“Montegrosso di racconta”: il cammino di Santiago
Si è aperta domenica 18 Novembre la prima edizione di
“Montegrosso si Racconta. Incontri in biblioteca “.
Massimo e Davide Tiri e Agostino Esposito TRE GENERAZIONI A CONFRONTO
Il primo racconto è stato il percorso che hanno intrapreso i montegrossesi Massimo e Davide Tiri con Agostino Esposito di Cuneo. Il Cammino di Santiago di Compostela è il percorso che, fin dal Medioevo, intraprendevano i pellegrini, attraverso Francia e Spagna, e hanno come meta finale il famoso Santuario, dove si venerano le reliquie dell’apostolo Giacomo, il Maggiore. Il Cammino è stato dichiarato nel 1985 Patrimonio dell’Unesco: 790 kilometri, un mese per percorrerlo.
Domenica 18 novembre a Montegrosso d’Asti, presso la locale biblioteca, dalle 16.30, tre abitanti del paese hanno raccontato la loro esperienza. L’incontro ha inaugurato “Montegrosso si racconta”, rassegna di appuntamenti con storie, persone, libri, che proseguirà domenica 25 novembre, in occasione della Fiera del Tartufo. “Si è scelto di cominciare con i racconti di Massimo e Davide Tiri, padre e figlio, e dell’amico Agostino Esposito, perché rappresentano concretamente il viaggio di tutti noi, il cammino di ogni vita, diverso ma comune” commenta Federica Sorgon, direttrice della Biblioteca Civica. Da un po’ Massimo aveva l’idea di progettare questo cammino, dopo l’esperienza positiva della Via Francigena, intrapresa due anni fa in bicicletta. Questa volta ha voluto condividere questo viaggio del cammino di Santiago insieme al figlio adolescente Davide e sono partiti a giugno per arrivare a luglio ed “è servito io a capire lui e lui a capire me”e sono stati molto soddisfatti di quest’avventura trascorsa insieme. Durante il cammino si è aggregato pure Agostino di Cuneo che aveva già un tipo d’esperienza alle spalle. Il Cammino è essenzial mente legato alla tomba di Giacomo il Maggiore e al suo ritrovamento. Per questo motivo si pensa che la parola “Compostela” derivi da Campus Stellae (campo della stella) a conchiglia è un simbolo dei pellegrini diretti a Santiago di Compostela. I fedeli durante il loro pellegrinaggio portavano tradizionalmente una conchiglia sospesa al collo oppure cucita sul cappello o sull’abito. El bordón, invece è, il bastone del pellegrino, che gli viene dato all’inizio del suo viaggio con questa benedizione. Inoltre all’inizio del viaggio si procurano le credenziali che sono una specie di passaporto dove appostano i timbri e attesta che veramente si è compiuto quel cammino. I nostri tre pellegrini ci hanno raccontato che l’inizio è stato duro ma ha fatto capire cosa volessero veramente da quel viaggio. Ognuno l’ha vissuta alla sua maniera e ha pensato a cosa stava facendo e non si può descrivere a parole. E’ un arricchimento e il cammino e ti rende una persona umile per potersi adattare e si dà un significato alla propria vita. Con questa vita frenetica, tutti abbiamo bisogno di silenzio per raggiungere il nostro sé: sia il silenzio interno che quello esterno sono molto importanti per sentire la presenza di quel supremo amore. “Quando si va verso un obiettivo, è molto importante prestare attenzione al cammino. E’ il cammino che ci insegna sempre vla maniera migliore di arrivare, e ci arricchisce mentre lo percorriamo” (Paulo Coelho). Grazie a Davide, Massimo e Agostino per aver condiviso con noi il loro Cammino e grazie alle tantissime persone che hanno partecipato. Montegrosso si Racconta vi aspetta domenica prossima con un appuntamento dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie, con la presentazione del libro di Giorgia Lignana, dedicato ai più piccoli, “Il Riccioneronte”, con interviste all’autrice da “storia di Natale”. Poi ci sarà la testimonianza della figlia di un sopravvissuto alla Ritirata di Russia ed alla deportazione a Mauthausen. Uno spazio sarà dedicato a Giovanni Bianco, assessore e diacono in Montegrosso, autore della storia della Comunità di Santo Stefano, per i suoi cent’anni, con il libro “Di più questa popolazione non poteva fare”.
Alessandra Gallo