Moscato Canelli: tanti stranieri alla notte dolce
«Almeno un 10% di visitatori in più rispetto all’edizione 2017, un incremento della spesa media e oltre il 30% di stranieri provenienti soprattutto dal Nord Europa». Gianmario Cerutti, presidente dell’Associazione Produttori Moscato Canelli, fa un primo bilancio de Il Canelli e i colori del vino, la manifestazione ospitata sabato sera nella cittadina astigiana.
Una “notte dolce” che ogni anno viene ospitata nella Sternia, il cuore medievale della città: da cinque anni, un pubblico affezionato di winelover contribuisce al successo dell’evento ideato e organizzato dall’Associazione Produttori Moscato Canelli insieme a Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, Comune e Pro loco Antico Borgo Villanuova.
Numerosi i turisti stranieri provenienti da Norvegia, Danimarca, Olanda, Stati Uniti e Germania hanno raccolto quest’anno l’invito dei moscatisti canellesi e affollato vicoli, piazze, cortili suggestivi. Tutti curiosi di scoprire e conoscere la piccola docg di eccellenza che tocca le vigne più vocate di 23 comuni del Moscato d’Asti. Un’area di colline e vigne intorno a Canelli, zona ad alta vocazione per la coltivazione dell’uva moscato bianco e “core zone” Unesco tutelata come Patrimonio dell’Umanità.
La comunicazione in inglese ha funzionato – dice Cerutti – l’obiettivo è di crescere ancora e bene. I visitatori hanno capito che si può cenare in un contesto inusuale e ricco di fascino come quello della Sternia. È piaciuto molto il “salotto” creato nel cortile dell’Enoteca. Siamo contenti perché crescono gli ospiti che decidono di bere solo Moscato”.
Uno degli obiettivi dei moscatisti canellesi è di dimostrare che il Moscato è un grande vino che può dare risultati straordinari soprattutto quando si esce dai classici e assodati abbinamenti cibo con il dolce.
Per l’autunno stiamo pensando a una grande cena con il Moscato Canelli – annuncia il presidente dell’Associazione – Apriremo anche qualche bottiglia d’annata per dimostrare che il Moscato può invecchiare e anche bene. È un vino che può essere bevuto a tutto pasto, occorre solo abbinarlo bene e con consapevolezza”.
Al successo della festa Moscato Canelli, hanno contribuito in molti. Primi i vignaioli dell’Associazione: Flavio Scagliola, Roberta e Paolo Avezza, Franco Penna (Cascina Barisel), Giuseppe e Annalisa Bocchino, Silvio Ghione (Ca’ de Lion – Ghione dal 1871), Gianmario Cerruti (Cascina Cerutti), Luigi Coppo (Coppo), Anna Ghione, Giuliana e Ignazio Giovine (L’Armangia), Piercarlo Merlino, Andrea Faccio (Villa Giada), Giorgio Forno (Tenuta il Falchetto), Cristina e Giovanni Scaglione (Forteto della Luja).
Hanno contribuito: i ristoranti stellati I Caffi di Acqui Terme e San Marco di Canelli, l’Enoteca di Canelli Casa Crippa, Civico 15, Osteria della Sternia, l’associazione Borgo San Michele, la Pro loco Antico Borgo Villanuova, il Comune di Canelli e l’Enoteca Regionale di Canelli; i maestri pasticcieri L’Artigiana e Bosca.