CRONACA – Asti: la polizia arresta due rapinatori seriali

La sezione antirapina della polizia di stato – squadra mobile della questura di Asti nei giorni scorsi ha arrestato, su ordinanza del tribunale di Asti, La Comare Patrik, 34enne astigiano con pregiudizi di polizia, e Iervolino Nicola, 41enne torinese con pregiudizi di polizia, e legami in Asti. I due arrestati sono fortemente indiziati, in concorso, per aver commesso alcune rapine aggravate, anche tentate, furti con strappo, anche tentati e in talune circostanze lesioni personali in danno delle parti offese, oltre che di usurpazione di funzioni, reati perpetrati nel territorio astigiano ed in province e regioni limitrofe con la c.d. tecnica dei “falsi carabinieri e poliziotti”.”  In particolare, dalla minuziosa ed articolata attività investigativa condotta dalla squadra mobile, a partire dai primi fatti-reato di maggio e sino alle catture, si è evidenziato un gruppo criminale, senza scrupoli, dinamico ed operante in tutto il  nord ovest, dedito in maniera esclusiva alla commissione di delitti contro il patrimonio in abitazione, capeggiato dall’arrestato, La Comare Patrik, il quale, presentandosi come appartenente alle forze dell’ordine,  e mostrando all’uopo falsi tesserini di riconoscimento,  riusciva ad assoggettare le vittime, talune volte ricorrendo alla violenza fisica. La Comare è stato rintracciato in Asti presso il domicilio eletto quale sorvegliato speciale, mentre Iervolino, pur sottoposto alla prescrizione di domicilio in Settimo torinese, era presente all’atto dell’esecuzione dell’ordinanza in Asti nell’abitazione della compagna. Le perquisizioni effettuate hanno consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro circa 50.000 € in contanti, una pistola con munizionamento, denunciata rubata, numerosi orologi ed oggetti di valori, quale verosimile provento delle numerose rapine, oltre a telefoni e schede sim  e materiale da scasso, utilizzato per la commissione dei reati. I soggetti arrestati avevano affinato il modus operandi, che consisteva nell’entrare  nelle abitazioni come appartenenti alle forze dell’ordine, mostrando tesserini e segni distintivi falsi, di volta in volta recitando la parte di dovere eseguire delle perquisizioni ovvero di essere alla ricerca di autori di furti in zona. talune volte facevano vedere alle vittime degli effetti personali, trafugati nell’immediatezza, riuscendo a carpirne la fiducia. Altre volte, trovando la resistenza delle parti offese, magari insospettite dall’atteggiamento dei rapinatori, gli arrestati non esitavano a porre in essere vere e proprie violenze fisiche, con minacce di morte e percosse. Terminate le formalità di rito i due arrestati sono stati ristretti presso la casa di reclusione di Asti a disposizione dell’a.g. procedente. L’attività investigativa è stata coordinata dalla procura della repubblica di Asti consentendo così di “fermare” l’ulteriore, probabile perpetrazione di altre rapine.