PIEMONTE ARTE: FESTA DELLA DONNA, TERZOLO, ILLUSTRAZIONE, CASTELLAMONTE, BORGOMANERO

FESTA DELLA DONNA ALLA FONDAZIONE TORINO MUSEI

Ingresso gratuito per tutte le donne nei musei della Fondazione Torino Musei e un programma ricco di appuntamenti

Giovedì 8 marzo 2018

La Fondazione Torino Musei partecipa alla Festa della Donna giovedì 8 marzo 2018 proponendo l’ingresso gratuito per tutte le donne alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e al MAO Museo d’Arte Orientale.

Ogni museo celebra inoltre la donna con i seguenti appuntamenti per il pubblico:

GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea – ore 16.30

ARTE È DONNA, DONNA È ARTE

Visita guidata a tema nelle nuove collezioni permanenti

La Galleria d’Arte Moderna di Torino omaggia tutte le donne: muse, artiste, amanti, conoscitrici, compagne, da sempre hanno influenzato l’arte con la loro bellezza e intelligenza. I grandi capolavori del museo letti in un’ottica tutta al femminile.

Ingresso secondo tariffa ordinaria in museo, gratuito per le donne e Abbonamento Musei Torino Piemonte.

Costo visita guidata € 5. Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Palazzo Madama – ore 16.30

PERFUMUM. UN VIAGGIO DEDICATO ALLE FRAGRANZE

Visita alla mostra “Perfumum. I profumi della storia”

In occasione della Festa della Donna la guida botanica Valeria Fossa illustrerà la storia delle fragranze, facendo emergere i diversi significati che queste assumono nel corso del tempo e nelle diverse civiltà. La mostra “Perfumum” consentirà inoltre di ammirare numerosi oggetti legati al mondo dei profumi: dai trattati scientifici ai ricettari; dai contenitori di essenze realizzati in terracotta, vetro, porcellana e argento, alle rappresentazioni grafiche delle specie botaniche elaborate tra Otto e Novecento per pubblicizzare il profumato contenuto. A conclusione del percorso un rametto di odorosa mimosa in omaggio a ogni donna: un rametto di Acacia Dealbata di cui saranno raccontate l’origine esotica e le sue caratteristiche botaniche.

Ingresso secondo tariffa ordinaria in museo, gratuito per le donne e Abbonamento Musei Torino Piemonte.

Costo visita guidata € 5. Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

MAO Museo d’Arte Orientale – ore 16.30

IL FEMMINILE TRA SACRO E PROFANO. La donna nelle collezioni del MAO

Visita guidata a tema nelle collezioni permanenti

In occasione della festa della donna il MAO propone un itinerario volto ad illustrare alcuni significati del Femminile nella produzione artistica delle culture orientali rappresentate dalle opere della collezione permanente del museo. Attraverso una selezione di opere, l’itinerario spazia dalla religione induista e dal Buddhismo tibetano alla concezione della donna nelle dinastie cinesi Han e Tang, dalle stampe giapponesi note come ukiyo-e “immagini del mondo fluttuante” alla rappresentazione della figura femminile sulle ceramiche e piastrelle nella galleria dei Paesi Islamici dell’Asia.

Ingresso secondo tariffa ordinaria in museo, gratuito per le donne e Abbonamento Musei Torino Piemonte.

Costo visita guidata € 5. Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

 

SPAZIO DON CHISCIOTTE: CARLO TERZOLO. LA REALTÀ IMMAGINATA

Inaugurazione: sabato 10 marzo ore 18

Mostra da sabato 10 marzo a sabato 21 aprile 2018

(Martedì – sabato, ore 10.30-12.30 e ore 15-19)

Spazio Don Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes

Torino (via della Rocca 37b)

Pittore figurativo che ha saputo coniugare la concretezza del mondo rurale delle sue origini con la visionarietà e l’immaginazione, Carlo Terzolo è al centro della mostra La realtà immaginata che la Fondazione Bottari Lattes organizza allo Spazio Don Chisciotte di Torino (via della Rocca 37b) da sabato 10 marzo a sabato 21 aprile 2018. A ingresso gratuito, l’esposizione inaugura sabato 10 marzo alle ore 18 alla presenza dei figli dell’artista, Luca e Paolo Terzolo. La realtà immaginata, curata dai figli Luca e Paolo Terzolo in collaborazione con Vincenzo Gatti, propone una quindicina di opere, prevalentemente olii su tela, di diverse dimensioni, realizzati dal pittore a partire dai primi anni Sessanta. Una selezione che, invece di privilegiare le raffigurazioni paesaggistiche, intende sottolineare l’attenzione del pittore verso gli aspetti più concreti della realtà (la vita quotidiana, gli interni, gli oggetti, le persone), vista però al filtro di un’immaginazione allusiva e straniante.

