PIEMONTE ARTE: MERZ, PENSIERI DI PIETRA, ORSI, PELUZZI, PELLIZZA DA VOLPEDO
LA LUCE D’ARTISTA DI MARIO MERZ DIVENTA UN’INSTALLAZIONE LUMINOSA PERMANENTE SULLA CUPOLA DELLA MOLE
Il ‘volo dei numeri, opera dell’artista Mario Merz ispirata alla serie di Fibonacci, collocata sulla cupola della Mole Antonelliana nel 2000, resterà d’ora in poi costantemente accesa, dall’imbrunire di ogni giorno fino all’una d’estate e a mezzanotte d’inverno.
I numeri “in volo” nell’installazione di Merz sono quelli della serie di Leonardo Pisano, detto Fibonacci. Il matematico medievale toscano – che introdusse tra l’altro in Italia l’uso delle cifre arabe – così sintetizzava la progressione che, in natura, determina la crescita e la proliferazione delle forme: in questa successione, ogni numero è la somma dei due precedenti.
L’artista ha più volte utilizzato la serie di Fibonacci come elemento delle sue installazioni; allo stesso modo, è stato fra i primi ad assumere la luce fluorescente come metafora dell’energia. Qui, però, la successione numerica assume nuovi significati sia come forte segnale luminoso disposto sulla Mole, sia in rapporto alla curva (altro schema di frequente utilizzazione matematica) della cupola della costruzione di Antonelli.
L’opera, illuminandosi tutte le sere, diventerà un tutt’uno col monumento simbolo della città.
PENSIERI DI PIETRA NEL FESTIVAL OCCIT’AMO 2018: SAN DAMIANO MACRA 3-4-5 AGOSTO
Pensieri di pietra 2018, in programma a San Damiano Macra dal 3 al 5 agosto, nasce da un’idea di Gian Lerda e Enrico Perotto che a partire dal 2017 si sono resi promotori di un’iniziativa che ha coinvolto l’amministrazione comunale e la Pro Loco di San Damiano Macra trovando poi collaborazione e supporto dalle associazioni culturali Espaci Occitan e Escarton. Il progetto, finalizzato a valorizzare le figure e l’arte dei fratelli Stefano, Costanzo e Maurizio Zabreri, maestri scalpellini del XV secolo originari del vallone di Pagliero in Valle Maira, propone nelle giornate del 3, 4 e 5 agosto un evento ricco di iniziative ma principalmente dedicato alla Scultura e alle Arti Plastiche in forma di Simposio Artistico all’aperto a cui parteciperanno 13 artisti operativi e altri 6 artisti ospiti d’eccellenza. Le sculture, in parte elaborate anche con le pietre dell’antica cava di “Belgard-Monte Birrone” ed in parte scelte dal repertorio della recente attività artistica degli scultori partecipanti, saranno esposte lungo le vie del capoluogo. “Pensieri di Pietra” è
anche tappa importante del Festival Occit’Amo, rassegna multisensoriale delle valli occitane che proseguirà in Valle Maira domenica 5 agosto nel Comune di Marmora. “Pensieri di pietra” prende il via nella giornata di venerdì 3 agosto dalle ore 9.30 con il Simposio di scultura che vedrà al lavoro: Daniele Aletti, Matteo Bressan (scalpellino-lapicida comacino), Tegi Canfari, Carla Cremers, Frans Ferzini (scalpellino-lapicida comacino), Astrid Fremin, Emanuele Greco, Daniela Guggisberg
Aletti, Gianluca Lampione, Mario Mondino, Marco Odello, Sandro Picco (scalpellino-lapicida comacino), Andrea Rinaudo e alcuni studenti del Liceo Artistico di Cuneo. Saranno in esposizione le opere degli artisti prodotte lo scorso anno. Durante le giornate dell’evento Frans Ferzini, con la collaborazione di Matteo Bressan e Sandro Picco, realizzerà una lapide a ricordo dei tre fratelli Zabreri da collocarsi sulla facciata della chiesa di San Damiano Macra e un’altra lapide per onorare il millennio del nome Maira. Queste lapidi verranno scoperte durante la “Fiera del quatre”.
