Embraco di Riva presso Chieri, accordo fatto: licenziamenti ‘congelati’ e buonuscita fino a 60 mila euro

In extremis arriva l’accordo tra Embraco e sindacati: le parti si sono incontrate in mattinata all’Amma e l’intesa raggiunta prevede due cose: la prima, che i 497 licenziamenti sono congelati almeno fino a fine 2018. La seconda: che l’azienda mette a disposizione dei lavoratori che lo vogliano significativi incentivi a lasciare il posto. Si parla di 60 mila euro a testa per chi lascia l’azienda entro aprile, cifra che scende fino a 30 mila per chi si dimetterà negli ultimi mesi dell’anno. I sindacati ribadiscono che l’obiettivo è però quello della reindustrializzazione del sito produttivo, in modo che nessuno perda il lavoro. Se ne parlerà nei prossimi giorni al Ministero per lo sviluppo economico.

Questo il comunicato dell’azienda:

“Nel corso dell’incontro odierno presso la Regione Piemonte, Embraco e le organizzazioni sindacali hanno concluso la procedura sindacale come previsto dall’intesa siglata presso il Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 2 marzo. Confermati quindi gli impegni relativi a sostenere il processo di reindustrializzazione, il mantenimento attivo delle proprie operazioni nello stabilimento di Riva Presso Chieri fino alla fine del 2018, oltre ad un programma per gli esodi incentivati. È stato così definito un percorso in linea con la soluzione identificata insieme a tutte le parti coinvolte in sede di discussione presso il MiSE. Il mantenimento delle attività operative fino a dicembre 2018 consentirà ad Embraco, alla Regione Piemonte, al MiSE e a Invitalia di proseguire nella ricerca di uno o più partner per la reindustrializzazione del sito, percorso che vede il costante e profondo impegno dell’azienda. Embraco ha concordato di istituire una specifica commissione che provvederà ad aggiornare periodicamente i lavoratori e i loro rappresentanti sugli sviluppi del processo di reindustrializzazione.”