PIEMONTE ARTE: FIBER ART, BURATTI, NAVARETTI, MORBELLI, PESCIO

CHIERI, FIBER ART: MOSTRA “L’ANIMA SOGNANTE” DI MARTHA NIEUWENHUIJS

Sabato 14 aprile, alle ore 18, presso la sede di Palazzo Opesso, di via San Giorgio 3, a Chieri, verrà inaugurata la Mostra “L’anima sognante” di Martha Nieuwenhuijs e l’incontro con i versi di Franco Canavesio”. L’esposizione rende omaggio all’artista cosmopolita Martha Nieuwenhuijs (Amsterdam  1946 – Torino 2017), a un anno dalla sua scomparsa e in occasione dei vent’anni della Collezione civica della Città di Chieri “Trame d’Autore”, di cui è stata ideatrice nel 1998, in parallelo all’omonima Biennale, svoltasi successivamente per 4 edizioni. Esperienza che nel suo sviluppo progettuale successivo ha portato la Città di Chieri al centro dell’attenzione internazionale. Il percorso espositivo, pur documentando la sua prima attività di artista che aveva abbracciato la Fiber Art come gesto etico di sostegno nei confronti di un percorso dell’arte contemporanea poco riconosciuto e studiato in Italia, ne rivela un aspetto inedito: quello dell’amore per la pittura, praticata di pari passo con la letteratura e la poesia. Le opere sono infatti accompagnate dai versi del poeta Franco Canavesio, con cui Martha ha condiviso l’ultima parte del suo cammino artistico. Significativo il tipo di ricerca condotto in condivisione, ma in totale libertà espressiva: infatti non è la pittura che illustra la poesia, o la poesia che illustra la pittura, ma i due linguaggi coesistono dialogando ciascuno con il proprio libero e indipendente sentire. “Non ho avuto il piacere di conoscere personalmente Martha – dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Chieri Giulia Anfossi – ma la scorgo ogni giorno nelle sue opere, negli occhi e nei racconti di chi la ricorda con grande affetto. Ideatrice delle Biennali chieresi e della Collezione Civica Trame d’Autore, Martha ha saputo cogliere, e proporre, l’opportunità per la città di Chieri di poter reinventare la propria tradizione tessile con una nuova vivacità, accogliendo la Fiber Art.Oggi, a distanza di 20 anni da quella sua idea, in cui l’Amministrazione Comunale dell’epoca ha fortemente creduto e su cui ha scommesso con piacere, sono fiera di portare ancora avanti con passione e successo ciò che allora ebbe inizio.”

A partire dalle ore 18 le poesie di Franco Canavesio e l’arpa di Sara Terzano si accompagneranno all’arte di Martha Nieuwenhuis nelle suggestive sale di Palazzo Opesso di Chieri. La Mostra resterà aperta al pubblico fino al 6 maggio.

 

PINACOTECA ALBERTINA: DOMENICO BURATTI

a cura di Pino Mantovani

Pinacoteca dell’Accademia Albertina, dal 7 aprile al 1 maggio 2018

Il ciclo Dalla scuola di Grosso prosegue con la retrospettiva di Domenico Buratti (Nole Canavese 1881 – Torino 1960), che fu pittore di originale talento, ma anche poeta intenso e sperimentale, e intorno al ‘30 editore con il fratello Tino. La sua vicenda di artista, dopo la precoce frequenza dell’Accademia, inizia nei primissimi anni del ‘900 con apprezzabili riconoscimenti anche fuori dall’ambito locale: a Milano con l’acquisto da parte del maestro Toscanini de Il gregge, opera che si colloca sul filo dell’arte d’impegno sociale, in Liguria dove i Novaro di Imperia lo coinvolgono in imprese decorative e di illustrazione, a Venezia dove espone alla Biennale, e a Parigi al Salon d’Automne del 1909 dove è presente con tre opere. All’inizio del secondo decennio, una lunga crisi ostacola la sua attività, ma favorisce il rapporto con Vittoria Cocito, pittrice allieva dell’amico Cesare Ferro e promotrice di un cenacolo artistico/letterario. La guerra, vissuta come tragica esperienza formativa, lo tiene lontano dalla famiglia ma non dalla pittura e dalla scrittura. Ritornato dalla prigionia, riprende il suo percorso operativo e culturale, sostenuto da Vittoria Cocito divenuta sua moglie. Nel secondo dopoguerra è tra i fondatori e docenti della Libera Accademia di Belle Arti.

