ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati

Torino- MADAMA BUTTERFLY: UN ORIENTE DI OGGI- Madama Butterfly (foto)ritorna sulla scena del Teatro Regio nell’allestimento (2014) firmato da Damiano Michelietto per la regia, ripresa per l’occasione da Roberto Pinzuto. L’estroso regista veneziano sposta l’azione nei giorni nostri in un Oriente degradato dal liberismo economico occidentale. Butterfly diventa quella che è una squallida storia di turismo sessuale, di prevaricazione e sfruttamento. L’impianto scenografico ha il punto focale in una casa di vetro dove Cio Cio San vive la sua illusione, consuma il suo amore, conduce la sua vita e si toglie la vita (con la pistola). Tutto attorno c’è una selva di cartelloni pubblicitari, di venditori ambulanti, una umanità che vive e sopravvive in modo lacerato.Pinkerton è un uomo senza scrupoli, come il console Sharpless, che nasconde il proprio cinismo  sotto un perbenismo apparente. Assolviamo Michieletto da alcune sottolineature un pò eccessive, ma tali da non mettere in discussione la credibilità della partitura. Al contrario è semmai il mettere a nudo il sadismo della vicenda., Un Giappone liberato dal solito bozzettismo di maniera, senza kimoni e ventagli: solo Butterfly al centro della scena con bruciante attualità Sul podio, dopo lunga assenza da Torino, ci sarà l’israelino Daniel Oren, interprete impetuoso, serrato nello stacco dei tempi, lontano da ogni  puccinismo di maniera e di sentimentalismo anche nei passi più insidiosi (vedasi il celebre coro a bocca chiusa), Conoscendo bene Oren siamo certi che metterà in risalto il denso strumentale puccianiano con grande attenzione al dettaglio della sottigliezza timbrica e ai contrasti dei materiali musicali.

Torino, Teatro Regio, p. Castello 10-11-13-15-16-17-18-19 gennaio

Puccini, Madama Butterfly

m.° concertatore e direttore d’orchestra DANIEL OREN

regia PIER LUIGI PIZZI

interpreti principali: KORAL SEN / REBECKA LOTHAR (Cio Cio San), VINCENZO COSTANZO / MASSIMILIANO PISAPIA (Pinkerton), SIMONE SAVIO / FABIO MARIA CAPITANUCCI (Sharpless), SOFIA KOBEIDTE (Suzuki)

Allestimento Arena Sferisterio di Macerata

 

Torino- RACHMANINOV: UN CONCERTO DELLA PRIMA MATURITA’- Il veneziano Pietro De Maria (foto), classe 1967, vince nel ’90 il concorso Cajkovskij di Mosca, quelli intitolati a Dino Ciani (Milano,1990), a Geza Anda (Zurigo, 1994), non chè il premio Mendelssohn di Amburgo. Allievo di Gino Gorini e poi di Maria Tipo a Ginevra dove consegue le Premier Prix de Virtuosité (1998). Il suo repertorio spazia da Bach a Ligeti ed è il primo pianista italiano ad aver eseguito in  pubblicol l’integrale delle opere di Chopin in sei concerti, mentre di recente ha realizzato un progetto bachiano, eseguendo i due Libri del Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg. Le sue registrazioni, su etichetta Decca, hanno ricevuto importanti riconoscimenti dalla critica specializzata tra cui il Diapason International  Pia. E’ accademico di Santa Cecilia e docente al Mozarteum di Salisburgo. De Maria eseguità il Concerto n. 2 do minore op. 18 di Rachmaninov nell’ambito della stagione dell’Orchestra Filarmonica  di Torino diretta da Giampaolo Prietto. Presentato a Mosca il 9 novembre 1901 con l’autore al pianoforte, è dedicato allo psichiatra Nikolaj Dahl che ebbe in cura  il musicista, rappresenta la sua prima opera matura. Pagina traboccante di pathos tipicamente post-romantico, unisce a una scrittura solistica ai confini delle possibilità esecutive, ricca di enfasi nel solco della tradizione cajkovskiana. La Sinfonia n. 7 in re minore op.70 (prima esecuzione al Chrystal Palace di Londra nell’autunno 1885) risale all’epoca delle prime affermazioni internazionali di Dvorak Scritta su invito della London Philharmonic Society, la Settima perseguisce il modello di Brahms. Un lavoro calato in un clima espressivo austero dove l’autore azzarda una delle sue meditazioni più ambiziose, una dimensione epica, senza smarrire la dimensione riflessiva e omogenea coesione. Formule che vanno oltre Brahms.

Torino, Conservatorio “Verdi”, p. Bodoni

venerdì 11 gennaio, ore 20,30

ORCHESTRA FILARMONICA DI TORINO diretta da GAIMPAOLO PRIETTO

solista, PIETRO DE MARIA (pianoforte)

Musiche di Rachmaninov, Dvorak