PIEMONTE ARTE: SPAZIO LANCIA, BARD, SCHIAPPAPIETRE, PERRONE, RIVA PRESSO CHIERI, M.A.O., G.A.M., VERCELLI
SPAZIO LANCIA: ICONA DELL’ARCHITETTURA INDUSTRIALE DI NINO ROSANI E DELLO STUDIO GIÒ PONTI VIENE “RICONSEGNATO” AL PUBBLICO
Dal 26 gennaio al 28 aprile, Spazio Lancia a Torino ospita Van Gogh – Multimedia & Friends, una mostra inedita caratterizzata da diversi spazi di fruizione fra cui la sezione multimediale, quella dedicata alla realtà virtuale e la “Stanza dei segreti”, dove saranno esposte alcune opere originali di Monet, Renoir, Degas e dello stesso Van Gogh, tutte inedite al grande pubblico. Una mostra che consentirà di vedere dal vivo opere di privati mai esposte prima (info su www.vangoghmultimediaexperience.it). La mostra sancisce la “riconsegna” ufficiale di Spazio Lancia al pubblico. Il primo piano di Palazzo Lancia, per anni sede dell’omonima casa automobilistica, è stato riportato al suo originario essenziale splendore da Bentley SOA che lo ha acquistato e ristrutturato nel rispetto del progetto originale dell’architetto Nino Rosani e dello studio Giò Ponti. Costruito a cavallo tra il 1954 e il 1957, l’edificio fu commissionato dall’industriale Gianni Lancia per riunire in un unico edificio gli uffici amministrativi e tecnici dello stabilimento di borgo San Paolo, connettendo i due blocchi che si affacciano su via Vincenzo Lancia. A nord e a sud del grattacielo, sorgevano le officine Lancia. Il progetto è dell’architetto Nino Rosani, che si avvale della consulenza di Giò Ponti, Alberto Rosselli e Antonio Fornaroli (autori del celebre grattacielo Pirelli costruito a Milano tra il 1956 e il 1961). Un edificio a ponte di 17 piani, avveniristico per l’epoca, che poggia su travi reticolari, dalla struttura a maglia quadrata compresa tra due testate a diedro in cemento armato. I riferimenti al grattacielo milanese dello studio di Ponti sono molteplici, a iniziare dalla disposizione planimetrica, che distribuisce gli uffici lungo le due facciate vetrate e alloggia servizi, blocchi scale e ascensori nelle estremità a pianta trapezoidale. Oggi Spazio Lancia non è solo uno spazio espositivo ma un luogo che vuole fare dialogare il presente con il suo passato. Un luogo dove convivranno cultura nella sua declinazione più ampia – arte, musica, design – e imprenditoria e management. “Non possiamo dimenticare che in questo edificio si sono scritti alcuni dei capitoli più importanti dell’industria e dell’imprenditoria italiana – afferma Tiziana Carpinello, manager e collezionista, presidente di Bentley SOA proprietaria dello spazio – “quindi il nostro intento è che anche l’impresa e l’imprenditoria, come l’arte e la cultura, tornino ad avere in questo luogo un punto di riferimento per i propri appuntamenti più importanti”. Oggi Spazio Lancia può contare sull’intero primo piano ma presto raddoppierà la propria superficie con l’ultimo piano del grattacielo (diciassettesimo fuori terra). Uno spazio a pianta libera con una doppia prospettiva sulla città, fra le più elevate e affascinanti di Torino. Questo piano, unico dell’edificio, ha anche una balconata panoramica che corre lungo tutto il lato est, la cui vista spazia dalle architetture dei luoghi simbolo dell’arte contemporanea del quartiere – come la Fondazione Merz e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – sino alla Mole Antonelliana, i nuovi grattaceli, la collina, Superga e l’arco alpino.