Alle ore 15, promosso dal Festival Occit’Amo, lo Stage di cornamusa, a cura della celebre musicista Sophie Jacques de Dixmude: 3 ore aperte a tutti. Per info Associazione Lou Dalfin – www.loudalfin.it. Alle ore 20.45 a conclusione della giornata un incontro pubblico dal titolo Epilogus e Praefatio, le opere pensate, che presenterà i filmati realizzati da Geko Video nell’edizione “Pensieri di pietra 2017” e inaugurerà la nuova edizione della manifestazione alla presenza dei suoi ideatori Gian Lerda ed Enrico Perotto, di Secondo Garnero, Frans Ferzini e degli artisti del Simposio. Sabato 4 agosto dalle ore 10 Simposio di scultura con i 13 artisti al lavoro e apertura del percorso mostra in cui esporranno anche gli artisti ospiti: Franco Ariaudo, Enzo Bersezio, Marienzo Ferrero, Enrico Partengo, Rudi Punzo, Cristina Saimandi, Nadir Valente.
Alle ore 16 La pietra dal pensiero all’atto. Un viaggio conoscitivo dei fratelli Zabreri e del loro tempo: l’antico impiego della pietra nell’arte del marchesato e nell’architettura di valle, simbologie e significati concludendo con uno sguardo sull’arte plastica contemporanea. Interverranno Dino Oggero con “Gli Zabreri di Pagliero tra storia e leggenda”; seguirà Marco Piccat con “La simbologia esemplare e i tempi lunghi della scultura tardo romanico e gotica in Val Maira”; Roberto Olivero tratterà di “Architettura e impiego della pietra in Val Maira” e Ivana Mulatero chiuderà il convegno esponendo il tema “Dai portali dipinti alle pietre evocate. Omaggio agli Zabreri dal Museo Luigi Mallé”. Alle ore 19 polenta in piazza a euro 12.
Nell’ambito del Festival Occit’Amo alle ore 21.30 BANDABRISCA + Bal Bodega in concerto. I Giovani musicisti di BandaBrisca con quindici anni di carriera e più di mille concerti in Italia e in Europa proporranno il loro lavoro che commistiona melodie ataviche, cantilene e filastrocche.
Domenica 5 agosto dalle 9.30 Alle cave degli Zabreri. Passeggiata con partenza da Pagliero, dislivello di circa 590 metri con un tempo di percorrenza a/r di circa 3 ore; il percorso è adatto a camminatori mediamente esperti. L’iniziativa rientra nelle proposte di “Anén anén”.
Dalle ore 10 Simposio di scultura con i 13 artisti al lavoro. Dalle ore 15 Froumage en Val Mairo, manifestazione enogastronomica alla quale partecipano tutte le aziende che producono formaggi in valle. La fiera mercato sarà accompagnata dalla musica occitana dei Lou Pitakass. Per i più piccoli, un laboratorio musicale legato ai mestieri itineranti delle valli occitane condotto
da Luca Pellegrino per incontrare e scoprire gli antichi mestieri dei pelassiers, anchoiers, ammaestratori di marmotte e il personaggio di Briga lo violaire, famoso ghirondista ambulante originario di Lottulo. Alle ore 17 conclusione dell’edizione 2018 di “Pensieri di pietra” con la presentazione delle opere artistiche che verranno esposte fino al 15 agosto nel salone parrocchiale.
L’edizione 2018 di Pensieri di Pietra vede promotori istituzionali il Comune di San Damiano Macra ed Espaci Occitan, organizzatori la Pro Loco di San Damiano Macra in collaborazione con l’Associazione culturale Escarton e l’Unione Montana Valle Maira grazie al sostegno della Fondazione CRC. L’iniziativa Pensieri di Pietra realizzata con il contributo della Fondazione CRT rientra nell’ambito del “programma di valorizzazione e studio dell’Opera dei Fratelli Zabreri, maestri scalpellini del XV secolo” www.zabreri.weebly.com che si svilupperà nell’arco di tre anni con numerose collaborazioni di enti e organizzazioni culturali presenti sul territorio cuneese. Tale programma costituisce una fase importante del percorso di avvicinamento al 28 maggio 2028, data in cui la Valle Maira celebrerà i suoi 1000 anni di storia.
BARDONECCHIA, MOSTRA DI EMMA ORSI
MURAZZANO, IL 4 AGOSTO APERTURA SERALE DELLA MOSTRA “ESO PELUZZI”
Sabato 4 agosto apertura serale straordinaria della mostra “Eso Peluzzi. Il pittore delle more di Cairo”
organizzata dalla Fondazione Bottari Lattes.
