AGROINDUSTRIA – PIANO DI SVILUPPO RURALE DEL PIEMONTE

La Regione Piemonte, assessorato e direzione all’agricoltura, dopo avere raggiunto nel 2018 gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea con quasi un miliardo di fondi impegnati, ha ora approvato due graduatorie, al termine delle relative istruttorie, relative alla sottomisura 4.2 del Piano di Sviluppo Rurale (P.S.R.) 2014-2020. Si tratta della sottomisura dell’agroindustria finalizzata al “Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione dei prodotti agricoli”

Questa sottomisura è stata prevista nel P.S.R. per stimolare la competitività sostenibile del settore attraverso nuovi investimenti; si possono così aiutare le zone rurali, incrementare l’occupazione e sviluppare l’integrazione delle filiere, sostenere l’innovazione e il rispetto dell’ambiente attraverso   il trattamento delle acque reflue, il contrasto del cambiamento climatico, il risparmio energetico. E’ finalizzata quindi alla costruzione e ristrutturazione di immobili, acquisto di impianti e macchinari nuovi, acquisto di immobili (massimo il 15 %) oltre alle spese generali. Ciò attraverso un contributo in conto capitale   e/o conto interessi e/o attraverso la concessione di garanzie. Il contributo è del 40 %delle spese ammissibili espresso in ESL (equivalente sovvenzione lorda). Il budget complessivo della sottomisura previsto nel P.S.R. è di 86 milioni di euro. I soggetti beneficiari sono le imprese agroindustriali (ad eccezione dei prodotti della pesca).

Passando a trattare in maniera specifica delle due graduatorie, rileviamo come con provvedimento  163 del 25.02.2019  è stata approvata la graduatoria  del settore produttivo  “Altri prodotti e carne”, mentre con provvedimento 164 nella stessa data è  stata approvata la graduatoria del settore produttivo “Altri prodotti”. Sono  interessati i settori: creali, riso, , latte, carni, ortofrutta, vino e aceto, uova, patate, miele, florovivaismo, piante officinali e medicinali, olio di oliva, con un costo totale di investimento di oltre 105 milioni e un contributo  richiesto ed erogabile di oltre 42 milioni.

Trattandosi di materia abbastanza complicata è bene precisare che il fondo FEASR per l’agricoltura concorre, insieme ad altri fondi, alla cosiddetta strategia “Europa 2020”, per “una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dell’Unione”. In linea con questa strategia, i tre obiettivi della politica di sviluppo rutale per il mondo agricolo prevedono: il miglioramento della competitività delle aziende e dell’agricoltura, la sostenibilità ambientale e l’adeguamento ai cambiamenti climatici, lo sviluppo territoriale equilibrato delle zone rurali.

Enzo De Paoli