Pinacoteca Albertina – Via Accademia Albertina 8, Torino. 011 0897370

www.pinacotecalbertina.it – pinacoteca.albertina@coopculture.it

 

TORINO: IL SEGNO DELLA MEMORIA DI GRAZIELLA NAVARETTI BARTOLINI

Intitolata «Il pesce nella boccia», la mostra personale di Graziella Navaretti Bartolini è allestita negli spazi della Mutabilis Arte, di via dei Mille 25/c, secondo una ben precisa sequenza di incisioni calcografiche accompagnate dai versi del poeta giapponese Masaoka Shiki:«Da lontananze/ di freschezza – sul mare/s’alza la luna».

Il racconto di Graziella Navaretti Bartolini si è sviluppato durante un lungo e forzato riposo, attraverso le cadenze di una scrittura che fissa nello spazio del foglio di carta la suggestiva profondità di un notturno appena rischiarato dalla luna.

E lo sguardo dalla finestra verso incommensurabili orizzonti, gli oggetti quotidiani, l’attesa di un nuovo giorno, diventano soggetti, riferimenti, documenti dell’interiore volontà di riscattare e riscattarci dalle sofferenze, per entrare in un luogo altro, per «scoprire» luci e suoni, ambienti e voci che si stemperano in atmosfere rarefatte.

Il silenzio appare assordante, inquietantante, insinuante, ma, contemporaneamente, nel silenzio prendono forma e consistenza e magia le incisioni che compongono il libro d’artista «Il pesce nella boccia», realizzato da Isabella Micheli secondo una preziosa e particolare resa d’insieme.

Formatasi alla scuola di Franco Fanelli e Ermanno Barovero, Graziella Navarelli Bartolini delinea, pagina dopo pagina, un universo di impressioni, di sensazioni, di brani e tecniche sperimentali, che mettono in evidenza i capitoli di un viaggio negli spazi della memoria e, in concomitanza, del sogno e dell’esistenza: «In solitudine – afferma l’artista – discretamente concentrata, ho fissato prima sulla carta e poi sulla lastra, le atmosfere, le luci, i profumi dei quali ero al contempo spettatrice e interprete».

E, così, s’incontrano le «tavole» pensate, definite e risolte nelle sezioni intitolate «dal soggiorno», «dal terrazzo», «dalla spiaggia» e «dallo sdraio», che esprimono, in estrema sintesi, il periodo della sua semi-immobilità, il fluire della linea che «dalla finestra» al «molo» concorre a fissare il momento di una «lettura» e interpretazione delle vele, di rigorose composizioni e della raffinata tessitura dei grigi, sino alla barca imprigionata tra i pali, alle impronte dei gabbiani sulla sabbia e alla Baia dei Pescecani.

E con la lineolografia a secco, le acquaforti e acquatinte, gli interventi a bulino e puntasecca, si entra in diretto contatto con un singolare libro d’artista, che appartiene alla ricerca e alla narrazione di Graziella Navaretti Bartolini.

 

                                             Angelo Mistrangelo  

 

Mutabilis Arte, in via dei Mille 25/c, orario:martedì-venerdì 15-19, sabato 10,30-13/15-19, info@mutabilisarte.com, sino al 28 aprile.

 

A TORINO L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI REGGIO CALABRIA

Nelle sale della Fondazione Giorgio Amendola e Associazione Lucana Carlo Levi, in via Tollegno 52, è aperta la mostra «Sotto quel cielo: Il corpo e l’idea parlante» che racchiude le opere degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, a cura della docente e artista Lucia Nazzaro.