Mostra aperta fino a domenica 26 agosto 2018
Palazzo Tovegni, Via Adami 5 – Murazzano (Alta Langa, Cuneo)
Ingresso gratuito
www.fondazionebottarilattes.it
Mostra a cura di Ivana Mulatero
Organizzata da Fondazione Bottari Lattes
Orario mostra: venerdì e sabato 15 – 18; domenica 10-12 e 15-18
In occasione dell’iniziativa del Comune di Murazzano “Passeggiando di sera con il Murazzano”, sabato 4 agosto sarà aperta anche di sera la mostra “Eso Peluzzi. Il pittore delle more di Cairo”, organizzata dalla Fondazione Bottari Lattes (in collaborazione con il Comune di Murazzano) a Palazzo Tovegni di Murazzano (via Adami 5), e curata da Ivana Mulatero. Ingresso gratuito.
Ritrattista di stampo realista e venatura umanitaria, paesaggista lirico e sensibile, rarefatto e introspettivo nelle sue natura morte, Eso Peluzzi (1894 – 1985), si è mosso tra Liguria e Piemonte, dal secondo decennio del XX secolo fino agli anni Ottanta. La mostra propone una cinquantina di dipinti realizzati tra il 1912 e il 1983, in cui l’artista si è confrontato con un ampio ventaglio dei generi pittorici (la figura, il paesaggio, la natura morta, i noti violini).
Il titolo dell’esposizione fa riferimento al paese di nascita di Eso Peluzzi, Cairo Montenotte (Savona), e all’espressione usata dallo scrittore Giovanni Arpino per descriverlo. È allestita a Palazzo Tovegni di Murazzano in Alta Langa, a pochi chilometri da Monchiero d’Alba, paese in cui l’artista ha vissuto e lavorato dalla fine degli anni Quaranta, facendo dell’antico Oratorio dei Disciplinanti il suo studio, ora Casa-museo a lui dedicata.
Orario mostra: venerdì e sabato 15 – 18; domenica 10-12 e 15-18.
Info: 0173.789282 – 0173/791201
segreteria@fondazionebottarilattes.it; www.fondazionebottarilattes.it.
“Passeggiando di sera con il Murazzano” è una cena itinerante nel centro storico del paese, giunta alla ventiseiesima edizione, che prevede otto punti degustazione cibi, dall’aperitivo al dolce, e quattro punti degustazione vini (in collaborazione con la Bottega del Vino Dogliani Docg).
150° DELLA NASCITA DI GIUSEPPE PELLIZZA DA VOLPEDO: IL TERRITORIO RICORDA IL GRANDE PITTORE
Volpedo ricorda il pittore Giuseppe Pellizza: nell’anniversario dei 150° anni dalla sua nascita il paese natale ha deciso di rendergli omaggio con una serie di eventi ed iniziative culturali che da luglio a settembre vedranno protagonisti la sua vita e le sue opere.
Uno degli eventi significativi organizzato dall’Associazione Pellizza da Volpedo e dal Comune di Volpedo, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e con Alexala, e con il Patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria e del Comune di Milano, è la mostra “Capolavori che ritornano”, presso lo Studio del pittore in via Rosano a Volpedo. Il percorso espositivo riprende, attraverso la scelta di quadri emblematici, il percorso compiuto da Pellizza nell’arco della sua ricerca artistica, presentando alcune delle sue opere più significative scalate nell’arco temporale della vita del pittore, ponendole in dialogo critico con opere stabilmente presenti nello Studio di Volpedo che, dal 1994, costituisce integrante del complesso dei musei pellizziani riconosciuti dalla regione Piemonte: ne fanno parte, oltre all’atelier, il Museo didattico in piazza Quarto Stato e l’insieme degli Itinerari sui luoghi pellizziani en plein air. La mostra, oltre a rendere omaggio a Pellizza in occasione delle celebrazioni del 150° della nascita, vuole sottolineare la complessità e lo spessore delle ricerche compiute in questi anni attorno alla figura artistica del pittore del Quarto Stato. Un altro momento forte del programma è costituito dallo spettacolo teatrale “Car amis pitùr” in scena domenica 2 settembre, ma con anteprima il 28 luglio: si tratta di un omaggio che il paese ed i suoi abitanti, attraverso l’espressione del laboratorio teatrale “Cesare Bonadeo” in collaborazione con la casa degli Alfieri di Asti, vogliono rendere al celebre pittore. Al termine dello spettacolo si svolgerà la tradizionale festa delle pesche. Quest’anno il famoso risotto alla pesca di Volpedo, cucinato dalla