Attento osservatore della realtà, Terzolo non era un pittore en plein air; di ritorno dalle sue ricerche e osservazioni, nel suo studio dipingeva basandosi su appunti di schizzi riportati sui taccuini o su appunti impressi nella sua memoria. Da uno spunto, da una storia, rielaborava la realtà, senza mai perdere la concretezza, ma creando un mondo allusivo che riportasse anche ad altro, oltre al puro riferimento al reale. Pino Mantovani, ricordando l’amicizia di Terzolo con Cesare Pavese, con cui l’artista condivideva la passione per la cultura americana, sottolinea come la sua opera rivela parallelismi con la pittura americana realista degli anni Trenta e Quaranta. Notava, infatti, Mantovani: «Mi solletica la curiosità se mai Terzolo abbia conosciuto a tempo e apprezzato i pittori “regionalisti” statunitensi, che incrociarono gli anni della Grande Depressione e che, in qualche caso, oltre il recupero in immagine della vita contadina tradizionale, teorizzarono addirittura una mitologia dell’arcaico e dell’autoctono. In questa direzione Terzolo potrebbe aver tratto giovamento dalla frequenza di Cesare Paese (i due si conobbero adolescenti a Reaglie dove le famiglie erano vicine di casa». Con la mostra Carlo Terzolo. La realtà immaginata, la Fondazione Bottari Lattes vuole riportare all’attenzione di pubblico e critica a Torino il lavoro di uno dei pittori piemontesi più significativi del Novecento. E intende farlo anche perché Mario Lattes, a cui la Fondazione e lo Spazio Don Chisciotte sono dedicati, è stato ammiratore di Carlo Terzolo e in una recensione così tratteggiava la poetica del pittore astigiano: «Ciò che impegna l’umanità di questo pittore è piuttosto un’intatta speranza nella vita, fatta, insieme, di rimpianto e candore e di un dolente “irreparabile”. […] Terzolo lascia operar la fantasia sul vero con estremo rispetto per l’apparente consistenza della realtà».

 

TORINO, ART GALLERY77: MOSTRA “IL GIGANTE TIMIDO”

A cura di Alessandro Santi

Dal 10 Marzo al 31 Marzo 2018

Artgallery37 – Galleria di arte moderna e contemporanea Via Buniva 9 ter/f, 10124, Torino

Inaugurazione Sabato 10 Marzo ore 19:00

Illustratori ospiti: Fernando Cobelo, Marco Tallone

Illustratori selezionati: Alessandro Boasso, Silvia Gariglio, Roberto Gentili, Ivan Pantaleo, Stefano Sogno Fortuna, Mariolina Suglia, Pietro Tenuta, Leonardo Traversa, Carolina Zuniga

Questa mostra è un biglietto a chilometraggio illimitato, un atlante, una guida per esplorare luoghi della vostra mente che pensavate di aver perduto per sempre, o non sapevate nemmeno di avere: quelli del sogno e della fantasia. Facendo volare la mente come il cuore, libero da costrizioni e pregiudizi, venendo guidati dal segno e dal colore mantenendo una chiara coscienza del sentimento.

Si apre con questa esposizione il ciclo sull’illustrazione per l’Artgallery37, l’obiettivo è quello di donare visibilità ad una delle principali arti visive sempre più in voga grazie all’uso crescente della grafica digitale. Ci tengo a precisare che per la realizzazione della mostra non è stato dato un tema preciso se non l’ampiezza stessa di espressione data dall’illustrazione, essendo non vincolata da tecniche di rappresentazione, nel tentativo di far emergere il fulcro creativo di ogni singolo artista. Con ciò il risultato è sorprendente, infatti gli artisti stessi hanno portato due tematiche principali: il viaggio e l’amore, senza che nessuno di loro abbia avuto modo di incontrarsi e mettersi d’accordo.