Corredata dal catalogo della Editrice Il Rinnovamento, con testi di Maria Daniela Maisano, Domenico Cerabona, Pino Mantovani, Ghislain Mayaud e Lucia Nazzaro, l’esposizione offre un ampio panorama di esperienze che, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alle composizioni e stampe , esprimono un percorso espressivo legato alle attuali ricerche e sperimentazioni.

E l’itinerario si snoda dalla tecnica mista «Approdi» di Miriam Arconte alla geometrica ed essenziale «Annunciazione» di Jessica Costantino, dalla tela «La dimensione del Non» di Marilena Sterrantino, sino al «Preludio, Var. VI» di Nadia Riotto, al materico «Contrasti mentali» di Giulio Manglaviti e alla tecnica mista «Allusioni» di Erika Godino.

E dall’acrilico «Ritorno al paese» di Cettina Biondo e dall’intensa raffigurazione «XVIII-Scena III» di Adelaide D’Agostino, il discorso si sviluppa attraverso la «Casa n.5» di Nausica Barletta, in cartone, specchi e terra, il vibrante cromatismo di «Sportif» di Davide Scialò e «Interiore», in filo di cotone su carta, di Valentina Megali.

Insieme alla stampa applicata su cartopane «Nothing to say» di Victoria Cojocaru, s’incontrano le sculture «Materia 5» di Diego D’Agostino, in ferro e legno, il ritratto «The Union», in argilla e fibra, di Vincenzo Femia, le raffinate stampe su acetato di Maria Grazia Piperno, la fotografia digitale «Composizione II» di Roberta Saullo e le stampe ai sali d’argento «La forma della bellezza» di Roberta Lo Schiavo.

Una rassegna che mette in evidenza il lavoro delle «giovani menti dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria – scrive in catalogo Lucia Nazzaro, autrice del poetico e suggestivo «Del Resto» – che hanno saputo condurmi verso paesaggi mentali da me mai praticati»…e la «bellezza di un pensiero in evoluzione…».

 

                                       Angelo Mistrangelo

 

Fondazione Giorgio Amendola, in via Tollegno 52, orario:lunedì-venerdì 10-12,30/15,30-19, sabato 10-12,30, tel.011/2482970, sino al 29 aprile.  

 

NOVARA, MUSEO BORGOGNA: “VITA IN RISAIA”, OPERE DI ANGELO MORBELLI

Inaugurazione della mostra “Vita in risaia. Lavoro e socialità nella pittura di Angelo Morbelli”,

organizzata da METS Percorsi d’Arte in collaborazione con il Comune di Novara e il Museo Borgogna. L’inaugurazione si terrà a Novara, nella Sala Convegni del Consorzio di Irrigazione Est Sesia, giovedì 12 aprile alle 17.30. La mostra, dopo una prima esposizione Novarese (presso la Galleria Paolo e Adele Giannoni dal 13 al 25 aprile), proseguirà al Museo Borgogna (dal 29 aprile al 1 luglio). Al Borgogna saranno previsti tanti interessanti appuntamenti, anche serali, tra maggio e giugno, con approfondimenti e visite speciali alla lettura delle opere.

 

GALLERIA D’ARTE PIRRA: ANDREA PESCIO

Inaugurazione sabato 14 aprile 2018 – ore 18

Dopo la personale The Imagined Line, ospitata nel febbraio-marzo 2017, e dopo la partecipazione alla Biennale di Venezia dello stesso anno con la mostra Andrea Pescio. Artworkall’interno del Friendship Project, la Galleria Pirra è lieta di ospitare nuovamente, come evento speciale, le opere di un artista che ha saputo coniugare con naturalezza la padronanza tecnica, l’impulso creativo e l’intenzione intellettiva. Il percorso espositivo mostrerà il sapiente uso di più tecniche, dalla biro all’acquerello, rivelando un eclettismo manuale in armonia con quello onirico.

Galleria d’arte Pirra

C.so Vittorio Emanuele II, 82 – 10121 Torino – tel. 011.543393 – www.galleriapirra.it – email:info@galleriapirra.it

Orari della Galleria: da lunedì a sabato 9,30 – 12,30; 15,30 – 19,30. Domenica mattina aperti.