FORTE DI BARD: WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR
2 febbraio – 2 giugno 2019
Il Forte di Bard, principale polo culturale della Valle d’Aosta, ospita dal 2 febbraio al 2 giugno 2019, l’anteprima italiana della 54esima edizione del Wildlife Photographer of the Year, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra. In esposizione oltre cento emozionanti immagini vincitrici nelle 19 categorie del premio selezionate tra 45.000 scatti provenienti da 95 paesi del mondo, valutati da una giuria internazionale di stimati esperti e fotografi naturalisti. Vincitore del prestigioso titolo Wildlife Photographer of the Year 2018 è il fotografo olandese Marsel Van Oosten con lo scatto “The Golden Couple”. L’immagine ritrae due scimmie dal naso dorato nella foresta temperata delle montagne cinesi di Qinling, l’unico habitat per queste specie a rischio di estinzione. La foto coglie la bellezza e la fragilità della vita sulla terra oltre che uno scorcio di alcuni degli straordinari, ma facilmente riconoscibili, esseri con cui condividiamo il pianeta. Il presidente della giuria, Roz Kidman Cox, afferma: “Quest’immagine è un ritratto. È un richiamo simbolico alla bellezza della natura e al modo in cui ci stiamo impoverendo mentre la natura diminuisce. È un’opera degna di essere esposta in qualsiasi galleria del mondo”. Il sedicenne Skye Meaker, invece, ha ricevuto il premio per Young Wildlife Photographer of the Year 2018 con il suo affascinante scatto “Lounging Leopard”, un leopardo che si sveglia dal sonno nella Mashatu Game Reserve, nel Botswana. Skye sogna di diventare fotografo naturalista da quando ha ricevuto la sua prima macchina fotografica tascabile, all’età di sette anni. “Grazie al timing e alla composizione eseguiti con precisione, riusciamo a gettare uno sguardo nel mondo interiore di uno degli animali più fotografati, ma raramente visto dal vivo” afferma il giudice della gara nonché vincitore dell’edizione precedente, Alexander Badyaev. Sei gli italiani presenti in gara: il fotografo lombardo Marco Colombo ha vinto nella sezione Urban Wildlife con lo scatto “Crossing Paths”, che raffigura un orso marsicano che e attraversa le strade notturne e deserte di un borgo appenninico del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Menzioni speciali, inoltre, per Emanuele Biggi, categoria Animals in Their Environment, Valter Bernardeschi, categoria Animal Portraits, Lorenzo Shoubridge, categoria Behaviour: Amphibians and Reptiles, Stefano Baglioni, categoria Plants and Fungi e Georg Kantioler, categoria Earth’s Environments. Alla cerimonia inaugurale – in programma venerdì 1° febbraio – saranno presenti i fotografi Valter Bernardeschi e Lorenzo Shoubridge che terranno anche una visita guidata in mostra sabato 2 febbraio, alle ore 15.00. E’ possibile prenotarsi al numero 0125 833818 o via mail all’indirizzo prenotazioni@fortedibard.it. Novità di questa edizione è il Lifetime Achievement Award, assegnato al fotografo naturalista Frans Lanting, per il suo eccezionale contributo da oltre tre decenni alla conservazione della fauna selvatica. I suoi incarichi per la rivista National Geographic lo hanno portato a svolgere lavori pionieristici in Madagascar, portando alla luce i problemi ambientali dell’isola e in Botswana.
EVENTI
Visita in mostra con i fotografi Valter Bernardeschi e Lorenzo Shoubridge
Sabato 2 febbraio
ore 15.00
Visita guidata gratuita su prenotazione. Ingresso a pagamento.
prenotazioni@fortedibard.it – T. 0125 833818.
Conferenza. Una vita selvaggia
Sabato 27 aprile
ore 15.30 sala Archi Candidi
Una vita trascorsa sul campo con la macchina fotografica. Stefano Unterthiner racconta le sue avventure, in giro per mondo, per il National Geographic: dal Giappone al Cile, dall’Indonesia al Sud America. Una grande testimonianza che ci porterà a scoprire il mondo della fotografia, ma anche a riflettere sul nostro rapporto con la natura e le altre specie.
