“Sui migranti fomentano odio e risentimento”: la replica dei sindaci di Chieri, Pecetto, Pino Torinese e Riva presso Chieri al comunicato del Centro Destra
I sindaci di Chieri (Martano), Pecetto (Pizzo), Pino Torinese (Tosi) e Riva presso Chieri (Strasly) hanno diffuso una nota per replicare al comunicato del Centro Destra sul tema dei migranti.
“Risposta dei realisti, più che “buonisti”, al comunicato stampa di propaganda di FI, Lega, Fratelli d’Italia, e Movimento per la sovranità.
Siamo sconcertati che si possano usare in un comunicato stampa, a proposito di un problema complesso come quello delle migrazioni, toni di propaganda alternati a vere e proprie falsità. Proviamo a rispondere punto per punto alle cose che vi sono scritte, cercando di essere seri.
In primo luogo c’è da notare che il comunicato parla di “finta accoglienza” che è un fenomeno che sul nostro territorio non è presente. I gestori dei Cas consortili stanno lavorando secondo le norme che sono previste dal bando della Prefettura e dai controlli effettuati non è emerso nessun tipo di finzione o irregolarità. I richiedenti asilo sono accolti, vanno a scuola, imparano l’italiano, affrontano la preparazione al momento della commissione, imparano o sono inseriti al lavoro, come prevede la normativa emanata finora. Nessuno finge nulla sulla pelle di queste persone. Inoltre nei comuni dove sono accolti, i richiedenti asilo hanno buone relazioni con la popolazione e svolgono lavori volontari per la collettività.
Quanto alla gestione dei probabili futuri irregolari, ci sarebbe da interrogarsi su quale è la causa, visto che è proprio il decreto cosiddetto sicurezza a creare probabili futuri irregolari con la cancellazione della protezione umanitaria.
L’utilizzo del termine “mangiatoia” è offensivo e fuorviante per descrivere il lavoro fatto per conto dello stato da operatori (perlopiù italiani), usato per suscitare dubbi sul tipo di lavoro che viene svolto: forse le persone che scrivono il comunicato stampa si riferiscono anche al proprio lavoro come “mangiatoia”?
Quanto all’accusa di prendere posizioni, che affrontano seriamente un problema delicato come quello dei migranti, per motivi elettorali, forse gli estensori del comunicato dovrebbero guardarsi allo specchio: chi è che sta fomentando odio e risentimento, contrapposizione fra persone in difficoltà, per motivi elettorali? Non hanno forse visto che funziona fare i gradassi con i poveri? Chi ha una rendita elettorale oggi su queste posizioni?
Per quanto riguarda invece il nuovo trattamento dei migranti cosiddetti “veri”, il fatto di non iscriverli all’anagrafe rende impossibile uno dei meccanismi più significativi per integrare le persone: i Comuni funzionano in base alla residenza e non al domicilio. Inoltre crea un potenziale problema di sicurezza: i comuni hanno anche necessità di sapere chi è sul loro territorio e la residenza, già semplificata come burocrazia con il decreto Minniti, è un buon modo per farlo.
E’ da notare inoltre l’uso scorretto, solo per suscitare indignazione per motivi elettorali, del termine “guadagnano” a proposito della retribuzione del lavoro dei gestori dei Cas. Dalle lezioni di matematica delle elementari si ricava che Guadagno = Ricavo – Spesa. Quindi le cooperative non guadagnano 3 milioni e rotti di euro, ma vengono pagate per il corrispettivo di un lavoro svolto. O gli estensori del comunicato stampa sono favorevoli al lavoro nero? L’unico nero che gli piace, evidentemente.
E veniamo al proposito di rescindere la convenzione consortile con la Prefettura: intanto a deciderlo deve essere il consorzio nel suo complesso e non alcuni comuni. In secondo luogo è difficile capire perché un meccanismo di distribuzione dei migranti che ne fissa il numero sul territorio e li distribuisce in modo diffuso, con servizi e modalità che favoriscono una vera integrazione, debba essere negativo. Quale è l’alternativa che questi soggetti propongono? Meglio creare quei mendicanti e senza fissa dimora, che alimentano le loro paure e le paure delle persone? Sarebbe questa l’alternativa che questi signori propongono? E qual è la convenienza che hanno a proporre questo tipo di risposta escludente e discriminatoria?
In ultimo veniamo all’accusa di discriminazione rispetto agli italiani: attualmente i fondi per l’accoglienza non influiscono, e soprattutto non diminuiscono, i fondi che sono dedicati all’aiuto degli italiani, o meglio ancora delle persone bisognose presenti sul nostro territorio.
In futuro invece, con il sistema creato dal decreto cosiddetto sicurezza, le persone che usciranno, decine e decine di migliaia, dal percorso di accoglienza, se sono minori e madri, saranno da assistere, in base a normative internazionali che non abbiamo ancora buttato alle ortiche, e i fondi da cui si dovranno trovare le risorse saranno proprio GLI STESSI da cui si finanzia l’assistenza per tutti.
Quindi il cosiddetto decreto, su cui sarebbe importante che le persone che hanno buon senso e sensibilità si ponessero molti se e molti ma, avrà raggiunto questi brillanti risultati
- creare più irregolari sul territorio
- accrescere l’insicurezza
- andare a intaccare i fondi per le persone in difficoltà, aggiungendo categorie di persone vulnerabili da assistere, che prima avevano finanziamenti propri con altri canali.
Chiediamoci tutti perché, che scopo hanno i cambiamenti proposti.”
il Sindaco di Chieri Claudio Martano
il Sindaco di Pecetto Adriano Pizzo
il Sindaco di Pino Torinese Alessandra Tosi
il Sindaco di Riva presso Chieri Livio Strasly