PIEMONTE ARTE: MACCHIAIOLI, SESTRIERE FILM FESTIVAL, MOVIE TELLERS, SAVIGLIANO
TORINO, A OTTOBRE LA GRANDE MOSTRA DEDICATA AI MACCHIAIOLI
I MACCHIAIOLI, Arte italiana verso la modernità
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
26 ottobre 2018 – 24 marzo 2019
Gli antefatti, la nascita e la stagione iniziale e più felice della pittura macchiaiola, ossia il periodo che va dalla sperimentazione degli anni Cinquanta dell’Ottocento ai capolavori degli anni Sessanta, saranno i protagonisti della mostra che per la prima volta alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino valorizzerà il dialogo artistico tra Toscana, Piemonte e Liguria nella ricerca sul vero. “I Macchiaioli. Arte italiana verso la modernità”, organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM Torino e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, a cura di Cristina Acidini e Virginia Bertone, con il coordinamento tecnico-scientifico di Silvestra Bietoletti e Francesca Petrucci, vede la collaborazione dell’Istituto Matteucci di Viareggio e presenta oltre 80 opere provenienti dai più importanti musei italiani, enti e collezioni private, in un ricco racconto artistico sulla storia del movimento, dalle origini al 1870, con affascinanti confronti con i loro contemporanei italiani. L’esperienza dei pittori macchiaioli ha costituito uno dei momenti più alti e significativi della volontà di rinnovamento dei linguaggi figurativi, divenuta prioritaria alla metà dell’Ottocento. Fu a Firenze che i giovani frequentatori del Caffè Michelangiolo misero a punto la ‘macchia’. Questa coraggiosa sperimentazione porterà a un’arte italiana “moderna”, che ebbe proprio a Torino, nel maggio del 1861, la sua prima affermazione alla Promotrice delle Belle Arti. Negli anni della sua proclamazione a capitale del Regno d’Italia, Torino visse una stagione di particolare fermento culturale. È proprio a questo periodo, e precisamente nel 1863, che risale la nascita della collezione civica d’arte moderna – l’attuale GAM – che aveva il compito di documentare l’arte allora contemporanea. A intessere un proficuo dialogo con la pittura macchiaiola è la prestigiosa collezione ottocentesca della GAM, che favorisce un’inedita occasione di studio. In questa prospettiva un’attenzione particolare viene restituita ad Antonio Fontanesi, nel bicentenario della nascita, agli artisti piemontesi della Scuola di Rivara (Carlo Pittara, Ernesto Bertea, Federico Pastoris e Alfredo D’Andrade) e ai liguri della Scuola dei Grigi (Serafino De Avendaño, Ernesto Rayper), individuando nuovi e originali elementi di confronto con la pittura di Cristiano Banti, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani, protagonisti di questa cruciale stagione artistica.
Il percorso prenderà il via con il racconto della formazione dei protagonisti, necessario per far apprezzare a pieno il contributo innovativo dei Macchiaioli all’interno della storia dell’arte. Dalle opere di pittori e maestri accademici di gusto romantico o purista, come Giuseppe Bezzuoli, Luigi Mussini, Enrico Pollastrini, Antonio Ciseri, Stefano Ussi, ai giovani futuri macchiaioli come Silvestro Lega, Giovanni Fattori, Cristiano Banti, Odoardo Borrani: attraverso il confronto delle opere sarà evidenziata la loro educazione tradizionale, rispettosa dei grandi esempi rinascimentali.
A punteggiare la mostra è la partecipazione delle opere scelte alle prime Promotrici di Belle Arti e alla prima Esposizione nazionale di Firenze del 1861; sullo sfondo è la visita all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1855, che fu un avvenimento decisivo per i giovani macchiaioli, suscitando grande curiosità ed emulazione nei confronti della nuova visione “oggettiva” e diretta. In questa cornice, sarà presentato al pubblico il dialogo che sospinse alcuni artisti tra Piemonte, Liguria e Toscana a condurre le ricerche “sul vero”. Furono anni di sperimentazione in cui le ricerche sul colore-luce, condotte en plein air, crearono un comune denominatore tra pittori legati in gruppi e cenacoli, di cui l’esempio più noto fu quello dei Macchiaioli toscani.
Si affronta quindi la sperimentazione della macchia applicata al rinnovamento dei soggetti storici e di paesaggio, con opere degli anni Cinquanta e dei primi Sessanta, durante i quali talvolta gli amici si trovavano vicini a dipingere lo stesso soggetto da angolature di poco variate, così da evidenziare il loro percorso comune e il proficuo dialogo intessuto in quegli anni di profondi mutamenti non solo artistici, ma politici e culturali in senso ampio.
A seguire si propongono le scelte figurative dei Macchiaioli dall’Unità d’Italia a Firenze capitale e gli ambienti in cui maturò il linguaggio macchiaiolo: dalle movimentate estati trascorse a Castiglioncello, nella tenuta di Martelli, ai più pacati pomeriggi autunnali e primaverili a Piagentina, nell’immediata periferia fiorentina, ove gli artisti si erano ritirati a lavorare al riparo dalle trasformazioni della Firenze moderna, accentuate dal 1865 dal suo ruolo di capitale dell’Italia unita.
