Rock e Vibrazioni in piazza Cattedrale: è feeling con il pubblico di Astimusica
Ci sono concerti che si fanno ricordare. Succede in quelle serate dove tutto si incastra nel modo giusto e si raggiunge quasi la perfezione.
E’ andata così ieri sera, venerdì 13 luglio, in piazza Cattedrale, dove il pubblico di Astimusica ha incontrato Le Vibrazioni, il gruppo rock milanese, tornato in grande spolvero dopo la vetrina sanremese.
La musica di Stefano Verderi, Marco Castellani, Alessandro Deidda e la voce di Francesco Sarcina hanno rapito la piazza fin dalle prime note instaurando uno scambio di energia tra il palco e la platea. In questo gioco Sarcina si è dimostrato bravissimo chiamando e richiamando il pubblico ad interagire con lui. E il pubblico ha risposto, immerso completamente nella musica, ballando, cantando e urlando con tutta la forza scatenata dal rock “vibrante”.
Che il gruppo sia ben assortito lo si capisce da come i quattro suonano insieme e dalla forza della loro musica dal vivo. Sarcina ci mette in più la voce e completa la magia: riesce a salire e scendere da tutta una gamma di toni che strappano applausi e regalano emozioni.
Si canta con Le Vibrazioni sulle note dei classici: Dedicato a te, In una notte d’estate, Vieni da me, Portami via. E si balla con Le Vibrazioni sull’onda delle nuove hit: Amore Zen e Così sbagliato. I quattro sono in gran forma e l’atmosfera si scalda sempre di più ad ogni canzone.
Siete caldi? – chiede Sarcina – Ci siete? Asti, ci sei?”
E la risposta arriva ogni volta prontissima dal pubblico che partecipa con entusiasmo al rito rockettaro.
Il concerto finisce in brindisi con i musicisti che tornano sul palco per il bis – richiesto a gran voce dalla piazza e battendo i piedi sul parquet – con bicchieri e bottiglie di vino astigiano.
Ma la serata regala ancora qualche emozione ai cacciatori di selfie e di autografi, perché Sarcina e Deidda non si fanno negare: tornano tra i numerosi fans in attesa dietro le transenne, dopo aver asciugato il sudore e concesso interviste alla stampa, e si intrattengono per quasi un’ora, dedicando a tutti una foto, una risposta, un bacio, un autografo.
E’ così il concerto perfetto: quello dove lo spettacolo è sul palco, ma è anche sotto il palco. Ed è uno spettacolo che continua anche a luci spente, quando la musica è finita e gli amici restano a godersi gli ultimi sprazzi di adrenalina e a raccogliere i complimenti di chi si è goduto ogni attimo della serata.
Carmela Pagnotta