ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati

TORINO ELIA IMPONENTE ORATORIO DI MENDELSSOHN-  Elia è un oratorio scritto da Mendelssohn, presentatonel 1846 per la prima volta al festival di Birminghan, che descrive gli eventi della vita del

Roland Boer

profeta Elia tratti dal Primo e Secondo Libro dei Re dell’Antico Testamento. Mendelssohn si richiama ai grandi modelli di Bach e Haendel, allontanandosi, però, grazie al lirismo e all’uso del colore orchestrale e corale che riflettono pienamente il suo genio come compositore romantico. Gran parte dell’oratorio si regge sul coro che canta a quattro e, in modo occasionale, in otto parti. Gli episodi relativi a Elia sono narrati in maniera piuttosto laconica allo scopo di produrre intense scene drammatiche con l’aggiunta di diversi testi biblici correlati, senza dubbio, al gusto del tempo, ovvero un sentimentalismo di stampo vittoriano, Alcuni momenti sono strutturati come semplice recitativo e aria, altri esplorano combinazioni ibride come recitativo con coro per effetti drammatici. Molte le occasioni per soluzioni di drammaturgia musicale, ispirata all’esempio di Bach, ancora di piĂą per quelle che si ispirano a Haendel: possente sillabazione dei cori, rilievo plastico del declamato, arie espressive giocate sulla melodia, grandiosi edifici contrappuntistici, colpi di scena spettacolari. Mendelssohn, inoltre, riplasma i suoi studi sulla vocalitĂ  antica: la polifonia palestriniana, la tecnica del doppio quartetto e del terzetto a cappella, ricorso al corale che imprime il clima protestante. Non mancano le elaborazioni fugate di carattere molto personale che risentono dell’esempio haendeliano. Elia è un esempio bellissimo della maturitĂ  artistica raggiunta nell’arco di una breve vita e di talento precoce.  La sapiente mano di strumentatore, il vigore contrappuntistico, la leggerezza della scrittura vocale sono gli elementi che concorrono a prendere coscienza dellaposizione di di Mendelssohn nella cultura europea e nei riguardi di un passato lontano, trascurato, se non in ombra. La proposta del monumentale oratorio, inserita nell’ambito della stagione sinfonica del Teatro Regio, è affidata al direttore tedesco Roland Boer la cui carriera artistica  è scandiata da prestigiose tappe a Bruxelles, Bayreuth, Londra, Parigi, Monaco Baviera, Berlino, Vienna, Praga.

Torino, Teatro Regio, p. Castello

Giovedì 18 aprile , ore 20.00

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO diretti da ROLAND BOER solisti: ADIAN EROD (baritono), CELINE BYRNE (soprano), MARINA COMPARATO (mezzosoprano), CARLO ALLEMANO (tenore), m.° del coro ANDREA SECCHI Musica di Mendelssohn-Bartholdy