Asti- I Bimbisvegli di Serravalle d’Asti lanciano una petizione per il loro tutor Taiwo che ha perso la protezione umanitaria

Ormai fa parte della comunità. Taiwo, nigeriano, ha 29 anni. E’ orfano ed è fuggito dalla Nigeria, dove era schiavo di una famiglia che lo picchiava e maltrattava. Nel 2017 è giunto a Serravalle d’Asti e si è integrato grazie al sostegno della comunità Aghaton. Con un progetto di collaborazione con la scuola elementare dei “Bimbisvegli” è diventato tutor nei corsi di inglese degli alunni astigiani e ha collaborato con le famiglie e i giovani studenti a tinteggiare le aule.

Purtroppo lo stato di rifugiato di Taiwo è stato messo in discussione e negato lo scorso 7 maggio dalla Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale della Prefettura di Torino.

Gli allievi della scuola di Serravalle però non vogliono arrendersi e, dopo aver scritto alla Commissione, hanno lanciato una petizione su Change.org: “Non cacciate Taiwo. Lui ha solo noi”.

Taiwo è orfano – si legge nella petizione – ha attraversato il deserto, è stato picchiato nei centri di detenzione in Libia, ha affrontato i pericoli del mare per arrivare in Italia e adesso rischia di essere espulso e riportato là, da dove è fuggito tre anni fa

Non importa che sia integrato nella comunità, benvoluto dai bambini della scuola e gran lavoratore. Taiwo se ne deve andare. Per lui in Italia non c’è posto. Così ha deciso la Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale della Prefettura di Torino, che ha rigettato la domanda di protezione umanitaria presentata dal giovane migrante nigeriano.

Ormai fa parte della nostra famiglia, non possono cacciarlo via», ha detto Davide, 8 anni. «Lui non ha più nessuno, ha solo noi», ha aggiunto Pietro, 6 anni. E Nicolò, 8 anni, ha sottolineato: «La Costituzione dice che bisogna accoglierlo e proteggerlo».

I “Bimbisvegli” della scuola elementare di Serravalle d’Asti jnsieme ai loro maestri Giampiero,  Maria e Mariagrazia, non si vogliono arrendere e sono pronti a battersi affinché Taiwo non sia espulso. «Alla Commissione vogliamo dire che anche i piccoli possono avere ragione e fare cambiare idea ai grandi», ha ribadito Nicolò, 8 anni. La stessa età di Beatrice: «Dobbiamo salvarlo perché è nostro amico».

Non scacciare il nostro amico Taiwo!”

La petizione, lanciata tre giorni fa, ha già superato le 1600 firme e se non bastasse, i genitori dei bambini di Serravalle si sono detti pronti a manifestare davanti alla Prefettura di Torino.

Taiwo non ha ancora il permesso di soggiorno ma ha certamente trovato degli amici a Serravalle.

Carmela Pagnotta