Fotografo, zoologo e divulgatore, Stefano Unterthiner è autore di otto libri fotografici e abituale collaboratore del National Geographic Magazine. Le sue immagini sono pubblicate ed esposte in tutto il mondo e regolarmente premiate al Wildlife Photographer of the Year.
Ingresso gratuito su prenotazione. prenotazioni@fortedibard.it – T. 0125 833818.
Master di fotografia naturalistica
24, 25 e 26 maggio
Il Master con modalità residenziale offre un percorso formativo con professionisti del settore, dedicato all’approfondimento delle tecniche di fotografia naturalistica, alla lettura del portfolio dei partecipanti e all’utilizzo degli strumenti di fotoritocco. Su prenotazione: eventi@fortedibard.it – T. 0125 833886.
Wildlife Photographer of the Year
Forte di Bard. Valle d’Aosta
2 febbraio – 2 giugno 2019
Orari
Sino al 3 marzo
Feriali 10.00 | 17.00
Sabato, domenica e festivi 10.00 | 19.00
Lunedì chiuso
Dal 4 marzo
Feriali 10.00 | 18.00
Sabato, domenica e festivi 10.00 | 19.00
Lunedì chiuso
Aperture straordinarie
Lunedì 4 marzo (Carnevale) 10.00 | 18.00
Lunedì 29 aprile (Ponte Primo Maggio) 10.00 | 18.00
CHIERI: SILVIA PERRONE E LA PITTURA “LINGUAGGIO DELLO SPIRITO”
L’artista chierese Silvia Perrone fa parte della giuria del concorso “Disegna i colori del Carnevale a Chieri” promosso per il sesto anno dalla Pro Chieri e che vede la partecipazione, con disegni ed elaborati, dei bambini delle scuole primarie e dell’infanzia di Chieri. Laureata in Economia e Commercio a Torino, ha fin da sempre avuto la vocazione di incamminarsi per il sentiero dell’arte, all’inizio accostandosi a corsi di pittura su ceramica a terzo fuoco e successivamente ad olio molle. Con il tempo cresce la passione di esprimersi come autodidatta nell’arte pittorica con colori ad olio ed acrilico su tela. Predilige dipingere fiori e figure femminili cariche di fascino proiettate verso una carismatica eleganza dove è coprotagonista sempre una viva luce quasi a voler sconfiggere le tenebre dell’ ”antiestetico”. Nei suoi dipinti l’immagine non è solo bellezza estetica, dove l’effetto visivo diviene nella luminosità incanto nel fascino dell’armonia, ma linguaggio dello spirito, aprendoci, così, un varco alla sognante fantasia dell’autrice nella limpidezza dei suoi sentimenti.
RIVA PRESSO CHIERI: FOTOGRAFIE. ARTE. LUOGO.
Riva presso Chieri – Palazzo Grosso
01.02.2019 – 16.02.2019
Inaugurazione: 01.02. 2019, ore 18.00
Evento Fotografico
a conclusione della Mostra di Tegi Canfari
Labirinto interiore
Esposizione di carte, tele, sculture (2016)
Le opere di Tegi Canfari erano state disposte, con criteri diversi, nei variegati ambienti di Palazzo Grosso, anche nel labirinto di bosso del giardino adiacente al Palazzo. Erano stati invitati fotografi ed appassionati di fotografia a dare la propria interpretazione sulle opere. Le fotografie, selezionate da una giuria qualificata, sono l’oggetto dell’esposizione nel Salone delle Grottesche. L’intento è quello di valorizzare le opere esposte e nello stesso tempo evidenziare la qualità artistica degli ambienti del Palazzo, già di per sé luogo stesso di ammirabile arte, nel quale, pertanto, non è facile esporre altre e diverse opere.
Giuria che ha scelto le immagini:
Matteo Maso, Rosanna Perilongo, Andrea Gastaldi, Giovanni Borgarello.
Fotografi
Carlo Magenis, Luciana Iavina, Claudio Pastrone, Enrico Andreis, Marina Vercellio, Marino Sonnati, Pietro Garberi, Luciano Berruto, Andrea Quaglino, Fulvio Colangelo , Giovanni Varetto.
