Asti Pride: Lega e Fratelli d’Italia si schierano contro il patrocinio del Comune. Il Comitato organizzatore risponde invitando il vicesindaco Coppo alla manifestazione
Non si sono fatte attendere le prese di posizione di Lega e Fratelli d’Italia contro la concessione del patrocinio da parte del Comune al primo Asti Pride annunciato per il 6 luglio da una locandina pop con un Vittorio Alfieri in multicolor.
A diffondere la loro contrarietà sono stati il vicesindaco Marcello Coppo (Fratelli d’Italia) e il segretario della Lega Davide Scaiola.
Come Fratelli d’Italia, voteremo contro il patrocinio, decisione di buon senso e rispettosa della libertà di espressione e di uguaglianza tra tutti gli attori politici – scrive il vicesindaco Coppo – a prescindere che io non condivida molte delle loro istanze, il Pride è una manifestazione e come tale è legittima ma è di parte e il patrocinio non si dovrebbe dare alle manifestazioni di parte, che siano di destra, centro o sinistra”.
Nel pomeriggio gli ha fatto eco Davide Scaiola a nome della Lega Salvini Premier con una nota stampa:
Il patrocinio può essere definito come un’attestazione di apprezzamento e riconoscimento morale ad iniziative di terzi, ritenute meritevoli. Come Lega noi siamo convinti che le manifestazioni palesemente politicizzate, come il (Gay) Pride, non debbano godere di tale concessione. Il messaggio di orgoglio di cui dovrebbe farsi portatore tale manifestazione è ormai affogato tra cartelloni di attacco e scherno verso una determinata parte politica; i fondanti principi di libertà e di lotta che caratterizzavano i Pride di un tempo sono ormai appiattiti a esibizionismi degni di una sfilata.
Il Comitato organizzatore del Pride, costituito da vari movimenti e associazioni cittadini e non, non poteva rimanere indifferente alla contrarietà di alcuni politici della maggioranza, ma ha deciso di rispondere con sportività e forse un pizzico d’ironia estendendo l’invito a partecipare a Marcello Coppo.
Ci dispiace che il Vicesindaco di Asti ritenga che le rivendicazioni per la piena uguaglianza davanti alla Legge della comunità LGBTQI e la lotta contro la violenza omofobica (per altro dilagante nel nostro Paese) siano “questioni” di parte o attribuibili ad una fantomatica sinistra “radical chic” – Si legge sulla pagina ufficiale dell’Asti Pride su Facebook – Ci dispiace, ma non ci sorprende. Le posizioni del partito politico al quale fa riferimento il Vicesindaco sono note. Noi, di contro, continuiamo a credere che i valori espressi dall’articolo 3 della nostra Costituzione siano patrimonio comune da salvaguardare a prescindere dal partito politico di appartenenza. Il corteo colorato, gioioso e positivo del 6 luglio sarà la miglior risposta a tutti coloro che considerano “normali” gli atteggiamenti discriminatori ed escludenti. Patrocinio o meno, il Vicesindaco è invitato. Chissà potrebbe cambiare idea”.
Non sono ancora note le posizioni del sindaco Maurizio Rasero, che non si è ancora espresso in merito alla questione Patrocinio.
Carmela Pagnotta