Baldichieri- Violenza omofobica: due donne picchiate dal vicino. La solidarietà della Cgil

E’ accaduto qualche giorno fa a Baldichieri: due donne, unite civilmente e conviventi, sono state aggredite dal vicino di casa dopo una piccolo screzio condominiale. Secondo la denuncia delle donne aggredite, alla base del pestaggio ci sarebbero motivi di odio omofobico. Linda ed Emanuela sarebbero state brutalmente picchiate prima dal vicino, che ha già precedenti per violenza in famiglia, e poi dal padre della compagna di quest’ultimo.

Una delle due donne è riuscita a chiamare i carabinieri che sono intervenuti a fermare l’aggressione. Linda ed Emanuela hanno sporto denuncia, ma hanno anche dichiarato che saranno costrette a cambiare casa, temendo per la loro incolumità, dato che l’episodio potrebbe ripetersi.

In prossimità della festa dell’8 marzo, le donne Cgil di Asti intervengono per stigmatizzare l’episodio e il deficit culturale sul campo dei diritti, esprimendo solidarietà verso le donne brutalmente pestate.

Le donne della Cgil di Asti esprimono la loro solidarietà alle due cittadine di Baldichieri che hanno subito una inqualificabile aggressione. I futili motivi presi a pretesto non riescono a nascondere il senso vero dell’episodio: si tratta di due donne, di due donne omosessuali che hanno scelto di unirsi civilmente e di convivere alla luce del sole… Perché mai gli aggressori avrebbero dovuto limitarsi alle male parole? Perché non permettersi di alzare le mani? Violenza contro le donne e violenza omofobica nascono della stessa radice culturale, sono due facce della stessa medaglia: non a caso il principale aggressore (erano in due) era già stato denunciato per violenza contro la moglie e i figli. Serve uno scatto culturale da parte delle istituzioni ma anche da parte di noi normali cittadini e cittadine. Sia detto per inciso: italiane le vittime e italiani gli aggressori, questa volta non ci sono stranieri su cui scaricare rabbie e frustrazioni. Gli aspiranti Traini possono mettersi calmi.”

Anche Nuovi Diritti Cgil si pronuncia in proposito, rimarcando la distanza delle istituzioni dal problema:

Il contrasto alla violenza di genere ed omofobica è ormai una questione che riveste un carattere di urgenza nel nostro Paese – scrive Patrizio Onori, responsabile di Nuovi Diritti Cgil – La classe politica, però, pare ignorare del tutto il problema. Per altro la campagna elettorale appena terminata ha affrontato con superficialità, se non con palese avversione, le questioni legate alla comunità LGBTI. La Legge contro la violenza omofobica è insabbiata in Senato dal settembre 2013, vittima di veti incrociati e trasversali.

Nulla di fatto anche a carattere locale. L’ufficio Nuovi Diritti CGIL insieme all’Associazione Love is Love Arcigay nell’ottobre scorso hanno proposto all’amministrazione Rasero di entrare a far parte della rete READY conto le discriminazioni basate su orientamento sessuale ed identità di genere. Proposta caduta nel vuoto, sacrificata, evidentemente, a ben altre supposte priorità.”

C.P.