 

 

ACCADEMIA ALBERTINA: INCONTRO CON IL REGISTA LUCA GUADAGNINO

Incontro con il regista Luca Guadagnino, venerdì 13 aprile alle ore 19 nel Museo del Cinema, Aula del Tempio. L’Accademia gli conferirà il Diploma Honoris Causa in “Progettazione artistica per l’impresa”. Come sapete il suo film “Chiamami con il tuo nome” ha avuto quattro nominations all’ultimo Premio Oscar e una di queste, per la migliore sceneggiatura non originale, è risultata vincente. Guadagnino è il regista italiano che più di ogni altro, in questo momento, sa creare prodotti cinematografici che parlano al mondo con una qualità che si colloca nella gloriosa tradizione del nostro migliore cinema. Il suo ultimo film, in particolare, ha saputo dire ai giovani che vale la pena cogliere le occasioni che la vita offre loro di essere autentici, sinceri, coraggiosi. Il riconoscimento che l’Accademia Albertina conferirà a Luca Guadagnino è innanzitutto un messaggio indirizzato ai suoi studenti nella speranza che sappiano profittare dei talenti con i quali hanno avuto la fortuna di venire al mondo per metterli generosamente a disposizione di tutti, come fanno i buoni artisti.

 

TORINO, “PARLIAMO DI UFO”

Sabato 14 Aprile 2018, ore 21.00

Nel Piccolo Sal-8 di Via Luserna, 8 | Torino

Foresteria delle Officine Folk (2° Piano)

“PARLIAMO DI UFO”

In Sal-8 con Danilo Tacchino. Presentazione del libro UFO TRA NOI | L’Universo è in Piemonte –

di Danilo Tacchino. Editrice Il Punto | Piemonte in bancarella.

Un pomeriggio nel Piccolo Sal-8 di Monginevro Cultura fortemente intrigante e irrinunciabil per esplorare il mondo affascinante e misterioso degli UFO in Piemonte.

Al termine, l’Autore brinderà con gli Ospiti intervenuti.

Il saggista Danilo Tacchino (già Coordinatore Regionale per il Piemonte del Centro Ufologico Regionale) affronta con compiutezza e autorevole competenza la questione ufologica in Piemonte, regione che per tradizione rappresenta la culla storica dell’Ufologia italiana.

E lo fa a tutto tondo, sviscerando la storia, la cronaca, le leggende, le tradizioni e il costume, non trascurando praticamente nulla di quanto in Piemonte sia in qualche modo legato ai fenomeni ufologici, o a fenomeni a questi connessi, compresi i misteri dello spazio e della tradizione esoterica. Un libro piacevole, esauriente ed intrigante, realizzato da un Autore tanto appassionato quanto competente.

 

CASTELLO DI RIVOLI: METAMORFOSI: TUTTO MUTA, CICLO DI INCONTRI

In collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino e Il Circolo dei lettori il Museo propone un programma di incontri con personalità significative nell’ambito della ricerca artistica e letteraria, invitate a raccontare la loro idea di metamorfosi.

Tutti gli eventi si terranno all’interno dello spazio espositivo, al terzo piano della Manica Lunga, preceduti alle ore 15.30 da una visita guidata a cura del Dipartimento Educazione del Museo.

 

CHATILLON: LARRY RIVERS DALLA PINACOTECA AGNELLI. I TRE VOLTI DI PRIMO LEVI

Una mostra della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, a cura di Marcella Pralormo

