Asti- Domani nuovo appuntamento di Leggermente con i racconti delle donne: “Chiamarlo amore non si può”

Lunedì 5 marzo alle 18 alla Biblioteca Astense Giorgio Faletti nuovo appuntamento con “Leggermente”, incontro dedicato a un autore ogni primo lunedì del mese e organizzato dal gruppo di Lettura Espressiva nato quest’anno alla Casa del Teatro 3- L’Arcoscenico a cura di Ileana Spalla, in collaborazione con la biblioteca.

In prossimità della Festa della Donna, si è pensato a un libro che tratta di abusi, violenze e stalking con finalità educative: “Chiamarlo amore non si può” raccoglie 23 racconti scritti da autrici diverse ed è pensato per i ragazzi, con un linguaggio semplice e diretto, ma sicuramente mette tutti in condizione di riflettere.

Sono stati selezionati 6 racconti che saranno letti da Manuela Parola, Manuela Piano, Marina Pianta, Maria Angela Savoca, Rossana Camerano, Martina Costa e Sara Manzoni.

Cari ragazzi e care ragazze che vi affacciate al mondo dei grandi, questo libro è per voi – così presenta il volume la casa editrice – perché impariate dai nostri errori, impariate che amore vuol dire rispetto e non sopraffazione, che amare vuol dire permettere all’altro di essere se stessi. Insomma l’amore non può essere egoista, altrimenti non lo si può chiamare amore. 23 scrittrici per ragazzi vi offrono questi racconti per aiutarvi a riflettere e a dialogare, perché non rimaniate in silenzio di fronte ai tremendi fatti di cronaca. Ma anche perché sappiate reagire a ciò che può succedere intorno a voi, non solo quando si tratta di violenza fisica, ma anche di gesti e comportamenti che comunque feriscono profondamente. Non è facile crescere, né diventare uomini né diventare donne, e noi adulti non vi stiamo offrendo dei grandi modelli. I messaggi proposti dai nostri media spesso denigrano il corpo e il ruolo di voi ragazze e così facendo offendono e confondono anche voi ragazzi. E tutto diventa più difficile se ai modelli dei media si sovrappongono quelli familiari, poi quelli educativi e ancora quelli delle diverse culture che vanno mescolandosi nella nostra società sempre più multiculturale ma ancora non interculturale. Per tutti questi motivi contiamo sull’enorme importanza dell’educazione affettiva e sentimentale. E nell’educazione al genere, di cui tutti ci dobbiamo fare carico, come famiglia, come scuola, come società. Ed è per questo motivo che il nostro libro è per tutti.”

Ingresso libero.