Ci troviamo al punto di partenza di un lungo viaggio in cui è possibile analizzare la personale ricerca estetica e narrativa di ogni singolo artista, passando da leggeri acquerelli fino a minuziosi tratteggi, caratterizzati da una sovrabbondanza di segni e significati. Una riflessione sorge spontanea: noi, generazione di sognatori siamo immersi ogni giorno fino ai capelli nel cinismo di questà società, occorre con urgenza una riconquista del nostro mondo immaginario, di difendere i nostri sogni e di lasciarsi andare alla vita correndo il rischio di innamorarsi e perdersi in qualsiasi nuova avventura. Il visitatore diviene un avventuriero ma non nel senso comunemente attribuito a questo termine, poichè il viaggio all’interno delle pieghe della carta sfocia nello spazio-tempo e nell’amore subendo un drastico cambiamento: la visione dell’artista. Guidati nel loro mondo ci insegnano a vedere la bellezza in ogni cosa facendo apparire maestoso il più semplice dei sogni. Queste visioni parlano a noi stessi facendoci sentire meno soli con le nostre difficili emozioni, sollevandoci dal peso oppressivo della vita di tutti i giorni piena di malizia, rendendoci nuovamente coraggiosi e capaci di esplorare senza pesi, un ritorno all’infanzia, alla visione del vero avventuriero: il bambino.

Titolo Il Gigante Timido:

L’illustrazione rifiuta qualsisi tipo di assoggettamento ad un’unica tecnica d’arte, indi per cui risulta come un gigante che abbraccia tutte le forme espressive presenti nel mondo visivo, venendo messa in secondo piano per la sua natura poliedrica. Alcuni illustratori stessi trovano difficile definirsi artisti, da qui il termine timido.

Orari Artgallery37 – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea

Martedì – sabato, 16.00 -19.00

Domenica e lunedì chiuso, Ingresso libero

Tel. 3388300244

www.artgallery37.com

press.artgallery37@gmail.com

artgallery37@virgilio.it

 

CASTELLAMONTE, MOSTRA “LA DONNA CHE DIVENTERÒ- DEDICATO ALLE AUTRICI”

Dal 10 al 18 marzo, con il patrocinio del Comune, a Castellamonte (TO), presso il Palazzo dei Conti Botton, in piazza Marconi 1, verrà proposta la mostra “LA DONNA CHE DIVENTERÒ- DEDICATO ALLE AUTRICI”.

L’allestimento nasce da un’idea della ceramista Maria Teresa Rosa.

Programma della giornata d’apertura del 10 marzo:

Presso il Salone Martinetti

– Ore 15,30: Presentazione del libro con l’editrice Helena Verlucca e le autrici che hanno collaborato alla realizzazione del volume “La Donna che Diventerò”.

– Ore 16,00: Conversazione intorno alla migliore delle vite possibili

Presso Palazzo dei Conti Botton

– Ore 17,00 / 17,30 Inaugurazione della mostra “DEDICATO ALLE AUTRICI” con le bottiglie in ceramica della collezione ispirata al libro.

– La mostra resterà aperta al pubblico dal 10 al 18 marzo con il seguente orario:

Domenica 11 marzo : 10,00 – 12,30 / 15,30 – 19,00

da martedì 13 a sabato 17 marzo : 16,00 – 19,00

Domenica 18 marzo : 10,00- 12,30 / 15,30 – 19,00

Ingresso gratuito.

Il libro nasce nel 2010 da una intuizione della ceramista castellamontese Maria Teresa Rosa. Nell’arco di poco tempo, l’artista riunisce un gruppo di donne, scrittrici per passione o per professione, molto diverse per carattere o scelte di vita, che magari non si sono mai incontrate prima, e sottopone loro un elenco di personaggi femminili tra cui scegliere una protagonista, uno stereotipo da ricreare, a cui dare una nuova personalità o una nuova storia. Parte così un’avventura creativa al femminile tra arte, letteratura, psicologia e introspezione che, in poco più di un anno, ha portato alla stesura di dodici racconti ispirati a personaggi femminili noti, reinventati, a cui la ceramista ha dedicato altrettante opere ceramiche.

A dar vita al volume “La donna che diventerò”, a questo punto, non poteva che essere un editore donna e così, nel 2011, Maria Teresa Rosa ha incontrato Helena Verlucca che ha da subito deciso di curare la stampa del libro editandolo con la Hever.

Spiega la ceramista: «Dodici donne, hanno contribuito alla realizzazione di questo volume sposandone la filosofia. L’idea che si possa reinventare una vita già scritta e consumata, con la sola forza dell’intenzione, è un atto liberatorio di grande significato simbolico. Per derivazione, da questo atto, prendono origine altre trasformazioni esistenziali che danno vita a una infinita reazione a catena di possibili cambiamenti.

La segnata differenza della personalità delle autrici dei racconti, è un aspetto fondamentale di questo progetto che è forte di un ventaglio di punti di vista originali e mai scontati.