12 maggio – 23 settembre 2018

11 maggio 2018– ore 18.00

Il Castello Gamba di Châtillon presenta la mostra LARRY RIVERS DALLA PINACOTECA AGNELLI. I TRE VOLTI DI PRIMO LEVI, un progetto della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, curato dalla sua direttrice Marcella Pralormo. Un’occasione unica per ammirare tre ritratti di Primo Levi non visibili al pubblico, eseguiti dall’artista americano Larry Rivers e oggi custoditi negli uffici della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli a Torino. Un percorso espositivo che permette di ricostruire la passione per l’arte che ha sempre accompagnato la vita di Giovanni e Marella Agnelli: una passione che li ha portati a collezionare opere importanti, scelte sempre per il piacere estetico che suscitavano, indipendentemente dall’epoca o dalla corrente artistica a cui appartenevano. Nel 1987, in occasione di un viaggio a New York subito dopo la tragica scomparsa di Primo Levi, Giovanni Agnelli – che aveva studiato nello stesso liceo torinese dello scrittore e del quale era di due anni più giovane – acquistò dalle Marlborough Galleries di New York tre ritratti di Primo Levi dipinti da Larry Rivers. Larry Rivers, il cui vero nome è Yitzhok Loiza Grossberg (1923-2002), nacque in America da genitori russi ebrei. Nel 1945, poco dopo aver cambiato nome, Rivers iniziò a dipingere, diventando un protagonista della pop art americana.

A metà degli anni Ottanta, Rivers aveva da poco iniziato a fare i conti con le sue origini ebraiche, fino ad allora trascurate. Non aveva esperienze dirette della guerra e dello sterminio e fu profondamente turbato dalla lettura di Se questo è un uomo, suggeritagli dall’amico Furio Colombo, in quegli anni presidente di Fiat USA, che gli regalò una copia del libro. Larry Rivers lesse tutte le opere di Primo Levi, si appassionò alla sua storia e scelse di animare e teatralizzare i romanzi più celebri in tre opere ancora oggi proprietà della famiglia Agnelli: Witness, Survivor e Periodic Table.

A colpire l’artista erano state le diverse identità di Primo Levi: chimico torinese, deportato come partigiano e identificato come ebreo, sopravvissuto allo sterminio e diventato poi famoso come scrittore. Per esprimere al meglio la sua visione della Memoria e della Morte l’artista utilizza la tecnica della cancellazione con figure non pienamente presenti sulla scena. Una perfetta metafora per la difficoltà di trasmettere la memoria dello sterminio da parte dei sopravvissuti: le immagini del passato non si possono dimenticare, eppure, allo stesso tempo, è impossibile riuscire a comunicare fino in fondo la tragedia a chi non l’ha vissuta. I tre dipinti vennero portati in Italia ed esposti, per decisione dell’Avvocato, nella sede de La Stampa, giornale per il quale Primo Levi aveva scritto a partire dal 1959, e in forma più continua dal 1968, saggi racconti ed elzeviri della Terza Pagina. “Mio nonno – racconta Ginevra Elkann, presidente della Pinacoteca Agnelli – decise di collocare i quadri di Rivers in una grande sala che si trovava al piano terreno della sede de La Stampa in Via Marenco 32. Dopo la collocazione dei quadri, la sala venne comunemente chiamata ‘Sala Primo Levi’. Non era aperta al pubblico, ma era usata per le riunioni più importanti e per accogliere i visitatori illustri per un primo saluto o un brindisi di benvenuto”. Dal 2002 le tele si trovano negli uffici della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli di Torino. L’allestimento della mostra è progettato da Marco Palmieri.

Castello Gamba

Località Crêt-de-Breil | 11024 Châtillon | Valle d’Aosta

Tel. +39 0166 563252 | info.castellogamba@regione.vda.it

Coordinate GPS 45.747492,7.603397

Orario di apertura: dal 1 aprile il Castello Gamba è aperto tutti i giorni dalle 13,00 alle 19,00

Biglietti ingresso: intero € 5,00; ridotto € 3,00; ridotto 6-18 anni € 2,00.

 

CONDOVE, MOSTRA RETROSPETTIVA DI PAOLO GENOVESE

Sabato 7 Aprile alle ore 16, gli Amici Chiesa di san Rocco hanno inaugurato la mostra “PAOLO GENOVESE – La primavera grande retrospettiva d’artista”

La Mostra è un omaggio all’artista Paolo Genovese (Condove 1952 – Avigliana 2016).

Date di svolgimento: fino al 22 Aprile.