TORINO, MUTABILIS: MOSTRA FOTOGRAFICA DI PIERLUIGI SCHIAPPAPIETRE “MARE DENTRO”
Inaugurazione: martedì 5 febbraio dalle ore 18:00 – Mutabilis, via dei Mille 25/c Torino.
Durata della mostra: 5 – 23 febbraio 2019. Orari: da martedì a venerdì 15:00-19:00, sabato 10:30-13:00/15:00-19:00; chiuso domenica e lunedì
Il progetto “Mare dentro” di Pierluigi Schiappapietre ha come protagonista il mare, la sua profondità misteriosa e la sua grande forza. Gli scatti, prevalentemente in B/N, ne raccontano l’intimo rapporto tra il fotografo e l’immensità delle acque, una pluralità di sguardi e linguaggi che coinvolgono lo spettatore e lo invitano ad andare oltre al soggetto figurato per predisporsi a un viaggio introspettivo. Sono momenti poetici, attimi di scoperta. Dice il fotografo: “Nell’immaginario di un uomo dell’antichità il mare rappresentava l’ignoto in tutte le sue accezioni, l’infinito. Oggi ben altri significati gli vengono attribuiti, vacanza, svago, spensieratezza. L’uomo di oggi pensa di conoscere ogni cosa, osservando il mare si comprende che non è così. Con occhio diverso si scopre ancor oggi come sia vasto e sconosciuto. Che colore ha il mare? Come si muove? Che rumore fa? Con “Mare dentro” vorrei far porre a voi stessi queste domande, per fare ciò vi invito a rallentare, soffermandovi sulle immagini inizieranno a parlarvi, a stimolare nuove e più profonde emozioni, andrete oltre la fotografia stampata e guarderete più in là, dentro voi stessi.
Queste immagini rappresentano in qualche modo i miei paesaggi interiori, fotografo onde sinuose dal ventre gonfio, che rappresentano la madre, quando sono preda di ricordi, in giorni più agitati cerco onde potenti e osservando il loro interno vado in cerca di risposte.”
TORINO, GALLERIA FERROGLIO: FOTOGRAFIE DI PIER PAOLO STRONA
M.A.O. FESTEGGIA IL CAPODANNO CINESE
Sabato 2 e domenica 3 febbraio 2019
Buon Anno!
新年快樂!
MAO Museo d’Arte Orientale
via San Domenico 11 – Torino
In occasione del Chunjie, la Festa di Primavera meglio nota in Occidente come Capodanno Cinese, il MAO Museo d’Arte Orientale saluta il nuovo anno, l’Anno del Maiale, con un workshop per adulti e una attività per famiglie. Entrambe le attività saranno dedicate alla tradizione cinese: le carte ritagliate e la realizzazione di un drago, elementi essenziali che accompagnano questa festa. Prosegue inoltre la mostra, inaugurata il 30 gennaio, RICAMI DI CARTA – Un’antica arte cinese patrimonio immateriale dell’umanità. Sabato 2 febbraio alle ore 11 l’Istituto Confucio dell’Università di Torino organizza presso il MAO un laboratorio sull’arte delle carte ritagliate cinesi. Nel corso del Workshop RICAMI DI CARTA le artiste Chu Chunzhi e Xi Xiaoqin, i cui lavori sono esposti al MAO, illustreranno peculiarità e modalità di realizzazione di questi manufatti, dall’aspetto apparentemente ingenuo e naïf, che testimoniano di una pratica artigianale raffinata e antichissima, pratica che dal 2006 è inclusa tra le forme di arte popolare diventate patrimonio immateriale dell’umanità. Guidati dalle esperte maestre, i partecipanti avranno la possibilità di cimentarsi nella creazione della propria opera di carta intagliata. Domenica 3 febbraio alle ore 16 i Servizi Educativi del MAO propongono Festeggiamo insieme il Capodanno cinese, una allegra attività per famiglie. Dopo una visita alla galleria del Museo dedicata alla Cina, seguirà un divertente laboratorio nel quale verranno realizzati simpatici draghi utilizzando materiali di recupero, cartoncini colorati, frange di abiti e quinte teatrali, palline di plastica e fiocchi polistirolo. Appuntamento adatto ai bambini di tutte le fasce d’età accompagnati da mamma e papà.
