ASL TO5. Dal 12 novembre il vaccino antinfluenzale sarà a disposizione dei medici di famiglia
La stagione influenzale è alle porte e, non sapendo quale sarà la sua portata e la sua gravità, le Asl si stanno organizzando per far fronte a qualunque emergenza partendo dalla prevenzione. Lo scorso anno si è verificata un’epidemia delle più pesanti degli ultimi anni. Una lezione che non dobbiamo dimenticare. Molto dipenderà anche dal meteo: più l’inverno sarà lungo e freddo e più malati potranno esserci. Quest’anno si stima che 5 milioni di Italiani saranno contagiati, con un costo economico da non sottovalutare, si stima che tra assenze dal lavoro, spesa per farmaci e assistenza, spenderemo ben 10 miliardi di euro. Una spesa ‘silenziosa’ che passa quasi inosservata, ma che pesa sui bilanci del Paese per quasi mezzo punto di Pil. L’influenza è una malattia respiratoria che può manifestarsi in forme di diversa gravità, che in alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale e anche la morte. I sintomi più comuni dell’influenza sono la febbre alta, sopra i 38 gradi, che arriva all’improvviso, i dolori muscolari-articolari e i sintomi respiratori come tosse, congestione nasale e mal di gola. Se questi tre sintomi non si presentano tutti insieme allora non si è di fronte a un caso di influenza, ma si tratta piuttosto di infezioni respiratorie acute o sindromi parainfluenzali. I virus dell’influenza cambiano molto spesso ed ogni anno viene fatto un nuovo vaccino per proteggerci dai virus che circoleranno nella prossima stagione invernale. Lo scopo del vaccino è quello di proteggere dall’influenza o far si che il decorso dell’influenza sia meno severo. Alcune fasce di popolazione, come i bambini piccoli e gli anziani, possono essere maggiormente a rischio di gravi complicanze influenzali, come polmonite virale, polmonite batterica secondaria e peggioramento delle condizioni mediche sottostanti. “Anche se la vaccinazione antinfluenzale rappresenta un’opportunità per tutta la popolazione – spiega Anna Maria Scala responsabile del servizio Prevenzione -, per i motivi sopra esposti viene raccomandata anche offerta gratuitamente a tutte le persone di età pari o superiore ai 65 anni, ai pazienti a rischio e agli operatori sanitari che hanno contatto diretto con i pazienti a più alto rischio di acquisizione/trasmissione dell’infezione influenzale”. Tra i gruppi a rischio le donne in gravidanza rappresentano il più importante dei gruppi a rischio per se stesse e per il feto. “Le donne che all’inizio della stagione epidemica dell’influenza si trovino nel secondo o terzo trimestre di gravidanza dovrebbero praticare la vaccinazione – prosegue la dott.ssa Scala -. Infatti, l’influenza stagionale aumenta il rischio di ospedalizzazione materna, prematurità, parto cesareo, distress fetale, basso peso del nascituro e interruzione di gravidanza. Anche nei neonati al di sotto dei 6 mesi di vita, per cui non esiste ancora un vaccino, l’influenza aumenta il rischio di malattia severa e complicanze. La vaccinazione in gravidanza ha, invece, un effetto protettivo sui neonati attraverso il passaggio di anticorpi protettivi dalla madre. Il vaccino previene inoltre la diffusione della malattia ad altre persone nella comunità, ed è quindi offerto gratuitamente anche a tutti i soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e da quest’anno anche ai donatori di sangue. E’ importante conoscere che Il vaccino non contiene nessun virus e non può causare l’influenza. Ci vogliono circa 2 settimane perché il vaccino sviluppi la protezione e questa dura per tutta la stagione influenzale. Da quest’anno sarà disponibile un vaccino in grado di proteggerci da ben 4 tipi diversi di virus influenzali H1N1, H3N2, B Victoria e B Yagamata. Le controindicazioni al vaccino sono molto poche: allergie molto severe ad alcuni componenti del vaccino, storie precedenti di sindrome di Guillain-Barré. Il vaccino deve essere temporaneamente evitato in caso di affezioni febbrili. “Il vostro medico curante saprà consigliarvi nel modo migliore e potrà direttamente praticare la vaccinazione nel proprio studio. Conclude la dott.ssa Scala La vaccinazione antinfluenzale sarà disponibile negli studi dei medici di medicina generale a partire dal 12 novembre.