Chiesa romanica di San Rocco Via Cesare Battisti – Condove

Orari: Mercoledì 10/12; Venerdì ore 16/19; Sabato e domenica ore 10/12 -16/19.

Ingresso libero

Info: amicisanroccocondove@gmail.com

 

ASTI, L’ACQUA BENE COMUNE IN IMMAGINI

I circoli di Legambiente Gaia di Asti e Valtriversa, con il patrocinio del Comune di Asti, organizzano, presso il gli spazi espositivi di Palazzo Ottolenghi, una mostra–concorso di fotografia aperto a tutti gli appassionati di fotografia, amatori e professionisti a tema “Acqua bene comune”.

La mostra sarà inaugurata sabato 28 aprile alle ore 18 e resterà aperta sino a sabato 12 maggio con il seguente orario: dalle ore 15 alle ore 18 e 30

Bando sulle pagine Facebook di Legambiente Asti e Circolo Legambiente Valtriversa

Per informazioni:

  1. Dapavo – 338/6933287 – giancarlo@dapavo.it

A.Porta – 335/7506324 – porta_@libero.it

E.Berta – 389/4828266 – elevi81@alice.it

 

ASTI, BIBLIOTECA: IN MOSTRA OPERE DI VALERIO MIROGLIO

Negli ultimi giorni nella sala d’accesso della Biblioteca Astense Giorgio Faletti, là dove fa bella mostra di sé il pianoforte liberty, sono comparsi alcuni quadri che arricchiscono con una nota di colore le pareti della zona reception: sono opere di Valerio Miroglio, personaggio di rilievo nella scena politica astigiana del secondo dopoguerra, artista poliedrico e giornalista.

Due dei quadri, donati a suo tempo dall’Autore al Partito Comunista Italiano e ora proprietà della Fondazione Bruno Ferraris, amministratrice del patrimonio   del PCI poi Partito Democratici di Sinistra, sono stati concessi in comodato dalla Fondazione Ferraris alla Biblioteca Astense: si tratta di Linea di montaggio e uomini di governo del 1967 e di Escalation del 1968.

Le due tele erano esposte in Piazza Statuto nella sede che il Partito Democratico ha recentemente lasciato per spostarsi in spazi più contenuti, nei quali le opere non avrebbero potuto essere esposte. La Fondazione Bruno Ferraris ha pertanto deliberato di affidarle in comodato alla Biblioteca per garantire la più ampia fruizione da parte del pubblico, scopo per il quale l’Autore le aveva a suo tempo donate.

Alle due opere di proprietà della Fondazione Ferraris ne è stata affiancata una terza, sempre di Valerio Miroglio, che la famiglia aveva donato alla Biblioteca alla morte del pittore: si è creata così una piccola zona espositiva che ricorda la figura di un artista molto legato alla Biblioteca, di cui fu anche amministratore negli anni ’80.

 

CHIERI, LIBRO SULLA RESISTENZA CURDA

Un 25 Aprile con la Resistenza Curda

SABATO 21 Aprile alle ore 20.00 alla Casa del Popolo di Chieri in Via Avezzana, 24, presentazione del libro di DAVIDE GRASSO “HEVALEN, perchè sono andato a combattere l’Isis in Siria” . ore 20.00 Apericena al costo di 6 euro, a seguire incontro con l’autore e dibattito.

 

 

 

 

 

TORINO, BIBLIOTECA PAVESE: MOSTRA “I PIONIERI GRANATA”

Martedì 10 Aprile,con la collaborazione delle Biblioteche Torinesi, alle ore 17.30 presso la Biblioteca Pavese di Via Candiolo 79 è stata inaugurata la mostra “I pionieri granata”.Immagini, documenti, cimeli e curiosità dall’archivio di Vittorio Morelli di Popolo, calciatore, allenatore e tra i fondatori del Football Club Torino nel 1906.Sono intervenuti i curatori della mostra Daniele COSTELLI e Marco MORELLI di POPOLO nipote di Vittorio Morelli di Popolo che hanno raccontato i primissimi anni del Foot-Ball Club TORINO.