Marentino, convegno su “Domenico Savio: un fanciullo santo nella campagna piemontese dell’Ottocento”

Domenico Savio: un fanciullo santo nella campagna piemontese dell’Ottocento

7 aprile 2018 ore 15,30

Casa Zuccala – Marentino (TO)

relazione del dott. Francesco Gorgerino

già autore della Storia della Banda Musicale di Marentino

“Cercatore di traccia 2017” della Rete Italiana di Cultura Popolare

in collaborazione con l’Associazione “Biblioteca San Domenico Savio”

di Mondonio (fraz. di Castelnuovo don Bosco)

Il convegno, incentrato sulla figura di san Domenico Savio e della sua famiglia nel contesto rurale ottocentesco, sarà articolato in tre parti.

I Savio: la famiglia, i suoi luoghi, i suoi spostamenti. Verranno ripercorse le tappe fondamentali della vita di Domenico Savio con specifico riferimento alla sua vita familiare: le origini dei Savio da Ranello, lo spostamento a S. Giovanni di Riva, la nascita di Domenico, i dieci anni trascorsi a Morialdo, l’arrivo a Mondonio.

Ospiti dei Savio, a casa di Minòt. Per calarsi nel mondo rurale di Domenico Savio verrà proposta una immaginaria “visita guidata” delle cascine piemontesi. Saranno esaminate le differenze fra i cascinali di pianura e i “tetti” delle colline, corrispondenti ai vari tipi di gestione agricola e alle diverse classi sociali dei contadini piemontesi (cassiné, piccoli proprietari, mezzadri, affittavoli, vaché, contadini-artigiani…).

La religiosità popolare nel Piemonte rurale. L’ultima parte della conferenza verterà sugli elementi religiosi tipici della società contadina, che influenzarono profondamente, ancora nel suo periodo torinese, il fanciullo Domenico Savio: l’assiduità alla preghiera, le pratiche devozionali, la partecipazione continua alle celebrazioni e ai riti della comunità.

Alcuni membri dell’Associazione “Biblioteca San Domenico Savio” porteranno una testimonianza sulle attività di valorizzazione della memoria di Domenico Savio e della cultura piemontese in cui viveva.

Ingresso libero. Seguirà un rifresco offerto dalla panetteria “Il forno di Mondonio”.