AstiTeatro40: un successo di pubblico con oltre 10.000 spettatori

È fermento la parola che meglio descrive l’edizione 2018 di AstiTeatro, il prestigioso festival di teatro nazionale giunto alla quarantesima edizione, con la direzione artistica di Emiliano Bronzino, tenutosi ad Asti dal 21 giugno al 1 luglio.

Così come i compleanni importanti sono l’occasione per fare un bilancio della propria vita, anche il Festival ha sfruttato questa occasione per fare un bilancio del suo passato, riproponendo alcuni degli spettacoli che hanno fatto la storia recente del teatro italiano e che hanno debuttato proprio ad Asti e puntare lo sguardo verso il futuro, ospitando diverse prime nazionali e alcuni dei più interessanti talenti contemporanei.

Oggi, al termine dell’edizione numero quaranta, AstiTeatro è più che mai un festival vitale, capace di coinvolgere, interessare e trasformare il teatro in un luogo di scambio e di ritrovo per il pubblico che ha affollato numeroso gli spazi della città, con 10.000 spettatori in 11 giorni.

Filo conduttore di tutta la rassegna è stata la nuova drammaturgia, già missione storica di AstiTeatro e oggi riproposta con una particolare attenzione alla connessione profonda tra messa in scena e scrittura, riconoscendo proprio nella scrittura una delle caratteristiche più importanti di una nuova onda teatrale italiana.

Per 11 giorni Asti è stata capitale del buon teatro per offrire al pubblico una scelta del meglio del panorama artistico italiano.

Tanti i sold out e le standing ovation, da Eugenio Allegri a Danio Manfredini, passando per Emma Dante, Roberto Latini, Gianfranco Berardi, Paolo Rossi, Vetrano e Randisi, Umberto Orsini e l’Orchestra di Piazza Vittorio, solo per citarne alcuni.

Moby Dick

Molto apprezzati anche i debutti nazionali “Schiaparelli life” con Nunzia Antonino, “L’uomo sottile” con Massimo Reale, “Gli sposi” di Frosini/Timpano ed “Eracle odiatore” con Michele Maccagno.

Anche il concorso Scintille si riconferma come uno degli appuntamenti più amati, un’occasione sia per scoprire nuovi talenti che per riscoprire la bellezza dei cortili storici di Asti.

Lo sguardo di AstiTeatro è rivolto al futuro. Con queste parole il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore Gianfranco Imerito lanciavano AstiTeatro40 lo scorso aprile:

Il festival spegne 40 candeline ma la sua luce brilla più che mai, illuminando la scena del teatro italiano, essendo uno dei suoi protagonisti più longevi. Continuiamo a puntare sulla bellezza del nostro centro storico, sui giovani e sulle nuove drammaturgie, senza dimenticare gli spettacoli che hanno fatto la storia del teatro. Vogliamo guardare al futuro per aggiungere pagine sempre nuove al libro del nostro Festival, un libro dai mille colori, in continua evoluzione e ricco di sorprese. AstiTeatro40 è una festa, e siete tutti invitati!”.

Una promessa ampiamente mantenuta.

Le parole del direttore artistico Emiliano Bronzino inquadrano il lavoro di questo biennio:

Un festival concentra un anno di lavoro e progettazione in pochi giorni di restituzione al pubblico, ed è sempre con una certa tensione che affronto le giornate di spettacolo perché in pochi giorni si misura tutto il lavoro fatto nei mesi precedenti; ma mai come quest’anno ho avuto la netta sensazione che AstiTeatro sia capace di coinvolgere la Città, le Istituzioni e tutto il pubblico in uno sforzo comune di vedere, discutere e vivere il Teatro. Al di là dei numeri di presenze in forte crescita e delle molte serate tutte esaurite, ciò che mi rimarrà più impresso nella memoria di questa quarantesima edizione di AstiTeatro è la partecipazione del pubblico: il desiderio di vedere tutto anche se costretti a correre per la città da un appuntamento all’altro, la voglia di vivere le notti estive dei cortili e delle chiese del festival, la passione e la commozione nei moltissimi applausi, ma soprattutto le molte voci di spettatori che mi hanno fermato ogni sera semplicemente per ringraziarmi della programmazione, e per esprimere il loro amore per il teatro in generale e per AstiTeatro in particolare. Per il pubblico lavoriamo così intensamente, e in lui troviamo la voglia e la forza di continuare. Per questo oltre ai ringraziamenti dovuti al Comune, alla Regione, alle Fondazioni Bancarie e a tutte le Istituzioni che ci hanno appoggiato, ai tecnici e agli organizzatori che lavorano con dedizione e amore oltre la stanchezza che si accumula giorno dopo giorno, quest’anno voglio fare un ringraziamento speciale al pubblico meraviglioso di AstiTeatro, vero protagonista dei 40 anni del festival.”

Mai come in questa edizione il festival è stato reso possibile dalle tante professionalità Astigiane – aggiunge il direttore organizzativo Gianluigi Porro – che in questi anni sono cresciute e hanno fatto dell’amore per il teatro il proprio lavoro: dalla squadra tecnica coordinata da Dario Cirelli del Teatro degli Acerbi all’ufficio stampa, alle collaborazioni con Spazio Kor, Diavolo Rosso, Cascina del Racconto, Ente Parchi, Biblioteca Astense Giorgio Faletti, la Casa Circondariale di Quarto, Ottolenghi Summer, Circolo Vertigo per Sala Pastrone, Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro e Centro Studi Alfieriani, senza dimenticare i dipendenti del Teatro Alfieri che dimostrano che quando nel pubblico la passione per il lavoro è autentica l’effetto è decuplicato. E colgo l’occasione per ringraziare di cuore una storica collaboratrice del festival, Ermanna Bonello, per la quale è l’ultimo AstiTeatro prima della pensione”.

AstiTeatro rientra nel progetto PATRIC, con maggiore sostenitore la Compagnia di San Paolo nell’ambito dell’edizione 2018 del bando Performing Arts.

La scommessa che vogliamo vincere con PATRIC – conclude Bronzino – è quella di creare ad Asti un polo di teatro di innovazione che sia una eccellenza sul territorio piemontese. Asti deve essere la casa di una programmazione di altissimo valore artistico (garantita dai soggetti che la compongono: AstiTeatro, Parole d’Artista, Spazio Kor e @NET) e dove il pubblico di tutta la regione si possa ritrovare. AstiTeatro coi suoi 40 anni di storia e con la sua capacità di essere un centro di rilievo nazionale per la nuova drammaturgia italiana è parte fondamentale di questo progetto che si svilupperà su tutta la stagione. Le conferme di interesse che ci arrivano dalla Regione Piemonte, dal MiBACT, dalla Fondazione Piemonte dal Vivo e dalle Fondazioni Bancarie che ci sostengono, tra cui la Compagnia di San Paolo attraverso il bando Performing Arts, ci rassicura che siamo sulla buona strada”.

L’appuntamento con AstiTeatro41 è dal 20 al 30 giugno 2019.