Santena, tre nuovi prodotti a ‘denominazione comunale di origine’

 

Ugo Baldi, sindaco di Santena

«Valorizzare i prodotti locali, nonché promuovere lo sviluppo delle attività economiche santenesi, è da sempre un obiettivo primario della nostra amministrazione». Con queste parole Ugo Baldi, sindaco della Città di Santena, commenta l’iscrizione di tre nuovi prodotti al De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) locale, il registro contenente le eccellenze agro-alimentari e non solo della città di Camillo conte di Cavour.Attraverso la De.C.O. si mira a valorizzare le risorse del territorio e a salvaguardare le peculiarità produttive locali in considerazione della rilevanza pubblica dei relativi interessi, dando visibilità all’opera dei produttori presenti nel territorio comunale e ai loro prodotti, garantendo il consumatore sull’attestazione dell’origine, la genuinità, la composizione e le modalità di preparazione dei prodotti che vengono codificate nel rispetto degli usi, consuetudini e tradizioni locali Le creazioni approvate dalla Giunta, che si apprestano ad essere ufficialmente riconosciute come “Made in Santena”, sono la Lattina 100% Arabica – 250 grammi – macinatura Moka della società Casa del Caffè Vergnano di Franco Vergnano, La Candela prodotta dalla SER S.p.A. di Piergiorgio Ambroggio e la focaccia dolce del Fornaio di Tetti Giro, alias Pollone Walter, amministratore delegato della ditta Il Forno. «Fornire visibilità alla creatività cittadina è fondamentale, tanto quanto dare il giusto riconoscimento ai produttori presenti nel territorio comunale – sottolinea Rosella Fogliato assessore al commercio – È altresì importante garantire al consumatore, santenese e non, l’attestazione dell’origine. Da dove proviene il prodotto, in che maniera è stato lavorato, quali materie prime sono state prescelte». Prosegue Cristian Barbini, consigliere con deleghe alle attività produttiva: «Con la genuinità non si scherza ed è un vero e proprio cavallo di battaglia per la nostra Santena che, ricordiamo, è anche la patria dell’asparago DOP».Il trio di specialità cela in sé usi e costumi storici, che raccontano della Città che c’era ma soprattutto c’è ancora, piena di voglia di innovarsi, seppur salvaguardando le tradizioni. «La Candela non è un prodotto alimentare ma è sicuramente un fiore all’occhiello per il nostro Comune – considera Baldi – La ditta produce cere personalizzate di ogni tipo – naturali o di sintesi, per le più disparate esigenze di applicazione sia decorative che alimentari, esportando, e facendo quindi conoscere il nostro Comune, in tutto il mondo».Aziende che hanno dunque un ruolo fondamentale anche per lo sviluppo produttivo del territorio: «Proteggerle è un imperativo non solo politico, ma morale, nel nome di quelle persone che hanno reso grande il nostro territorio. Le imprese e i prodotti De.C.O. sono impregnate di storia e rendono Santena ancora più appetibile agli occhi del mondo e ci auguriamo che molte altre ditte locali decidano di candidarsi» conclude il primo cittadino.