Torino, Lutto in casa FCA per la morte di Sergio Marchionne

La notizia ufficiale è arrivata oggi, mercoledì 25 luglio, in tarda mattinata: Sergio Marchionne è morto a Zurigo, all’età di 66 anni, nell’ospedale dove era ricoverato dal 27 giugno scorso. Tanti i messaggi di cordoglio e affetto, attestati di stima per un uomo che dal 2003 si era impegnato per la rinascita della storica casa automobilistica torinese. La restituzione dei debiti con le banche fu il primo dei suoi successi con Fiat. Nel 2009 cercò la salvezza del gruppo italiano attraverso la fusione con l’americana Chrysler, nacque così FCA, nuovo colosso dell’industria automobilistica, settimo costruttore mondiale. Gli ultimi obiettivi inseguiti da Marchionne erano l’azzeramento dei debiti e la fine della cassa integrazione per i dipendenti del gruppo. Il primo è stato raggiunto, il secondo non ancora, ma ridotto al 7%, rispetto al 27% del 2014. Marchionne è stato definito uomo illuminato e genio per i risultati raggiunti, le idee innovative e l’apertura mentale, ciò dimostra, oltre al valore dell’uomo, come i suoi studi in filosofia non siano stati tempo perso ma un valore aggiunto. L’AD della FCA fece la sua ultima apparizione pubblica due giorni prima di essere ricoverato, esattamente un mese fa, quando consegnò una Jeep ai Carabinieri di Bologna. La morte di Sergio Marchionne giunge inaspettata, dovuta a complicanze in seguito ad un intervento alla spalla. Lascia due figli e la compagna Manuela. FCA ha nominato Mike Manley come suo successore e nuovo amministratore delegato.

Elena Braghin