Per questa ragione, in questa occasione, Maria Teresa Rosa ha voluto allestire una mostra che desse evidenza a quello che considera il vero e proprio patrimonio strutturale di questa esperimento corale. Attraverso l’esposizione di oggetti, opere d’arte, pubblicazioni e immagini che appartengono alla vita quotidiana di ogni autrice, diventa visibile il contributo di esperienze, di vissuto e interpretazioni dell’esistenza, che le dodici donne hanno portato al libro . I racconti sono opera di Alessandra Ariagno, Debora Bocchiardo, Gabriella Bona, Silvia Coppo, Daria Dadam, Piera Giordano, Sandrine Jouvenon, Gabriella Mannelli, Liliana Omegna, Gianna Pascarelli, Elisabetta Porta e Adriana Ricca.

 

CONDOVE: MOSTRA DI GABRIEL GIRARDI “I VOLTI DEL TEMPO”

Evento artistico a Condove presso Antica Chiesa Romanica di San Rocco: Domenica 11 marzo alle ore 16, gli Amici della Chiesa di san Rocco inaugureranno la mostra di Gabriel Girardi: I volti del Tempo. Il corpus contiene circa 20 opere di composizioni figurative che rimandano alle fisionomie sacre di epoche passate.

Chiesa romanica di San Rocco Via Cesare Battisti – Condove

Orari: mercoledì 10/12; venerdì ore 16/19; sabato e domenica ore 10/12 -16/19.

Domenica 1 aprile Pasqua di N.S. 16/19 – Lunedi dell’Angelo 10/12 -16/19.

Ingresso libero

Info: amicisanroccocondove@gmail.com

fino a lunedì 2 aprile

 

BORGOMANERO: MOSTRA “VOLO”, OPERE DI ROBERTO CRIPPA

Galleria Borgoarte – Borgomanero. Fino al 10-03-2018

Il mondo dell’Arte, da sempre, è una continua ricerca. La perfezione nel periodo classico, la profondità con la prospettiva, il movimento nel futurismo. Andare al di là della pura rappresentazione, vedere oltre. La pittura è falsa e ingannevole, seduce proponendo bellezza e visioni affascinanti, distanze inesistenti, la realtà è diversa, la raffigurazione è illusione chiusa e limitata dalle due dimensioni. Ma l’Artista cerca e cerca sfidando il futuro, l’Artista è precursore nel suo tempo e scriverà la storia dell’umanità. Già Picasso con il cubismo tentò una visione simultanea delle tre dimensioni, un viso visto contemporaneamente da diversi punti di vista e Balla, simulando il dinamismo, a forzare la visione spaziotemporale, ma dobbiamo aspettare Fontana con il suo “taglio”, che collega lo spazio al di qua e quello al di là della tela, per traghettare in pittura la terza dimensione. Crippa percepisce le novità e l’importanza dei cambiamenti nell’Arte degli anni quaranta e cinquanta, aderisce allo “Spazialismo” di Lucio Fontana e all’”Action painting” di Pollock, se pur affascinato dal surrealismo di Ernst, Lam, Matta. Roberto Crippa sente lo spazio, vorrebbe dipingere volando, le sue spirali sembrano scie acrobatiche che ci trasmettono le sensazioni dei “G” positivi e negativi, in un vortice emozionale di forme e colori. L’immediatezza esecutiva di alcune sue opere ricordano la gestualità di Georges Mathieu e i grandi artisti

dell’espressionismo astratto. Più statico in altre opere, l’artista studia nuovi materiali quali sughero, carta di giornale, metalli e propone, attraverso l’immobilità della materia, capolavori di influsso cubista. Sperimenta i collages ed è un precursore nell’utilizzo di materiali riciclati. A Milano, Roberto Crippa frequenta, con artisti del calibro di Dova, Bay, Peverelli, Fontana, ecc., il bar

Jamaica, vicino a Brera, mitico ritrovo, anni dopo, per noi giovani artisti e studenti dell’Accademia.

