Chieri, la vittima del pronto soccorso ha un trauma cranico: “Aggredito da un drogato. Serve più tutela”
E’ ricoverato in neurologia all’ospedale di Moncalieri G.P., il 73enne chierese che è stato aggredito e colpito da un 29enne di origine rumena venerdì scorso mentre al pronto soccorso dell’ospedale di Chieri accompagnava suo nipote vittima di un incidente sul lavoro. “Ho letto – racconta a 100torri.it – quel che i media hanno pubblicato sull’episodio, e mi sembra doveroso precisare. L’aggressore non era affatto ubriaco, semmai drogato, visto che aveva gli occhi rossi e ad un certo momento, pur non avendo un gran fisico, si è scatenato in una reazione tipica di chi è ‘fatto’. Mi ha stupito il fatto che sia entrato al pronto soccorso accompagnato da quattro volontari della Croce Rossa e che cercasse della figlia, con un tono di voce e una agitazione crescente. L’ho visto che se la stava prendendo con una infermiera e sono intervenuto, minacciando di chiamare i carabinieri. Questo ha scatenato in lui una reazione violenta, mi ha colpito e ho sbattuto la testa contro il muro. Poi sono svenuto e non mi ricordo nulla per almeno una ventina di minuti. Nel frattempo i carabinieri sono arrivati…”
Il chierese aggredito, appena sarà dimesso (“Ho riportato un trauma cranico e un ematoma ad un orecchio, spero che dopo l’ennesima Tac io possa uscire di qui”) querelerà l’aggressore. “Sto anche valutando una azione di responsabilità nei confronti dell’asl – conclude G.P. – a tutela di tutti e perché questi episodi non capitino più in futuro. Alle Molinette al pronto soccorso c’è un presidio stabile delle forze dell’ordine, servirebbe anche da noi.”