Chieri verso le Amministrative: le news

POPOLO DELLA FAMIGLIA: “APPOGGEREMO IL CANDIDATO SCELTO DALLA COALIZIONE”

“In merito alle prossime elezioni amministrative (regionali e comunali)  la posizione del Popolo della Famiglia è  quella di contribuire in modo significativo  ad elaborare un programma comune con le forze politiche di centro destra appoggiando il candidato che verrà  scelto dalla coalizione tenendo conto del programma    e dei curricula dei candidati  disponibili a realizzarlo. Ringraziamo anche le Forze politiche  che apprezzano la nostra attenzione sui valori e in primis sul  tema della maternità e lì vedono, come noi,  l’avvio di una nuova stagione piena di speranza  per la nostra società e che  con i propri  consiglieri stanno  certificando le firme per il disegno di legge di iniziativa popolare “Reddito di maternità” e per le nostre liste al Consiglio regionale. Ringraziamo in particolare  Fabrizio Ricca (Lega), Roberto Rosso (Fratelli d’Italia) e Rachele Sacco (Forza Italia). Questa è anche la prova concreta della  piena collaborazione che c’è tra noi e del desiderio di offrire ai cittadini una solida alternativa di governo. Una alternativa che nasce dalla condivisione di programmi e candidati come è già avvenuto a Vinovo, Collegno e Rivoli cui si aggiungeranno Chieri e  anche  altre importanti Città.”. Così Valter Boero  per il Popolo della Famiglia in Piemonte.

 

LEGA, BRUNO: “POPOLO DELLA FAMIGLIA, SMENTITA SACCO”

Fabrizio Bruno, segretario comprensoriale della Lega, interviene sulla dichiarazione di Rachele Sacco circa un appoggio alla sua candidatura da parte del Popolo della Famiglia. “Questo comunicato – dice – conferma ancora una volta che Rachele Sacco provoca confusione con le sue affermazioni. Prendiamo le distanze non da Forza Italia ma da Sacco.” Sul tavolo regionale e le sue conclusioni, Bruno è chiaro: “Nessun passo avanti, si lavora insieme.”

 

ENERGIE PER L’ITALIA SOSTIENE SACCO

Il movimento politico di Stefano Parisi, Energie per l’Italia, sostiene la candidatura a Sindaco di Chieri di Rachele Sacco. “Siamo convinti che prima dei simboli si debbano scegliere le persone, la loro storia e la loro competenza – dichiara Marco Francia, Coordinatore Regionale di Energie per l’Italia-. L’impegno politico svolto in questi 10 anni da Rachele come Assessore al Commercio, al Lavoro e alle attività produttive prima e come unico consigliere di opposizione in Comune  per tutto il centrodestra a seguire è dimostrazione di grande impegno, dedizione e capacità. Siamo sicuri che Rachele sia la persona giusta per guidare il rilancio di Chieri”.  Conclude Francia: “Stiamo valutando la forma con cui presentarci alle elezioni per dare il massimo supporto a Rachele. Quello che è certo è che siamo e saremo al suo fianco.” Si aggiunge quindi una nuova forza a sostegno della Candidata di Forza Italia Rachele Sacco, Progetto per Chieri e Popolo della Famiglia. “Ringrazio Marco Francia e tutto il suo coordinamento – dichiara Rachele Sacco – Il vento di cambiamento a Chieri soffia sempre più forte. Sono veramente contenta che ogni giorno si aggiungano tante persone che vogliono rilanciare Chieri insieme a me. Andiamo avanti!”.

 

SICCHIERO (PD) CONTRO IL REDDITO MATERNITÀ PROPOSTO DAL POPOLO DELLA FAMIGLIA

«Mille euro per smettere di lavorare e fare la casalinga. Come si può promuovere un bonus che scoraggia ogni forma di autonomia al femminile e incentiva il lavoro in nero?». Una raccolta firme per incentivare le donne a stare a casa a occuparsi dei figli. Alessandro Sicchiero, candidato sindaco del Partito Democratico chierese, non ha atteso molto per esprimere il suo parere circa l’iniziativa organizzata dal Popolo della Famiglia e sostenuta dall’esponente di Forza Italia Rachele Sacco. Nella giornata di sabato 23 febbraio, l’azzurra, sulla sua pagina Facebook e inviando un sms ai suoi contatti ha infatti invitato a sottoscrivere la raccolta firme proposta del partito di Mario Adinolfi in favore del Reddito di Maternità: mille euro mensili a tutte le donne che rinunciano alla carriera per dedicarsi esclusivamente alla famiglia.

«L’assistenzialismo è sicuramente un ottimo modo per accaparrarsi voti, ma non per fare una buona politica – da una stoccata Sicchiero, padre di tre figli – Dedicarsi full-time alla casa e alla famiglia deve essere una scelta consapevole, non una marchetta elettorale che ci fa tornare indietro di 50 anni».

La proposta del Popolo della Famiglia prevede l’indennità di maternità per i primi otto anni di vita del figlio in assenza di altri redditi o impegni lavorativi, scegliendo dunque di dedicarsi in via esclusiva alla condizione di madre lavoratrice nell’ambito familiare con particolare riguardo alla cura dei figli.

«Il primo paradosso è che si relega la cura dei figli in via esclusiva alla donna, escludendo dall’incentivo i padri – sottolinea Sicchiero – Guardiamo all’Europa, ci indignamo per la mancanza di parità e poi ci troviamo proposte del genere». Secondo Sicchiero, un simile provvedimento rappresenterebbe inoltre un vero e proprio “schiaffo” nei confronti di quelle donne che, con non poche difficoltà, si prodigano per essere madri e lavoratrici al tempo stesso. «Questa proposta è un insulto per quelle donne che si occupano dei figli e contemporaneamente lavorano guadagnando comunque mille euro al mese. Una donna che lavora e riesce nel contempo a contribuire al benessere della famiglia non merita certo meno considerazione di un’altra. Oltretutto si rischia di fomentare il lavoro nero o peggio ripristinare un concetto patriarcale della famiglia. Questo bonus è totalmente ingiustificato e il suo importo, che ammonterebbe a 12 mila euro l’anno fino agli 8 anni del figlio, non è sostenibile e comunque potrebbe essere destinato a misure più eque».

Quali? Sicchiero non ha alcun dubbio. «Incentivare intanto orari più flessibili per entrambi i genitori, prolungare i congedi di maternità e paternità, diminuire i costi delle rette dei nidi, come la nostra amministrazione ha appena approvato con una variazione di bilancio – conclude Sicchiero – Incoraggiare l’imprenditoria “in rosa” e lo smart working da casa, potrebbero essere un’ottima soluzione. Non dimentichiamo inoltre il ruolo degli uomini: anche noi abbiamo diritto di essere coinvolti nell’educazione dei figli senza essere relegati a posizioni di secondo piano».