Daniela Bonino tra i vincitori del Concorso Nazionale “Il Risorgimento italiano nella memoria”

La nostra collaboratrice e membro dell’associazione culturale G. Avezzana Daniela Bonino è tra i vincitori della 1a edizione del concorso nazionale IL RISORGIMENTO ITALIANO NELLA MEMORIA – istituito dall’Endas regionale Emilia Romagna, in collaborazione con la delegazione regionale dell’Associazione Mazziniana Italiana, l’Istituto per la storia del Risorgimento italiano Comitato di Ravenna e il Museo Civico del Risorgimento di Bologna – con l’obiettivo di raccogliere impressioni ed emozioni su cosa rimane del Risorgimento.

Il concorso era suddiviso nelle sezioni saggio storico, racconto e poesia; Daniela Bonino ha partecipato con il saggio “Il Risorgimento: come lo vedevano gli storici dell’Ottocento e come è passato alla Storia”, nel quale ha molto spazio Giuseppe Avezzana.

 

Cosa l’ha stimolata a partecipare al concorso?

Il Risorgimento è un periodo storico che mi appassiona da quando ho “scoperto” Giuseppe Avezzana, il generale chierese che ha dato un grande contributo per la conquista dell’indipendenza italiana e che è stato ingiustamente dimenticato dalla storia. Ma non è stata l’unica scoperta: molti altri personaggi ed eventi di quel periodo sono entrati nella storia diversamente da come risultano negli scritti dei loro contemporanei.

 

Ad esempio?

Carlo Alberto, ad esempio, che è passato alla storia come “re tentenna”, ma un contributo determinante per scacciare lo straniero è arrivato proprio da lui, quando dichiarò guerra all’Austria e combatté la 1° guerra d’indipendenza. O Goffredo Mameli, che è ricordato soprattutto per l’inno nazionale, ma è stato un giornalista e politico di grande spessore; se non fosse disgraziatamente morto a soli 22 anni avrebbe potuto dare molto di più all’Italia. O Giuseppe Mazzini, che è passato alla storia come un idealista ascetico mentre allora era un personaggio non privo di ombre. E per gli eventi l’impresa dei Mille, che è attribuita a Giuseppe Garibaldi, mentre all’epoca pare che il nizzardo non ci pensasse proprio ad andare in Sicilia, impegnato com’era a impedire che Nizza fosse ceduta alla Francia trasformandolo in “straniero in patria”.

 

Cosa le ha lasciato questa partecipazione al concorso?

È stata un’esperienza interessante, oltre che gratificante, perché ho incontrato delle persone interessate come me al Risorgimento. Fra loro anche dei giovani e un paio di scolaresche con le insegnanti che li hanno guidati e che fanno ben sperare nel futuro.

Come premio ho ricevuto, oltre ad una pergamena e una medaglia, un volumetto con gli elaborati premiati che sarei lieta di donare alla Biblioteca civica di Chieri, se lo vorranno, come ulteriore piccolo apporto a ciò che ricorda le imprese del generale. Inoltre, con gli altri membri dell’associazione abbiamo in programma una proposta a offerta libera, in vista del Natale, della biografia del generale Avezzana e delle altre nostre pubblicazioni per finanziare la pubblicazione del 3° volume della nostra collana Zibaldone chierese. Per informazioni si può telefonare al 338 47 10 717 o alla mail assavezzana@hotmail.com