Rifiuti, Città Metropolitana contro Corepla per la plastica
Corepla, il Consorzio Nazionale per la gestione dei rifiuti di imballaggio in plastica con cui sono convenzionati tutti i Comuni della Città metropolitana di Torino al quale conferiscono la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, a marzo 2017, ha effettuato un ricalcolo delle distanze tra centro di selezione e baricentro del bacino di origine della raccolta, sulla base delle quali vengono riconosciuti ai convenzionati i corrispettivi chilometrici.
Le nuove modalità di ricalcolo hanno comportato nella stragrande dei casi italiani e nella totalità dei casi torinesi, una riduzione della distanza e dunque un minore introito da parte dei Comuni convenzionati.
Da una ricognizione puntuale sul territorio metropolitano emerge che i Comuni interessati dal ricalcolo sono complessivamente 249, appartenenti alle aree Alta Val Susa, Canavese ed Eporediese, Ciriacese, Chierese e Pinerolese. Nel 2017 il ricalcolo delle distanze ha portato a un minore introito di circa 140.000 euro e si stima che nel 2018 il minore introito sarà di oltre 150.000 euro.
“La Città metropolitana di Torino – dice il vicesindaco metropolitano Marco Marocco – intende tutelare le amministrazioni comunali penalizzate da queste modalità di ricalcolo: vogliamo condividere la grave situazione con Anci Piemonte e Regione Piemonte ai quali chiediamo di attivare un’iniziativa comune. La nostra richiesta è l’immediata sospensione dell’applicazione del nuovo strumento di calcolo e la restituzione dei contributi chilometrici non riconosciuti nell’anno 2017 e nei primi due mesi del 2018”.