Santo Stefano Belbo: “Cosa dirà la gente” il film proiettato da “Cineocchio” per la Festa della Donna
Sabato 9 marzo alle 16,30, nella Biblioteca Civica in Piazza Confraternita, 1, con ingresso gratuito sarà proiettata la pellicola della regista norvegese, di origini pakistane Iram Haq, uscita nelle sale nel 2017, che vuole far riflettere sulllo scontro di due mondi opposti. Il sodalizio di curatori delle proiezioni cinematografiche Carena/Vaccaneo propone con il film una riflessione su temi di carattere sociale e culturale attraverso storie di donne, perché siano stimolo e speranza per un cambiamento di libertà e senza pregiudizi di genere. L’opera seconda di Iram Haq è un doloroso percorso di formazione in cui il desiderio di libertà lotta contro una cultura intollerante e ottusa. Quella che la regista porta sul grande schermo è una storia che è molto vicina a quella da lei realmente vissuta, in quanto lei stessa all’età di quattordici anni è stata costretta ad andare in Pakistan per un anno e mezzo contro la sua volontà e che parla di questioni scottanti, al giorno d’oggi, come quelle legate alle relazioni tra persone di culture e fedi religiose. Il caso ha voluto che il film arrivasse in sala a poche settimane dalla morte atroce di Sana: la ragazza pakistana, cresciuta a Brescia, uccisa durante un viaggio nella terra natia perché intenzionata a sposare un ragazzo italiano. Difficile che questa coincidenza non sottolinei ancora di più la dolorosa storia della giovane protagonista sedicenne, costretta a provare sulla sua pelle gli effetti distruttivi di un odio assurdo. “Cosa dirà la gente” racconta il doloroso racconto di formazione di una ragazza come tante, che vive a Oslo, ma che è di origine pakistana, divisa tra la sua curiosità e la ferocia di una famiglia ottusa capace solo di ingabbiare, punire e tarpare le ali. Ciò che la famiglia pretende da lei, non è tanto legato a motivazione di fede, ma da ciò che il titolo del film manifesta “Cosa dirà la gente ”. La giovane vive una doppia vita: in famiglia è una perfetta figlia di pachistani, ma quando esce con gli amici, è una normale adolescente norvegese. Ma tutto crolla quando suo padre la sorprende di notte col suo ragazzo. Allora i suoi stessi genitori la rapiscono e la portano a casa di alcuni parenti in Pakistan. Lì, in un Paese in cui non è mai stata prima, Nisha è costretta ad adattarsi alla cultura di suo padre e di sua madre. Quello che accade a Nisha è successo anche alla regista e che rivive attraverso la protagonista, nel cui sguardo si può leggere una vasta gamma di sentimenti che vanno dalla felicità alla disperazione più profonda.La cronaca ogni tanto ci ricorda che episodi simili accadono e non hanno quasi mai un lieto fine.Il fatto che sia finalmente una donna che li trasforma in cinema, ci dice anche che qualcosa sta finalmente cambiando. Ci vorrà tempo, ma per tutte le Nisha, nonostante ciò che ci racconta la cronaca, c’è una speranza.”Cosa dirà la gente” induce a una sensibilizzazione dello spettatore, che uscito dalla sala non potrà fare a meno di riflettere su ciò che ha appena visto.
Alessandra Gallo