L’ultimo capitolo del viaggio affianca alle opere l’esperienza cruciale di due riviste: il «Gazzettino delle Arti del Disegno», pubblicata a Firenze nel 1867, e l’«Arte in Italia», fondata due anni dopo a Torino e che accompagna le vicende artistiche italiane sino al 1873. Sulle colonne del «Gazzettino» Martelli, Signorini e altri critici presentano il loro sensibile e acuto spirito di lettura nei confronti delle espressioni contemporanee europee e la consapevolezza di una ulteriore svolta evolutiva della pittura, che si lascia alle spalle il pur glorioso linguaggio della macchia, che, a quel punto, mostrava di aver compiuto il suo ruolo innovatore. Un impegno sul fronte della critica destinato idealmente a proseguire sul mensile «L’arte in Italia», rivista che contribuì al rinnovamento dell’ambiente artistico piemontese con personalità come Giovanni Camerana, tra i più lucidi sostenitori delle ricerche sul vero condotte da Fontanesi e dalla Scuola di Rivara. Ciò che la mostra restituisce è quindi l’occasione non solo per ammirare capolavori assoluti della pittura macchiaiola, ma permetterne una migliore comprensione sottolineando il dialogo che ha unito gli artisti di varie parti d’Italia nella ricerca tesa alla modernità.
SESTRIERE FILM FESTIVAL 2018, 8^ EDIZIONE
L’ottava edizione del Sestriere Film Festival 2018, evento internazionale dedicato al cinema di montagna, si terrà a Sestriere presso il Cinema Fraiteve dal 28 luglio al 4 agosto.
È previsto inoltre un gran finale musicale domenica 5 agosto alle 11,30 presso il Rifugio Alpette. Il concerto, dal repertorio internazionale, vedrà la vocalist Gabriella Mazza accompagnata alla chitarra dal Maestro Paolo Manzolini.
Organizzato da Associazione Montagna Italia, in collaborazione con Comune di Sestriere, Consorzio Turistico Via Lattea, Cai Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e Regione Piemonte, il Festival del cinema di montagna più alto d’Europa a 2.035 metri ha sempre trovato un ottimo riscontro sia da parte dei media che del pubblico che seguono con interesse ed entusiasmo.
Chiuso al 31 maggio il bando internazionale per la ricezione di film legati al tema della montagna da parte di registi e case di produzione di tutto il mondo. Sono giunte oltre 150 opere tra le quali la Commissione di selezione ne ha scelte 22.
La Giuria che sceglierà i film vincitori è composta da Piero Carlesi in qualità di Presidente con Giovanni Verga e Nicola Bionda.
Oltre ai film selezionati, ogni serata si aprirà con la proiezione delle quindici fotografie aventi come tema l’ambiente montano, selezionate tra tutte quelle che si sono iscritte al concorso fotografico promosso dal Circuito “Spirit of the mountain”, Network di Festival creato da Associazione Montagna Italia di cui Sestriere Film Festival fa parte.
Saranno due i film fuori concorso che apriranno e chiuderanno il Festival e che vedranno il grande alpinista Reinhold Messner nel ruolo di regista: “Still alive”, grazie alla collaborazione con il Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai e “Holy mountain”.
Tra gli ospiti: lo scrittore Giancarlo Pavan che presenterà il libro “Aspettami sulla cima”, il Comando delle Truppe Alpine che mostrerà un filmato realizzato recentemente in 5 Torri, sulle Dolomiti, l’Ente di Gestione dei Sacri Monti che, attraverso due opere, illustrerà il contesto montano in cui si trovano i Sacri Monti e l’Archivio Nazionale Cinema Impresa – Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia grazie al quale potremo visionare dei filmati storici locali.
L’inizio delle serate è previsto per le ore 21.00 al Cinema Fraiteve, l’ingresso è gratuito.
Il Festival è inserito nella “Settimana della Montagna” del Comprensorio della Via Lattea che prevede diversi appuntamenti tra cui segnaliamo “Cammina con il Festival”, otto escursioni mattiniere in passeggiata con l’accompagnamento dell’istruttore di Nordic Walking Roberto Miletto, in collaborazione con le Guide Alpine del Piemonte. La partenza è prevista alle ore 9.30 presso la nuova sede dell’ATL.
“MOVIE TELLERS”, LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA ANCHE A CHIERI, CARMAGNOLA, PINEROLO E VILLASTELLONE
Associazione Piemonte Movie presenta
MOVIE TELLERS
NARRAZIONI CINEMATOGRAFICHE
2a edizione – ottobre 2018
12 film, 33 appuntamenti, 97 proiezioni in 25 città delle 8 province del Piemonte
Dopo la prima edizione che per 1 mese ha portato 12 film in 13 cinema del Piemonte, la rassegna Movie Tellers – Narrazioni cinematografiche, torna con una nuova selezione di titoli della recente stagione cinematografica locale.
Un grande evento regionale che promuove le opere realizzate in Piemonte e che in questa seconda edizione cresce arrivando a coinvolgere tutte le otto province della regione con ben 97 proiezioni che prenderanno il via da Torino.