VERCELLI, MUSEO FRANCESCO BORGOGNA: “LE ETA’ DEL MUSEO”
Le Età del Museo
Esperienze guidate per adulti
con agevolazioni per gli over 65
Con l’inizio del nuovo anno riprendono gli appuntamenti del giovedì pomeriggio che il Museo Borgogna rivolge al pubblico adulto con particolare attenzione agli “over 65”. Le proposte della rassegna “Le Età del Museo” sono occasioni di approfondimento e scoperta, che anche in questo ciclo non prenderanno spunto solo dalle ricchezze del Museo ma avranno per protagonista l’abbazia di Sant’Andrea di Vercelli nell’ottavo centenario (11 aprile). I primi tre appuntamenti in collaborazione con la dottoressa e artista Renata Torazzo sono un mini-ciclo di laboratori in cui l’arte indicherà suggestioni ed emozioni da trasformare in oggetti che parlino di vita, ricordi e futuro (31 gennaio, 14 e 28 febbraio). Non può mancare la proposta “arte&natura”: in collaborazione con Sara Ghirardi, guida naturalistica del Centro Ricerche Atlantide, aspetteremo la primavera passeggiando in Museo e in città (14 marzo). Il calendario è inserito tra le proposte del Progetto Dedalo – Volare sugli anni
giovedì 31 gennaio, ore 15
E’ il tempo del cambiamento…
visita- laboratorio in collaborazione con Renata Torazzo
Costo: intero 10 euro, ridotto speciale “over 65” 5 euro
Prenotazione obbligatoria al numero 0161-252764
giovedì 14 febbraio, ore 15
E’ il tempo della consapevolezza…
visita- laboratorio in collaborazione con Renata Torazzo
Costo: intero 10 euro, ridotto speciale “over 65” 5 euro
Prenotazione obbligatoria al numero 0161-252764
giovedì 28 febbraio, ore 15
E’ il tempo della condivisione…
visita- laboratorio in collaborazione con Renata Torazzo
Costo: intero 10 euro, ridotto speciale “over 65” 5 euro
Prenotazione obbligatoria al numero 0161-252764
giovedì 14 marzo, ore 15
Aspettando la primavera
visita guidata con passeggiata in collaborazione con Sara Ghirardi del CRA
Costo: intero 10 euro
Prenotazione obbligatoria al numero 0161-252764
giovedì 11 aprile, ore 15
Abbazia di sant’Andrea a Vercelli: ottocento anni di bellezza!
Immagini storiche e visita guidata al complesso abbaziale
Costo: intero 10 euro, ridotto speciale “over 65” 5 euro
Prenotazione obbligatoria al numero 0161-252764
Il costo comprende la vista guidata e il laboratorio/passeggiata quando presenti.
Informazioni e prenotazioni:
Museo Borgogna
via Antonio Borgogna 4 – 13100 Vercelli
tel 0161-252764
didattica@museoborgogna.it
www.museoborgogna.it
GAM, PRESENTAZIONE LIBRO DI DIETER ROTH “PAGES”
Mercoledì 30 gennaio alle 18
Sala Uno GAM – Via Magenta, 31 Torino
GLI AMICI DELLA BIBLIOTECA D’ARTE
Per il ciclo Esercizi di lettura. Libri, album, cataloghi
Presentano il volume
Dieter Roth “Pages”
A cura di Elena Volpato, FLAT 2018
Corraini edizioni 2018
Introduce Liliana Dematteis – collezionista d’arte e di libri d’artista.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.
