali come alle olimpiadi ci riempiono di rinnovato orgoglio, meritano sostegno ed entusiasmo di pubblico, non solo in queste importanti competizioni, ma tutto l’anno.

 

Elena Braghin

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