PASSIONE FUMETTI: Tex Willer, 70 anni di un mito

poster mostra Tex70
Di Tex Willer non ci si stanca mai. Dopo aver assistito alle conferenze a lui dedicate a Lucca Comics & Games 2018 e aver partecipato alla Tex Experience, sono andato a visitare la grande mostra “Tex. 70 anni di un mitoal Museo della Permanente di Milano. E, nonostante l’esperienza lucchese in virtual reality, presentata dal simpatico Fabio Civitelli, mi avesse preparato, la Mostra sui 70 anni di Tex mi ha sorpreso ed entusiasmato. Libri, libroni e saggi illustrati sul mitico Ranger del Texas non sono mai mancati, ma immergersi nella sua storia e vedere dal vivo una tale mole di originali, documenti, informazioni e curiosità, esposte in modo organico e, per quanto possibile, completo, è un’esperienza che nessun texiano – e non solo – dovrebbe perdersi.

Chi è Tex

Tex e i suoi pard di Claudio Villa
Per gli indiani Navajos è Aquila della Notte, saggio capo bianco e fratello degli uomini rossi.
Per i bianchi è l’agente indiano della Riserva Navajo e un ranger dalla mira infallibile.
Per i fuorilegge e i prepotenti che hanno la sventura di incrociare la sua pista è il peggior incubo che possa capitare.
Tex Willer è soprattutto una leggenda.
In edicola ininterrottamente da settant’anni, è il più longevo personaggio del fumetto italiano e uno dei più duraturi del fumetto mondiale. Dal 1948 l’eroe creato da Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente da Aurelio Galleppini (in arte Galep) cavalca sulle piste del West e dell’Avventura, il più delle volte insieme ai suoi pard: l’anziano e burbero Kit Carson (altra leggenda del West), il fiero navajo Tiger Jack e il figlio Kit.

Tex e i suoi creatori

di GL Bonelli
La mostra “Tex. 70 anni di un mito” è un viaggio attraverso i settanta anni di avventure del nostro eroe, ma anche della nostra storia e un po’ della nostra vita. Vi si entra “in treno” e, per prima cosa, ci vengono presentati i suoi creatori e la storica casa editrice Audace. Non solo fotografie, immagini e note biografiche, ma anche il cappello e la macchina da scrivere di Gianluigi Bonelli, insieme alle sue storiche sceneggiature in stile storyboard. Inoltre i modellini che Aurelio Galleppini si costruiva per poi trasformare in disegni, i suoi bozzetti e le tavole realizzate per uno storico cartone animato.

Dalle prime strisce agli albi giganti

da Tex70 al Museo della Permanente
Dopo aver presentato Tex e i suoi pard, gli amici più importanti e i nemici più impegnativi, la mostra propone un impressionante percorso cronologico delle sue avventure, a partire dalle prime strisce e dalle storiche copertine di albi a striscia e raccoltine, di cui sono esposti una ricca collezione di originali e bozzetti.
il Totem misterioso
Il percorso segue una linea cronologica, per blocchi di anni, presentando in successione i disegnatori e originali di tavole tratte da storie particolarmente amate dai lettori, oltre ad albi e gadget quasi impossibili da vedere altrove. Che emozione vedere le strisce con i bordi ingialliti e i segni dell’adesivo realizzate tanti anni fa da Aurelio Galleppini, Giovanni Ticci, Erio Nicolò e Fernando Fusco, esposte come sono poi state rimontate per le pagine del Tex Gigante.
albi a striscia Tex
E poi le grandi tavole di Fabio Civitelli, Claudio Villa e Maurizio Dotti, insieme alle illustrazioni di Aldo Di Gennaro per il Magazine Tex 70. Tavole originali ma anche vere e proprie chicche, come il mitico frontespizio in originale e la copertina in bianco e nero de “La mano rossa”. Una gioia per gli occhi – soprattutto per i collezionisti – la selezione di albi originali, sia a striscia, sia nei formati giganti.

Le copertine dei Texoni

Texoni
Un’intera parete è dedicata a tutte le copertine dei Texoni che, a differenza della serie regolare, sono state realizzate ognuna dal disegnatore dell’albo. Tra queste, molte sono esposte in originale, in particolare le prime.

