PASSIONE FUMETTI: Zagor nei racconti di Edgar Allan Poe
È in edicola il 35° Maxi Zagor, 288 pagine di azione, avventura e …brividi di terrore!
Dopo il successo e i tantissimi apprezzamenti per I racconti di Darkwood (Maxi Zagor n. 31 del settembre 2017), questo nuovo volume ripropone la medesima formula ne “I racconti di Darkwood: brividi da Altrove”. Brividi perché a scrivere i racconti è stato nientemeno che il grandissimo Edgar Allan Poe, lo scrittore americano contemporaneo di Zagor che nella prima metà dell’800 ha posto le basi per la moderna letteratura horror, gialla e poliziesca.
Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe (Boston 1809 – Baltimora 1849) è uno degli scrittori più importanti della storia americana. Conosciuto soprattutto per i suoi racconti dell’orrore, satirici e gialli, è stato anche poeta, giornalista, critico, saggista ed editore. Figura affascinante e dalla vita tormentata, oltre ad aver influenzato innumerevoli altri scrittori (tra cui Arthur Conan Doyle, per il suo Sherlock Holmes, e Giulio Verne), ha ispirato con le sue opere il cinema e, naturalmente, il mondo del fumetto. In particolare, per quanto riguarda le serie della Sergio Bonelli Editore, ha dato volto e soprannome al compagno di Magico Vento, il giornalista Willy Richards, ed è diventato un agente di Altrove con il nome in codice “Raven”, evidente richiamo ad una delle sue più celebri poesie.
La prima apparizione di Edgar Allan Poe sui fumetti Bonelli risale al 1996, sul n. 377 della serie mensile di Zagor intitolato “Agente Speciale”. Lo Spirito con la Scure è alle prese con il suo più grande nemico – il folle Hellingen – e l’Agente Speciale Raven accorre in suo aiuto, dalla base di Altrove fino a Darkwood. Nel 2010 Edgar Allan Poe è protagonista de “La casa che urlava nel buio”, il 13° albo delle Storie da Altrove, in cui vi sono tantissimi riferimenti alle opere dello scrittore. Poe/Raven tornerà ad incontrare Zagor a fine 2015 nella storia sul “Mostro di Philadelphia” (n. 605 e 606), un’avventura in cui compare anche in veste di scrittore.
Brividi da Altrove
Ed è proprio Edgar Allan Poe il protagonista della storia che fa da cornice ai sei racconti pubblicati su “I racconti di Darkwood: Brividi da Altrove” ambienta nella segretissima Base ai tempi in cui era situata nei sotterranei del Museo di Scienze Naturali di Filadelfia. Scritta da Moreno Burattini e disegnata da Stefano Voltolini, ricorda molto lo stile delle “Storie da Altrove”, la serie annuale in cui vengono narrate misteriose avventure con protagonisti gli agenti della base nata sulle pagine di Martin Mystère. In questa storia di raccordo, giocata soprattutto su dialoghi ricchi di tensione, vengono letti ed esaminati alcuni racconti scritti da Edgar Allan Poe, il cui protagonista è Zagor. Ma si tratta di invenzioni, frutto della fantasia del celebre scrittore, o di inquietanti realtà?
La Morte Rossa
Il primo episodio si ispira ad uno delle più celebri novelle di Poe: “La maschera della morte rossa”. Soggetto e sceneggiatura di Francesco Testi e disegni degli Esposito Bros, autori che da anni disegnano storie di Martin Mystère, Storie da Altrove e Zagor. Come nel racconto originale (pubblicato nel 1842 sul Graham’s Magazine), tutto inizia con una festa in maschera: Zagor e Cico arrivano nella cittadina di Spokane e, ben presto, scoprono che dietro la festa, all’apparenza gioiosa e spensierata, si nascondono un terribile segreto e una spaventosa minaccia. Un’avventura dal ritmo serrato e molto ben costruita, in cui viene fuori l’eroe in un contesto che richiama diversi elementi del racconto originale.
Anche le altre cinque storie contenute nel Maxi si rifanno a tematiche misteriose e horror, se pure senza un collegamento così esplicito alle opere di Edgar Allan Poe.
Dal profondo della Terra
Il secondo racconto – scritto da Luca Barbieri e disegnato da Luigi Piccatto e Renato Riccio – è venato da un’atmosfera sottile e inquietante. Gli affascinanti disegni dei due esperti dell’horror (Dylan Dog, Legion 75 e Paranoid Boyd) ci fanno immergere in una bella storia in cui apparenti credenze indiane si rivelano terribilmente reali e solo lo Spirito con la Scure riuscirà a resistere ad un male misterioso che sembra provenire dal profondo della Terra.
La Bestia dal passato
Non meno misteriosa è la spaventosa bestia che compare nel terzo episodio, scritto da Adriano Barone e disegnato dal bravo Paolo Bisi. Un animale colossale e feroce che si aggira nella foresta di Darkwood, mettendone in pericolo gli abitanti. Un’avventura ricca di azione e di colpi di scena, in cui toccherà proprio a Zagor affrontare la terribile creatura. Ma chissà se è veramente la bestia a incarnare il male in questo racconto?
Le radici del male
Uno che di horror se ne intende è certamente Andrea Cavaletto – sceneggiatore di Dylan Dog, Paranoid Boyd e del graphic novel Madre – autore dei testi del racconto “Le radici del male”. Andrea ha scritto una storia notturna particolarmente inquietante, grazie anche agli efficaci giochi di luci e ombre realizzati dal disegnatore Marcello Mangiantini, veterano su Zagor, che ha lavorato molto sulle atmosfere e sugli effetti speciali.
Lo spirito della vendetta
Sulle pagine del Maxi Zagor torna anche Emanuele Barison per una storia dalle atmosfere tarantiniane alla The hateful eight scritta da Diego Paolucci. Emanuele Barison è un disegnatore potente e di grande impatto, i cui personaggi paiono scolpiti nelle vignette. Inquadrature dinamiche, dettagli solo quando necessari e nero deciso – dove l’ombra lo richiede – per un racconto fulminante come la sua conclusione.
Sacrificio umano
Moreno Burattini – curatore e sceneggiatore principale di Zagor – ha scritto l’ultimo episodio, “Sacrificio umano”, per i disegni della guest star Enzo Troiano, autore di tavole spettacolari realizzate con uno stile personale che ricorda i moderni maestri del fumetto francese. Com’era già successo per la bellissima “Brezza di Luna” disegnata da Lola Airaghi sul primo Racconti di Darkwood, anche questa avventura rappresenta un piacevolissimo esperimento, in cui vediamo rappresentato uno Zagor possente e moderno, ma che incarna la figura dell’eroe classico, come di più non si potrebbe.
Enzo Troiano, autore soprattutto di coloratissime storie di fantascienza (Engaso e Korea 2145), e Moreno Burattino hanno realizzato una sorprendente storia avventurosa dal sapore fantasy. Ambiente e personaggi del racconto ricordano le epiche avventure di Conan il Barbaro, mentre il dinamismo delle tavole mi ha riportato alla mente il fascino di alcune classiche avventure di Zagor disegnate dal mitico Pini Segna. Personalmente mi piacerebbe molto rivedere Zagor e Cico disegnati da Enzo Troiano, magari in un colorato cartonato alla francese, sullo stile di quelli pubblicati per Tex.
Immagini © Sergio Bonelli Editore e Enzo Troiano