Il libro Dieter Roth. Pages riunisce per la prima volta tutti i suoi libri, i diari e i taccuini in un’unica pubblicazione – corredati di immagini e schede tecniche – mostrando come in tutte le pagine dell’artista, tanto quanto nelle sue opere d’arte visiva, Roth lavorò secondo un principio di inesausta variazione. Da un testo originale, spesso manoscritto, solitamente formato per successive stratificazioni e aggiunte di grafie e disegni, diede vita a collane di testi successivi, ciascuno formalizzato e concluso in sé e, allo stesso tempo, origine e ragione di un possibile libro successivo. Roth e le sue catene di copie e modificazioni raccontano il percorso di agnizione di un io novecentesco che ad ogni passo, ad ogni sviluppo, è costretto a osservare la sua progressiva e inesorabile disgregazione. Dieter Roth, artista fra i più influenti degli ultimi decenni del novecento e figura primaria nella storia del libro d’artista, ha riversato la sua intera vita in innumerevoli pagine. Realizzò oltre 230 libri, producendone in tutte le stagioni della sua attività artistica, a partire dalla metà degli anni Cinquanta. Tenne con continuità diari e quaderni di appunti da cui trasse molteplice materiale per le sue opere. A vent’anni dalla morte, il suo lavoro continua a rappresentare una fonte inesauribile d’ispirazione per gli artisti contemporanei. Il 5 dicembre 2018 l’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte ha dato avvio alla sua attività con un ciclo di incontri che avrà al centro la Biblioteca della Fondazione Torino Musei e il suo patrimonio di libri, documenti e fotografie, strumenti fondamentali per lo storico dell’arte nel suo rapporto con le opere. Le mostre, le ricerche, i libri fanno da filo conduttore delle conversazioni, con l’intento di aprirsi alla cittadinanza, facendo scoprire la Biblioteca e avvicinandola a un lavoro, quello dello storico dell’arte e del curatore, molto concreto e dentro la realtà quotidiana, più di quanto si possa pensare.
M.A.O., “IL SUONO DEL TATUAGGIO”
Giovedì 31 gennaio 2019, ore 18
Nell’ambito della mostra TATTOO. L’arte sulla pelle
Il suono del tatuaggio.
Dai ritmi tribali ai ritmi contemporanei
incontro con Fabrizio Vespa e Simone Campa
MAO Museo d’Arte Orientale
via San Domenico 11 – Torino
Ingresso libero fino esaurimento posti disponibili.
Tagliandi omaggio in distribuzione a partire da mezz’ora prima dell’evento.
Il MAO Museo d’Arte Orientale organizza, in occasione della mostra Tattoo. L’arte sulla pelle, un ciclo di incontri con i curatori della mostra e con esperti dell’arte del tatuaggio. Giovedì 31 gennaio 2019 alle 18 l’appuntamento Il suono del tatuaggio. Dai ritmi tribali ai ritmi contemporanei con Fabrizio Vespa, noto giornalista ed esperto musicale, dj e speaker radiofonico torinese, e Simone Campa, musicista, suonoterapeuta e ricercatore. Un excursus sul legame tra l’evoluzione del tatuaggio e la musica, due linguaggi artistici a confronto e l’analisi dei loro intrecci e reciproche interazioni, dalla musica rituale alle applicazioni digitali per i tatuaggi sonori. Il tatuaggio è il vestito identitario di tante tribù musicali, dallo stile Anni ‘50 dei rockabilly alla ribellione espressa dai tatto del punk ’77 fino alle facce tatuate dei rappers e trappers di oggi. Anche nel glamour contemporaneo si perpetuano in realtà consuetudini e simbologie che affondano la propria storia nella notte dei tempi quando il tatuaggio, si mescolava a magia rituale e sciamanesimo, di cui sono un esempio significativo le mummie tatuate dall’Egitto e quelle delle Alpi. Suono e segni sulla pelle rivelano un rapporto segreto. Una parte questa che sarà approfondita con interventi musicali di ritmi legati alla trance ed alla terapia musicale da Simone Campa. Fabrizio Vespa svilupperà il tema nella contemporaneità, dove il tatuaggio diventa fenomeno di costume e di massa accompagnandosi a stili e generi musicali diversi.