Torino Città “No TAV”, la Confindustria all’attacco: “Non subiremo passivamente quest’ipoteca sul futuro del nostro territorio”
“La pantomima andata in scena oggi in Consiglio comunale ha rappresentato tutta la distanza esistente tra la Torino che ogni giorno lavora e produce e la città immaginata dai Cinquestelle – commenta il Presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli -. La maggioranza che sostiene la Sindaca Appendino preferisce anteporre le proprie convinzioni ideologiche all’ascolto delle categorie produttive. Non fare la Torino – Lione significherebbe rendere inutile l’unico asse infrastrutturale europeo a sud delle Alpi, il Corridoio Mediterraneo, che metterà in comunicazione Lisbona con Kiev e permetterà al cuore produttivo dell’Italia, la Pianura Padana, di accedere ai flussi strategici dei mercati internazionali. Siamo una regione e un Paese a forte vocazione manifatturiera e rinunciare a questo asse di comunicazione significherebbe condannarci alla marginalità per i prossimi 200 anni. Forse chi amministra Torino – conclude Ravanelli – ritiene accettabile correre il rischio in nome di qualche immediata rendita politica ma chi lavora ogni giorno per produrre reddito, occupazione e sviluppo per la collettività non può subire passivamente una simile ipoteca sul futuro della città. Oggi la maggioranza Sì Tav di Torino e del Piemonte ha smesso di essere silenziosa e si è palesata in pubblico per la prima volta. Nelle prossime settimane continueremo a far sentire la nostra voce con nuove occasioni di informazione e mobilitazione per svelare le bugie della propaganda e tornare a parlare del futuro del nostro territorio».