L’ALTRO SCHERMO, il cinema al cinema- Captain Marvel: la rivincita delle ragazze nell’universo dei supereroi

Avete presente la frustrazione di tutte le bambine di questo mondo quando si rendono conto che, pur avendone le capacità, non possono sfidare i maschi a causa di regole non scritte da nessuno?

Carol Danvers, nell’ultimo film uscito in queste settimane appartenente al Marvel Cinematic Universe (l’universo cinematografico Marvel) è sempre stata “silenziata” dal suo mentore (un villain d’eccezione, Jude Law) che le ripete di continuo quanto sia necessario per lei non perdere mai il controllo. Per tutto il film si ripete il mantra: non puoi essere più di così.

Cercando di non fare dello spoiler, potremmo riassumere in breve la trama di questo film dicendo che è la storia della presa di coscienza di una donna, della consapevolezza di valere molto di più di quanto avesse mai osato sperare, e sarà proprio la perdita dei freni inibitori la chiave della maturità acquisita.

Un film femminista? Quasi. Seguendo la politica liberal e politically correct che da sempre accompagna la produzione Disney (proprietaria della Marvel), dopo aver fatto uscire nelle sale Black Panther, primo film su un supereroe nero campione d’incassi negli States, adesso la major produce un godibilissimo cinecomic con protagonista assoluta, per la prima volta, un supereroe donna.

La brava Brie Larson affiancata da un Samuel L. Jackson ringiovanito in digitale (il film è ambientato negli anni ’90) è una guerriera dell’esercito alieno Kree da sempre in lotta con i temuti mutaforma Skrull e finisce casualmente per approdare sul pianeta Terra. Non tanto casualmente, a dire il vero, e tutto il seguito, che non possiamo svelare, è all’insegna del “non tutto è come sembra”. Coloro che sembrano animati dalle migliori intenzioni magari non lo sono, e così via.

Rimane il fatto incontrovertibile di un film addirittura educativo, se così si può definire, incentrato sul rispetto delle differenze e la consapevolezza di una società drammaticamente sessista, che relega le donne sempre nelle retrovie. Aggiungiamo poi per i fan della Marvel, i cosiddetti True believers, i “veri credenti”,  che la visione di questo film è assolutamente consigliata in vista dell’uscita a breve del quarto film della saga degli Avengers: Avengers endgame, a cui è strettamente legato.

(Visto al Cinema Lumière, Asti)

Marco Perello ​