Asti- Domani “La buona educazione”, nuovo appuntamento con Parole d’Artista allo Spazio Kor
Venerdì 30 novembre alle ore 21 allo Spazio Kor va in scena per la rassegna ‘Parole d’Artista – Narrazioni Femminili’, curata dal Teatro di Dioniso, La buona educazione, lo spettacolo targato Piccola Compagnia Dammacco e Teatro di Dioniso, che vede protagonista Serena Balivo, con la regia di Mariano Dammacco.
Il pubblico astigiano aveva avuto modo di vedere un assaggio de La buona educazione allo Spazio Kor, l’8 marzo scorso, in forma di incontro pubblico, all’interno della XII edizione di Parole d’Artista, al culmine del cantiere produttivo che ha portato la Piccola Compagnia Dammacco al debutto, avvenuto con grande successo di critica e pubblico, lo scorso giugno all’interno del Festival delle Colline Torinesi.
Lo spettacolo presenta al pubblico l’esistenza di una donna che deve prendersi cura di un giovane essere umano, ultimo erede della sua stirpe. Deve ospitarlo nella sua vita, nella sua casa, nella sua mente, deve educarlo, progettare il suo futuro, deve contribuire all’edificazione di un giovane Uomo. Una donna che deve rivestire un ruolo che non si sarebbe scelta e che deve ‘entrare in contatto’ con il giovane cercando fra ciò che sa e conosce la strada per parlargli.
Serena Balivo, Premio Ubu 2017 nella categoria nuova attrice o performer, dà vita sulla scena a questa donna, accoglie gli spettatori nel teatro della sua mente e condivide con loro la strada che percorre per cercare di assolvere al suo compito. Ne sarà all’altezza? La buona educazione muove i suoi passi da alcune domande: quali sono i valori, i contenuti, le idee che oggi vengono trasmesse da un essere umano all’altro? Quali sono gli attori di questa trasmissione di contenuti? A cosa servono questi contenuti, questi valori, queste idee? A cosa ci preparano?
La pièce è il terzo e ultimo atto della TRILOGIA DELLA FINE DEL MONDO, un progetto della Piccola Compagnia Dammacco di cui facevano parte L’inferno e la fanciulla (2014) ed Esilio (2016) spettacoli con drammaturgia originale e tematiche strettamente legate al presente. La “fine del mondo” contenuta nel titolo allude al porre attenzione alle nuove sfumature della nostra società, quelle sfumature che dimostrano, appunto, che il mondo di cui ciascuno ha conoscenza e esperienza cambia così velocemente da poter essere definito un mondo finito. Il posto di questo mondo ormai obsoleto viene preso proprio da quel presente che la Piccola Compagnia Dammacco indaga con l’intento di prenderne coscienza e creare una sorta di memoria dell’oggi.
Non diciamo nulla di nuovo – sottolineano Balivo e Dammacco – affermando che, oggi quanto mai, seppure in presenza del più alto grado di progresso tecnologico e scientifico, il modo in cui la vita della cosiddetta comunità occidentale è organizzata rischia sempre più di generare una ricaduta di segno negativo sulla vita dell’individuo riassumibile forse in una sorta di rischio di disumanizzazione ”.
Prima dello spettacolo, come già l’anno scorso, il pubblico presente potrà conoscere e assaggiare i vini proposti da produttori della zona, ogni volta differenti, caratterizzati dalla qualità, unicità o innovatività delle produzioni vinicole. Venerdì sarà il turno di Ruchè di Bersano.
Al termine dello spettacolo si terrà il secondo degli INCONTRI CON GLI ARTISTI, occasione per il pubblico di conoscere più da vicino gli artisti e approfondire i temi trattati dalla pièce.
Biglietto intero: 10 euro. Ridotto: (under 25, over 65, Kor Card, abbonati Teatro Alfieri ) 8 euro.