Novi Ligure- Chiusura dello stabilimento Pernigotti: il senatore Berruti “interroga” il ministro Di Maio
E’ di martedì 6 novembre il comunicato della proprietà turca di chiudere lo storico stabilimento Pernigotti di Novi Ligure, attivo dal 1860, per continuare la produzioni nelle altre sedi del gruppo. Cento i dipendenti che perderanno il lavoro nella città piemontese. Vane finora le proposte giunte alla proprietà dal sindaco Rocchino Muliere e dai sindacati. Si fanno sentire anche reazioni politiche a livello nazionale. Così il senatore Massimo Berruti di Forza Italia:
L’annuncio della chiusura dello stabilimento della Pernigotti Spa di Novi Ligure è il risultato di una politica sbagliata portata avanti nel tempo – dichiara Berruti – Una politica che non favorisce lo sviluppo economico delle aziende italiane, che, una volta in crisi, vengono rilevate da aziende straniere le quali alla prima occasione chiudono o spostano la produzione altrove lasciando i lavoratori italiani in mezzo ad una strada”.
Meno tasse e più flessibilità per le imprese italiane sono le ricette che Forza Italia propone da tempo per evitare che si creino situazioni come quella prospettata attualmente per la Pernigotti. Mentre continuiamo a lavorare perché le nostre proposte si concretizzino – prosegue Berutti – è mia intenzione intervenire su questa triste vicenda presentando innanzitutto un’interrogazione al Ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, per sapere se è a conoscenza della situazione dell’azienda, quali sono le azioni che intende intraprendere per sostenere lo storico stabilimento alessandrino e se voglia, come spero, dare massima priorità all’istituzione di un tavolo presso il MISE per coadiuvare il mantenimento della produzione a Novi Ligure. Forza Italia – conclude Berutti – continua a stare dalla parte di chi crea lavoro e di chi lavora e non di chi scappa altrove. Su questo gli italiani possono contare”.
I dipendenti si sono riuniti in assemblea permanente. La proprietà ha annunciato che chiederà la cassa integrazione straordinaria per un anno, al termine della quale scatteranno i licenziamenti. La produzione dolciaria Pernigotti è già attiva da qualche anno in Turchia. I sindacati denunciano la politica di progressivo disinvestimento della proprietà nello stabilimento alessandrino che da quattro anni aveva bilanci in negativo, anche se mai era trapelata la volontà di chiudere il sito di Novi.
C.P.