Embraco, gli Eurodeputati Mussolini e Cirio : “Mercoledì il Parlamento Ue voterà una risoluzione: l’Europa deve creare più ricchezza per tutti, non spostarla da uno Stato a un altro”
L’eurodeputata Alessandra Mussolini ha incontrato questa mattina i lavoratori della Embraco davanti ai cancelli dello stabilimento di Riva di Chieri. Ad accompagnarla il collega piemontese Alberto Cirio, primo firmatario dell’interrogazione orale siglata trasversalmente da tutti gli europarlamentari italiani. Il documento verrà discusso mercoledì 14 marzo in plenaria dal Parlamento UE. Presente davanti ai cancelli anche il sindaco di Riva di Chieri, Livio Strasly, e la consigliera comunale di Chieri Rachele Sacco. «È una interrogazione orale che prevede il voto di una risoluzione – ha spiegato Alberto Cirio ai lavoratori presenti davanti ai cancelli dello stabilimento -. Significa che l’Europarlamento prenderà una posizione su questa vicenda, che non è un caso italiano, ma europeo appunto. Vogliamo capire se sono stati usati fondi comunitari per agevolare l’insediamento in Slovacchia a scapito di un altro paese europeo, cioè l’Italia. E vogliamo anche che sia chiaro che non è accettabile usare i fondi pubblici come al bancomat. Perché dopo aver sfruttato gli aiuti italiani, oggi l’azienda delocalizza restando in Europa, ma chi dice che domani non farà lo stesso con la Slovacchia per andarsene magari in Cina? L’Unione europea deve intervenire per tutelare i propri cittadini. L’Europa è nata per creare più ricchezza per tutti, non per spostarla da uno Stato a un altro». «Abbiamo saputo questa mattina dai lavoratori che l’azienda ha già decurtato gli stipendi di circa 300 euro al mese, cancellando gli incentivi economici sui turni notturni e altri diritti come la mensa e il pullman comune per recarsi allo stabilimento. Anche questo è inaccettabile – ha sottolineato Alessandra Mussolini. Ad invitare la parlamentare europea erano state le lavoratrici della delegazione che si è recata a Bruxelles nelle scorse settimane -. Chiederemo di stoppare qualsiasi intervento sui lavoratori in attesa che la Commissione europea faccia un’indagine e si esprima su questa vicenda. In gioco ci sono 500 famiglie e centinaia di bambini, non dimentichiamolo. Ci sono casi in cui a lavorare qui sono sia moglie che marito. Non è accettabile che un’azienda, per di più in attivo, si comporti in modo così irresponsabile. La Whirlpool, a cui fa capo Embraco, è sensibile alla propria reputazione. Ed è quella che vogliamo colpire portando il caso di Riva di Chieri all’attenzione di tutta l’Europa. Per questo abbiamo dato la nostra disponibilità a una delegazione di lavoratori ad assistere al dibattito di mercoledì a Strasburgo. È un loro diritto». Ad accompagnare la delegazione di lavoratori al Parlamento Ue, mercoledì 14 marzo, sarà la consigliera comunale di Chieri Rachele Sacco.