Castelnuovo don Bosco, entra nel vivo il festival teatrale “Basta che siate giovani perché io vi ami assai”

Entra nel vivo il festival teatrale “Basta che siate giovani perché io vi ami assai”, organizzato dal comune di Castelnuovo Don Bosco in collaborazione con la Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro.

Giovedì 23 agosto alle 21 al Centro Socio Culturale Ala di Castelnuovo Don Bosco si replica “Le maniche del capitano”, spettacolo scritto e diretto da Ivano Arena, con Valentina Veratrini e Alessia Pratolongo.

Nel ricordo di due tifosi granata tragicamente scomparsi Roberto Guazzo e Giovanni Gallo, il Comune di Castelnuovo Don Bosco, il Comune di Cantarana, il Toro Club di Castelnuovo Don Bosco e il Toro Club Valtriversa, ospitano nel festival questo spettacolo fatto di musica, suggestioni e cambi di costume, dedicati all’epopea del Grande Torino. Protagoniste saranno le maniche che il capitano Valentino Mazzola arrotolava prima delle grandi imprese degli immortali. Ad accompagnare il racconto saranno anche le musiche suggestive che faranno rivivere le emozioni vissute da una città intera. Un modo originale per raccontare la storia leggendaria della squadra degli Invincibili che ruota attorno alla tragedia di Superga del 4 maggio del 1949 in un periodo storico in cui un intero Paese stava cercando di risollevarsi dalla crisi dopo la Seconda Guerra Mondiale. Colpì non solo la città di Torino ma tutta l’Italia quello schianto dell’aereo che trasportava il Grande Torino di ritorno da Lisbona dove aveva giocato una partita amichevole contro il Benfica per aiutare il capitano della squadra portoghese Francisco Ferreira in difficoltà economiche. Nella versione originale, era uno spettacolo teatrale con impronta fortemente popolare, cui prendevano parte almeno cinquanta attori e comparse. In questa nuova e ultima versione, la regia punta sulla convincente interpretazione delle due attrici, Valentina Veratrini e Alessia Pratolongo, uniche interpreti attive in una scena “piena di ricordi della tragedia”. Le attrici si alternano nei panni dei vari personaggi che rappresentano “la gente colpita dalla tragedia del Grande Torino”. In particolare, le giovani mogli che avevano perso i propri uomini in quella sciagura aerea.

Venerdì 24 agosto alle 21 alla Cascina San Rocco di Cortazzone è il turno dello show delle Blue Dolls con le cantanti Daniela Placci, Flavia Barbacetto e Angelica Dettori, accompagnate dal pianista Paolo Volante e dal chitarrista Marco Parodi. Le Blue Dolls rappresentano il gruppo vocale più importante della scena swing italiana e sono state in tour con Renzo Arbore, hanno partecipato al Festival di San Remo e hanno calcato i palcoscenici più prestigiosi, uno per tutti il Blue Note di Milano.

Sabato 25 agosto alle 16 alla Chiesa di San Bartolomeo di Castelnuovo Don Bosco sesta edizione del concorso per giovani attori “Gabriele Accomazzo”. L’evento, ospitato dal festival e parte del progetto “Fortissimamente Alfieri 2018”, è dedicato al giovane attore Gabriele Accomazzo, scomparso prematuramente. Dieci attori provenenti da tutta Italia si esibiscono di fronte al pubblico con brani tratti da tragedie alfieriane. I candidati verranno giudicati dal pubblico e da una commissione di esperti provenienti dal mondo del teatro, della formazione e del giornalismo. I migliori tre riceveranno una borsa di studio offerta dai genitori di Gabriele.

Alle 21 il festival si sposta al Centro Socio Culturale Ala di Castelnuovo per lo spettacolo “Il Grigio” di Giorgio Gaber, con protagonista Salvatore Della Villa, il quale, con un’autentica prova d’attore, riporta in scena uno degli spettacoli più “musicali” (senza che musica ci sia) ed applauditi di Gaber, oltre che un testo straordinario, parte ormai della storia del nostro teatro.

Un uomo decide di vivere in una nuova casa alla periferia di una città con la voglia di allontanarsi da tutto, un matrimonio non riuscito, un’amante delusa, l’estraneità del figlio, e l’illusione che “ L’Amore è una parola strana. Vola troppo. Andrebbe sostituita.”

Nella ricerca di una sua ipotetica e rigeneratrice pace dovrà affrontare l’astuzia e la malvagità di un ospite inaspettato e indesiderato, “ Il Grigio” appunto.

Chiude la rassegna domenica 26 agosto alle 16 alla Casa di riposo San Giuseppe di Castelnuovo Don Bosco “Sotto il Campanile”, di e con Mario Nosengo, su testi di Achille Campanile, in prima assoluta. Campanile, forse il più grande umorista del ‘900 insieme a Flaiano, conobbe la notorietà ancora assai giovane. Aveva poco più di vent’anni e veniva considerato un “piccolo maestro”. Aveva presentato le sue carte di credito con i testi teatrali (l’incontro con Bragaglia del Teatro degli Indipendenti) con largo anticipo su certo teatro europeo dell’assurdo. Nessuno gli poteva togliere la vena di cui era dotato, e che da allora, erano gli anni ’20, in poi si rivelò sempre più ricca, in ogni campo. Nel giro di poco più di vent’anni, scrisse altre cinquanta commedie circa seicento “Tragedie in due battute“, oltre dieci romanzi. Diceva di non sentirsi un umorista. Era un’etichetta restrittiva, limitativa, che non gli piaceva. Era uno scrittore e basta, senza aggettivi. La sua visione umoristica della vita non è voluta. Il suo umorismo è nelle cose, nella vita che, a volte, sono molto serie. Un’ora circa di brani esilaranti tratti da “Manuale di conversazione” e “Gli asparagi e l’immortalità dell’anima” verranno letti e recitati da Mario Nosengo, accompagnato con la musica dal vivo di Happy Ruggiero. Un modo per portare il teatro dagli spettatori e non il contrario.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito.