E’ morto Roberto Manolino: in lutto il calcio chierese

2011, Roberto Manolino con Paolino Pulici al Memorial Rosato

Lottava da tempo con un male incurabile: Roberto Manolino è morto a 81 anni. Per chi come lui ha scritto per decenni, da calciatore e poi da allenatore e da presidente, la storia del calcio chierese, è difficile trovare aggettivi. Cuore e formazione calcistica a metà tra l’arena di San Luigi e il Toro, ‘Berto’ illumina da calciatore, con compagni del valore di Gionco, Geremia, Nicco, Stacchino, l’epoca d’oro degli azzurri nei primi Anni Sessanta. Di quel Chieri presto prenderà le redini, diventandone prima allenatore (ma senza smettere di giocare) e poi presidente. Un personaggio sui generis, competente di calcio come pochi: suo il merito della scoperta, fatta a San Luigi e valorizzata in granata, di Roberto Rosato. Per non parlare dei tanti talenti chieresi valorizzati da allenatore della squadra azzurra. “Mi fece esordire a 17 anni – ricorda Roberto Zanchettin – e per me e gli altri ragazzi di quel Chieri la sua carica, il suo entusiasmo, furono decisivi e indimenticabili.” La sua passione granata fu suggellata poi da un evento famigliare, il matrimonio della figlia Antonella con Antonio Comi, all’epoca giovane talento e oggi direttore generale del Torino Calcio.

Simbolo di un calcio romantico e ruggente al tempo stesso, Manolino ha segnato un ‘epoca di passioni irripetibili. I funerali nel Duomo di Chieri, lunedì 24 dicembre alle 11,30.

Gianni Giacone