Dalle Edizioni Audace alla Sergio Bonelli Editore
rarissimi Tex
Un’altra lunga parete ripercorre la storia della casa editrice e delle sue pubblicazioni, in parallelo con la storia dell’Italia, dal 30 settembre 1948 (data di uscita de “Il totem misterioso”) sino ad oggi. Date fondamentali per il fumetto italiano, come l’ottobre 1958, quando Tex inizia a essere ristampato in formato Gigante ne “La mano rossa”, o il 15 giugno 1961, quando arriva in edicola il primo albo a striscia di Zagor.
Ken Parker
E ancora il giugno del 1975 quando arriva Mister NO, seguito nel giugno del 1977 da Ken Parker. Una casa editrice che non teme di sperimentare nuove strade, con la collana di cartonati d’autore “Un uomo, un’avventura” (novembre 1976), la serie Martin Mystère (aprile 1982), la rivista Pilot (maggio 1984) e poi Dylan Dog, nell’ottobre del 1986.
Tex a colori
Fumetti sempre più moderni, come Nathan Never (giugno 1991), Julia (ottobre 1998), Dampyr (aprile 2000) e Dragonero (giugno 2013). Nel mezzo ci sono state le numerose ristampe di Tex, prima nel tradizionale bianco e nero, poi a colori, come la collana di Repubblica – L’espresso, di cui è esposto il ringraziamento alla SBE per i 27 milioni di copie vendute.

Tutti i numeri di Tex

tutti i numeri di Tex
Tutti gli sceneggiatori e tutti i disegnatori che si sono cimentati con Tex vengono qui citati.
Un’altra interessante sezione è quella di “Tex by numbers”, in cui si possono trovare tutte le curiosità numeriche della serie dal 1948 ad oggi: quante e quali ferite, quante risse, quante porte e finestre sfondate; ma anche il “chi ha salvato chi” dei quattro pard e i numeri di Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini.
Molto simpatica la rassegna delle esclamazioni e delle frasi più colorite del nostro Ranger e dei suoi pard.

Chiedilo a Tex!

io e Tex
Ancora più divertente è la possibilità di interagire con Tex, diventando protagonisti di una vignetta e di una domanda, con “chiedilo a Tex!”. Nella stessa sala è possibile assistere ad un video con interviste ad alcuni autori e vedere gli albi più grande e più piccolo mai pubblicati, oltre a scoprire quello del proprio mese di nascita.

Tex Willer Word

il parco di Tex
Nascerà sui Colli Euganei, a pochi chilometri da Padova, il parco tematico dedicato al mondo di Tex. Una suggestiva radura erbosa, dominata da una parete rocciosa, ospiterà un villaggio western, un campo indiano di tende e uno con i tradizionali “hogan” navajo, una vecchia missione messicana, il pueblo e tanto altro ancora. Un parco che si prefigge di soddisfare le aspettative di appassionati, sportivi e avventurosi, ma anche di famiglie e bambini.

Il giovane Tex Willer

il giovane Tex Willer n. 1
70 anni, festeggiati con l’albo a colori “L’ultima vendetta” (n. 695 del settembre 2018), realizzato da Mauro Boselli e Giovanni Ticci, riproposto poi in un elegante volume cartonato in bianco e nero. E fra pochi mesi arriverà anche il n. 700, per i disegni di Fabio Civitelli. Ma a riprova che di Tex non ci si stanca mai, questo mese debutta in edicola una nuova serie inedita e mensile, dedicata al giovane Tex Willer.
il giovane Tex n. zero
Preceduto da un albetto-trailer, offerto in omaggio con i mensili di Tex e Zagor di inizio mese, la serie TEX WILLER narrerà avventure mai raccontate dei primi anni del nostro eroe, a partire proprio dallo storico incontro con Tesah. Non sarà quindi una riscrittura, ma storie nuove, se pure coerenti con quanto a suo tempo raccontato da GL Bonelli e Galep. Rivedremo in azione non solo Tex, ma anche i giovani Kit Carson, Cochise, Montales e …Mefisto.
Tex70 alla Permanente di Milano

Tex. 70 anni di un mito

al Museo della Permanente (via Filippo Turati 34, Milano)
visitabile fino al 27 gennaio 2019 nei seguenti orari:
Lunedì – Mercoledì dalle 9.30 alle 20.00
Giovedì dalle 9.30 alle 22.30
Venerdì – Domenica dalle 9.30 alle 20.00
Mostra a cura di Gianni Bono e della redazione SBE, realizzata dalla Sergio Bonelli Editore in collaborazione con Museo della Permanente
Maggiori informazioni su:
www.tex70lamostra.it
https://www.facebook.com/SergioBonelliEditoreUfficiale/
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