Asti- La Stima del Palio e l’omaggio a Pierluigi Berta (photogallery)
“Le donne, i cavalier, l’arme”… e chissà se anche “gli amori, le cortesie e l’audaci imprese” di ariostana memoria fanno parte di quel tuffo nel passato che rappresenta l’immersione nella cerimonia della Stima del Palio che ieri sera, sabato 28 aprile, ha invaso il centro storico di Asti. Di sicuro dame, cavalieri e armigeri c’erano tutti nei loro costumi fedeli al tempo del medioevo. E poi sbandieratori e musici, rettori e popolani, capitani e magistrati: insomma, tutti i personaggi chiave del Palio di Asti, il più antico d’Italia.
La sfilata in costume è partita puntualmente alle 9,30 da Piazza Cattedrale con in testa i maestosi Capitano del Palio, Michele Gandolfo, e i suoi magistrati a cavallo. Di seguito le dame dei ventuno Rioni, Borghi e Comuni con esposto il drappo dei loro colori. E ancora i rettori, i soldati, tamburini e clarine, sbandieratori, popolani. I circa mille figuranti hanno raggiunto con passo cadenzato piazza San Secondo, attraversando piazza del Cavallo e corso Alfieri.
Ad attenderli il sindaco Maurizio Rasero, accompagnato dai componenti della giunta comunale, gli estimatori e l’attore Aldo De Laude, speaker che ha sostituito Pierluigi Berta, sindaco di Rocca D’Arazzo, scomparso nei giorni scorsi, veterano delle cerimonie del Palio. Per Pierluigi Berta il Palio si è fermato omaggiandolo con un minuto di silenzio.
Il giuramento di “lealtà e onore, secondo il Codice Catenato degli Statuti Astesi” del Capitano, dei Magistrati, dei Cavalieri e dei Rettori è stato raccolto da Michele Gandolfo. In seguito gli “estimatori” hanno eseguito la “Stima” dei due Palii, quello offerto alla Collegiata di San Secondo e quello destinato al vincitore della Corsa. I due drappi sono stati disegnati quest’anno dal Maestro Antonio Guarene secondo un’impostazione grafica vagamente ispirata all’opera di Mondrian.
Al sindaco il compito di annunciare la nuova data del Palio, che quest’anno è stata anticipata di due settimane, alla prima domenica di settembre.
Alla fine della cerimonia i drappi sono portati in corteo d’onore fino al balcone di Palazzo Civico, dove sono stati “presentati” ufficialmente agli astanti.
Carmela Pagnotta