confraternita del risotto di Sannazzaro de Burgondi, vedrà una variazione sulla ricetta tradizionale adattandola al 150° di Pellizza. Durante l’evento sarà possibile acquistare le pesche di Volpedo, vendute della cooperativa Volpedo frutta. A conclusione della giornata musica per tutti. Naturalmente l’ingresso è libero. Una novità anima la programmazione degli eventi. Il gruppo di volontari dell’Associazione Pellizza da Volpedo onlus ha scelto il crowdfunding presentato sulla piattaforma Eppela per finanziare la mostra presso lo Studio-Museo per il ripristino della porta di accesso originaria, che collegava direttamente l’abitazione del pittore all’atelier. L’accesso venne chiuso successivamente alla donazione da parte delle figlie Maria e Nerina, avvenuta nel 1966 a favore del Comune di Volpedo, ma la casa ha mantenuto negli anni l’affascinante aspetto ottocentesco. Così il visitatore potrà accedere al luogo in cui saranno esposti i capolavori entrando direttamente nella casa dell’artista e ripercorrendone i passi lungo la scala di accesso a attraverso la porta originaria. Saranno anche visibili, grazie alla disponibilità degli eredi, il salottino e la camera da letto del pittore. Accanto alla mostra e allo spettacolo teatrale, i visitatori troveranno musiche tradizionali, concerti di musica da camera all’interno della straordinaria pieve romanica di San Pietro, risalente al X secolo e con affreschi del XV, e poi convegni, rassegne, camminate, il mercato biologico del sabato mattina e tanto altro.
MURAZZANO, MOSTRA DI CARLA GHISOLFI
MARCO GUGLIELMINOTTI TRIVEL NUOVO DIRETTORE DEL MAO MUSEO D’ARTE ORIENTALE
Il Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei, in seguito alle dimissioni di Marco Biscione a far data dal 1 novembre 2018, nel corso della seduta di oggi, lunedì 30 luglio 2018, ha deciso di affidare la direzione del MAO Museo d’Arte Orientale a Marco Guglielminotti Trivel.
Marco Guglielminotti Trivel assumerà l’incarico a pieno titolo a partire dal 1 novembre 2018.
Marco Guglielminotti Trivel è il Conservatore per l’Asia Orientale del MAO Museo di Arte Orientale a Torino, dove lavora stabilmente dal 2006 occupandosi principalmente delle collezioni cinese e giapponese. Ha contribuito alla prima apertura al pubblico del MAO nel 2008 e al riallestimento della galleria dedicata alla Cina nel 2015. Nel corso degli anni ha progettato e curato mostre nazionali e internazionali, e i loro rispettivi cataloghi, tra le quali Cavalli Celesti. Raffigurazioni equestri nella Cina antica e Riflessi d’Oriente. 2500 anni di specchi in Cina e dintorni. Ha promosso e partecipato a progetti di studio e ricerca con partner italiani e stranieri. Torinese di nascita, si è laureato nel 1995 all’Università di Torino in Lingua e Letteratura Cinese, con curriculum e tesi a indirizzo storico-artistico. Nel 1996 ha vinto una borsa di studio biennale promossa dal Ministero degli Affari Esteri italiano e ha quindi seguito corsi di archeologia cinese all’Università del Jilin. Complessivamente ha vissuto in Cina per quasi sei anni, alternando lavori di mediazione linguistica in azienda a consulenze free-lance per progetti di cooperazione internazionale in campo archeologico: ha preso parte, ad esempio, alle attività di scavo dell’Università di Napoli “L’Orientale” nella provincia dello Henan dal 1997 al 2002, e ha coordinato per tre anni le ricognizioni dell’Università di Genova in Mongolia Interna e a Pechino. Borsista del dottorato in archeologia – “Rapporti tra Oriente e Occidente” – presso “L’Orientale” di Napoli nel triennio 2002-2004, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca con una tesi di archeologia cinese. È autore di svariate pubblicazioni su riviste universitarie e specialistiche, nonché di saggi e schede per cataloghi di mostre. Ha inoltre insegnato Arte dell’Asia Orientale all’Università di Genova prima e Arte Cinese all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia poi per due anni e mezzo complessivi. È membro dell’EACS (European Association of Chinese Studies) e socio dell’AISC (Associazione Italiana di Studi Cinesi).