Antichi vigneti di Cantalupo – Ghemme

Borgo Arte corso Mazzini, 51 – 28021 Borgomanero (No)

Tel/fax 0322 834262 cell.: 333-8093905 email: galleriaborgoarte@gmail.com

orari:

Galleria Borgo Arte

mercoledì, giovedì dalle 16.00 alle 19.30

venerdì e sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30

domenica su appuntamento

 

TORINO, FONDAZIONE NOCENTINI: “DONNE PROTAGONISTE NELLA STORIA DI TORINO”

Giovedì 8 marzo, ore 15:00

presso CISL Torino, Sala Vera Nocentini

Via Madama Cristina 50 – Torino

Donne protagoniste nella storia di Torino

Racconti di un secolo d’impegno per consegnarci un mondo migliore

In occasione dell’ 8 marzo, Festa internazionale della donna, iniziativa, organizzata da CISL – Area metropolitana Torino e Canavese, in collaborazione con la Fondazione Vera Nocentini: presentazione del libro “Donne a Torino nel Novecento, un secolo di storie” (Edizioni del Capricorno, Torino 2017). Narrazioni e immagini a cura di Marcella Filippa, direttrice della Fondazione Vera Nocentini. Testimonianze di attuale impegno di Tiziana Salmistraro, sindacalista.

Letture di Mariella Lazzarin e Grazia Borin. Coordina Letizia Tortello, giornalista “La Stampa”.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

PRESENTAZIONE LIBRO “I PLEBISCITI E IL GOVERNO DI TORINO”

giovedì 8 marzo ore 16.15 – fondazione Luigi Firpo – Biblioteca nazionale universitaria – 1° piano

Gli otto plebisciti del 1860 si sono svolti a suffragio diretto universale maschile e sono stati accettati in un sistema sabaudo rappresentativo e ristretto. L’unità politica si basa su essi. A 150 anni di distanza, che valutazione darne? Dopo le recenti esperienze elettorali, che sistema preferire allora come ora? Le opinioni di un costituzionalista e di uno storico del diritto.

Mario Dogliani e Gian Savino Pene Vidari presenteranno il libro

“I plebisciti del 1860 e il governo di Torino”

(Deputazione Subalpina di Storia Patria, Torino 2017).

Introduzione di Claudio Rosso.

Ingresso libero fino esaurimento posti

 

CIRCOLO DEI LETTORI: PRESENTAZIONE LIBRO “NIENT’ALTRO AL MONDO” DI LAURA MARTINETTI E MANUELA PERUGINI

Laura Martinetti e Manuela Perugini sono le autrici del libro “Nient’altro al mondo”, la cui presentazione si terrà mercoledì 7 marzo alle ore 18 al Circolo dei Lettori di Torino.

La vita, a volte, mette davanti allo stesso istante. È così per Alma e Maria che scoprono di essere in attesa di un figlio a pochi mesi di distanza l’una dall’altra. Sono in momenti diversi della loro esistenza, eppure d’un tratto così simili. Ed è sempre stato così per loro due: amiche dai banchi del liceo non c’è pianto che non sia stato consolato o risata che non abbia avuto la sua eco. Nonostante la distanza e nonostante le curve del destino. Ma ora è arrivata la notizia che cambia tutto. Quella notizia che riempie di paura e di emozione. Le loro strade, però, si dividono presto: il sogno di Alma continua mese dopo mese, mentre quello di Maria si spezza in una fredda giornata d’inverno. Ed è allora che l’amicizia che le lega deve stringere i fili della sua rete. È allora che ognuna di loro deve trovare la forza di dare spazio all’altra, superando il proprio dolore o la propria gioia. Perché dolore e gioia possono confondersi, scambiarsi, sorprendere. Perché si è fragili e forti nello stesso tempo, come l’argilla. Alma e Maria scoprono che dire tutto quello che c’è in fondo al cuore spesso è un’impresa difficile. Ma non è così se abbiamo accanto chi sa ascoltare. Chi ci fa sentire come se non ci fosse nient’altro al mondo. Alma e Maria vivono sulla loro pelle che la maternità è un viaggio fuori e dentro di sé. Qualunque sia il suo esito. Perché si può essere madri in mille infiniti modi. Si può essere amiche in mille infiniti modi. Si può essere donne in mille infiniti modi. Un esordio scritto a quattro mani, elegante e profondo. Una storia che va all’origine delle emozioni per portarle in superficie e dare loro un nome. Una storia sulla maternità e sull’amicizia. Sulle cose non dette la cui voce si fa sentire fortissima. Un romanzo in cui due donne si tengono per mano andando incontro più forti ai sovvertimenti del destino. Laura Martinetti vive a Torino dove lavora come architetto libero professionista. Dipingere, progettare, creare, fanno da sempre parte di lei. Manuela Perugini, avvocato, è stata per anni socia di uno studio legale internazionale a Milano. Nel 2017, la decisione di lasciare l’avvocatura e tornare a Torino per seguire altre passioni. Laura e Manuela si sono conosciute sui banchi di scuola. Nient’altro al mondo è il loro romanzo d’esordio