33 tappe lungo tutto il mese di ottobre, che portano nelle sale cinematografiche di 25 località del Piemonte, 12 film ‘a km zero’ – un lungometraggio, un documentario, un cortometraggio, con gli autori e i protagonisti che li accompagnano e li presentano.
Un’offerta culturale ampia, diversificata e di qualità per dare più scelta al pubblico, avere più audience per i film e portare più spettatori nei cinema.
COMUNI COINVOLTI
Alessandria, Asti, Avigliana (TO), Barge (CN), Candelo (Bl), Carmagnola (TO),
Ceva (CN), Chieri (TO), Cherasco (CN), Chivasso (TO), Cuneo, Cuorgnè (TO),
Domodossola (VCO), Dronero (CN), Ivrea (TO), Mondovì (CN), Omegna (VCO),
Pinerolo (TO), Saluzzo (CN), Savigliano (CN), Torino (Serata di apertura),
Trecate (NO), Valenza Po (AL), Vercelli, Villastellone (TO)
Inoltre Movie Tellers si pone l’obiettivo di stimolare la nascita di una rete regionale cinematografica permanente, che si radichi in modo indipendente nei cinema e nelle sale, conquistando, anno dopo anno, giornate di proiezione per i film meno supportati sul fronte della distribuzione.
MOVIE TELLERS è ideato e organizzato da Associazione Piemonte Movie, con il sostegno di Regione Piemonte, Film Commission Torino Piemonte, Fip Film Investimenti Piemonte, Museo Nazionale del Cinema, Torino Film Festival, TorinoFilmLab, Agis-Anec Piemonte Valle d’Aosta; e in collaborazione con Slow Food, Associazione Stampa Subalpina.
SAVIGLIANO: MOSTRA “DOPPIO SENSO” CON APERTURA STRAORDINARIA
Prosegue al MÚSES di Savigliano la mostra esperienziale Doppio Senso, Visioni e inalazioni eno-culinarie. La mostra, che sarà visitabile fino al 30 settembre, osserverà un’apertura straordinaria venerdì 27 luglio dalle ore 17 alle ore 20.30 con DOPPIO SENSO SPECIAL: una visita esclusiva con giochi sensoriali abbinati alle essenze gourmand. Ideata in occasione del Bocuse d’or Europe, il concorso mondiale di alta cucina che quest’anno si è svolto a Torino, si tratta di una mostra eccentrica, dove il DOPPIO SENSO del titolo si riferisce ad artefatti, quadri, disegni, oggetti ma anche profumi, tutti ispirati al cibo e al vino, e creati per stimolare i sensi della vista e dell’olfatto dei visitatori. L’esposizione è divisa in due sezioni: la galleria del piano nobile di Palazzo Taffini ospita una serie di “visioni” di sei noti artieri subalpini – artisti, illustratori, designer – che si sono già segnalati per interessi ed elaborati, sovente spregiudicati, connessi all’enogastronomia e alla profumeria. I partecipanti rappresentano varie province del Piemonte: il Biellese con l’architetto Luisa Bocchietto, dall’anno scorso Presidente della WDO World Design Organisation; il Novarese con Corrado Bonomi; il Cuneese con Franco Giletta; e infine il Torinese con Titti Garelli, il defunto Plinio Martelli, e Roberto Necco di studio Elyron. La Sala degli Dei accoglie invece la seconda sezione, quella delle “inalazioni”, che consiste nell’installazione di una serie di “olfattori”, preziosi contenitori in vetro foggiati a Murano, contenenti bizzarri e spesso sorprendenti profumi gourmand: fragranze, maschili e femminili, create con essenze “appetitose” e selezionate a livello mondiale tra cui spiccano l’omaggio al DOPPIO SENSO reso da Luisa Bocchietto con il suo profumo B-SEX, gli effluvi di pancetta del Bacon Soap (esiste davvero, anche se par strano), l’odore da sexy dessert del Woman’s Best di Bruno Banani e l’Essenza dei confetti di Sulmona. Gli amanti dell’arte contemporanea potranno inoltre godere delle opere site-specific modellate sul tema della sensorialità e realizzate dagli artisti internazionali del progetto AMuSE. Giovani emergenti nel campo dell’arte contemporanea dall’Italia, Malta, Paesi Bassi e Lituania hanno infatti lavorato proprio a Palazzo Taffini nel mese di marzo, lasciando al MÚSES le loro installazioni. Il progetto Amuse – Artistic Multi Unique Sensorial Experience, è finanziato dal programma Europa Creativa (2014-2020).
DOPPIO SENSO. Visioni e inalazioni eno-culinarie
Curatela Sezione Visioni MIAAO; Sezione Inalazioni MÚSES
MÚSES via Sant’Andrea 53 12038 Savigliano (CN)
Dal 21 giugno al 30 settembre 2018
Orario dal martedì alla domenica ore 10-13 e 14-18. Il lunedì la sede è chiusa.
Ingresso compreso nel biglietto di ingresso (7 euro individuali, 5 euro per gruppi)
Info: info@musesaccademia.it; T 0172 375025