Chieri, la scomparsa di Margherita Ronco
“Vivace e ricca di progetti, generosa e disponibile”. Così la ricorda un suo amico. Margherita Ronco è morta a 60 anni. Era malata, ma in pochi ne erano a conoscenza. Da sempre nel mondo della scuola, protagonista della vita sociale e culturale di Chieri da decenni, punto di riferimento per iniziative d’arte e di cultura, artista lei stessa, Margherita era una ‘colonna’ della Compagnia della Chiocciola e della Confraternita di San Guglielmo, ma soprattutto era innamorata di Chieri e della sua storia, che coltivava in ogni modo, andando alla ricerca di testimonianze del passato e scrivendo su tutto lo scibile in materia. Un esempio: l’anno scorso si era messa sulle tracce di opere grafiche di Alberto Maso Gilli, il grande artista chierese del secondo Ottocento, e ne aveva acquistato alcune in Francia, poi esposte nella mostra tenuta in San Filippo per celebrare il ‘ritorno a casa’ dei quattro scorci chieresi del Gilli acquistati da privati e poi donati al Comune. Ci ha lasciati, lei, figlia d’arte (suo padre, Carlo ‘Violìn’ Ronco, fu tra gli artefici della rinascita della Vijà) poco prima che uno dei suoi sogni, una pinacoteca civica, diventi realtà. Mancherà tanto, Margherita: a tantissimi che le hanno voluto bene.
Gianni Giacone