Bra, “Raccontateci la storia della Provvidenza”: giornata di festa domenica 9 settembre tra passato, presente e futuro
Hanno voluto chiamarla “Ieri oggi domani” i dirigenti della Provvidenza di Bra. Si tratta di una grande giornata di festa, domenica 9 settembre, dalle 16,30 che si terrĂ nello storico convitto. Un momento insieme per dare il benvenuto al nuovo anno scolastico. La campanella infatti tornerĂ a suonare tra le mura storiche il giorno successivo. Generazioni di braidesi sono passati tra queste aule, vivo è il ricordo nella memoria. La fondazione dell’istituto, nel 1756, fu soprattutto opera del teologo don Francesco Rambaudi, ricco braidese e abate di Villar San Costanzo. L’origine della Provvidenza è nelle reali patenti di quell’anno lontano. Da allora il convitto ha sempre seguito la sua vocazione, quella di educare e formare i giovani. Ancora oggi l’istituto continua su questa strada, unendo la tradizione, la storia e il futuro. “La Provvidenza – commenta Carmine Maffettone, direttore dell’istituto – è rimasta fedele alla sua mission delle origini, continuando a puntare su un’educazione in ambienti accoglienti e sani. Ma i tempi vanno avanti e oggi ci spingono verso nuovi orizzonti”. L’imminente anno scolastico vedrĂ infatti giĂ una grossa novitĂ : la Provvidenza diventa International Scool, con insegnamenti, sia alla Materna che alla primaria, in due lingue. Alla Materna le attivitĂ saranno in due lingue: italiano e inglese, bilinguismo, con insegnante madrelingua. Alle Elementari anche francese e spagnolo. Da quest’anno anche la novitĂ della sezione “Primavera” per i bambini dai 2 ai 3 anni. “Guardiamo avanti – continua Maffettone – ma siamo ben ancorati ad un glorioso passato che non possiamo e soprattutto non vogliamo dimenticare perchè la Provvidenza è una parte di Bra, fa parte della sua storia, della storia delle famiglie di questa cittĂ . Per questo invitiamo tutti coloro che qui hanno trascorso parte della loro vita a venire a testimoniare la loro esperienza, a raccontare magari di tempi andati, di modalitĂ di insegnamento diverse da quelle attuali, di maestre indimenticabili, di grembiuli e fiocchi. Vogliamo che sia una gran festa per tutti, per chi deve iniziare, per i bambini che continueranno il percorso, e per chi invece la scuola l’ha giĂ lasciata da tempo ma ne ha indimenticabile memoria”.